Giovani in fuga e crisi economica, le piaghe della Russia

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La Russia conclude il 2024 con un quadro economico complesso, caratterizzato da una crescita rallentata e segnali di crisi in diversi settori. Sebbene alcune aree dell’economia mostrino resilienza, preoccupano i dati relativi ai principali indicatori economici, che riflettono un rallentamento della domanda interna, pressioni inflazionistiche e sfide strutturali.

PMI in calo e domanda debole

I dati di S&P Global mostrano che il PMI dei servizi in Russia è sceso a 51,2 a dicembre 2024, rispetto al massimo di 53,2 registrato a novembre. Questo dato, il più basso degli ultimi tre mesi, evidenzia una domanda dei clienti indebolita e una crescita attenuata dei nuovi ordini. Nonostante un aumento dell’occupazione, favorito dalla pressione sulla capacità produttiva e dall’accumulo di arretrati di lavoro, il sentiment aziendale rimane fragile. Le preoccupazioni legate ai costi di produzione e alle dinamiche dei prezzi si riflettono in un’inflazione dei costi di input ai massimi di undici mesi, mentre i costi di output diminuiscono, segnalando difficoltà per le aziende nel trasferire i maggiori costi ai consumatori.

Settore privato e produttività in stallo

L’indice PMI composito ha seguito una traiettoria analoga, scendendo a 51,1 a dicembre rispetto a 52,6 del mese precedente. Sebbene si tratti del terzo mese consecutivo di espansione, il ritmo della crescita si è notevolmente indebolito. Il rallentamento interessa sia i produttori di beni sia i fornitori di servizi, in un contesto di domanda interna stagnante. Nonostante l’occupazione nel settore privato abbia raggiunto il livello più alto degli ultimi quattro mesi, l’accumulo di arretrati di lavoro e i crescenti costi operativi rappresentano segnali di pressione crescente sulle aziende.

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Disoccupazione ai minimi storici, ma a che prezzo?

Il tasso di disoccupazione in Russia rimane al 2,3% a novembre 2024, un minimo storico che riflette una situazione di piena occupazione solo apparente. Secondo la Banca centrale russa, questa dinamica è influenzata dalla mobilitazione militare legata al conflitto in Ucraina, che ha ridotto la forza lavoro disponibile nei settori civili, aggravando la carenza di manodopera qualificata. Sebbene questo possa sostenere i numeri occupazionali, la produttività complessiva rischia di risentirne, ponendo un freno alla capacità di crescita economica.

Inflazione e sfide strutturali

L’inflazione rappresenta una delle principali sfide per l’economia russa. Nel 2024, i costi di input hanno registrato un aumento significativo, spinti da un tasso di cambio sfavorevole e dall’incremento dei prezzi dei fornitori. Sebbene le aziende abbiano cercato di contenere i prezzi di vendita per stimolare la domanda, questa strategia potrebbe non essere sostenibile nel lungo termine, dato l’impatto sui margini di profitto.

Fuga di giovani e impatto demografico

Un fenomeno preoccupante è la crescente emigrazione di giovani qualificati dalla Russia. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, oltre due milion di russi hanno lasciato il paese, molti dei quali giovani professionisti in cerca di migliori opportunità all’estero. Questa “fuga di cervelli” aggrava i problemi strutturali dell’economia russa, già afflitta da una dinamica demografica sfavorevole e da una produttività stagnante. La perdita di capitale umano qualificato potrebbe compromettere ulteriormente le prospettive di crescita economica a lungo termine

Economia di guerra e sostenibilità

La Russia ha incrementato significativamente la spesa militare, destinando circa il 6% del PIL al settore della difesa nel 2024. Questo orientamento verso un’economia di guerra ha sostenuto temporaneamente alcuni indicatori economici, ma solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine. L’aumento del debito pubblico, l’incremento delle tasse e l’aumento dei prezzi stanno alimentando il malcontento tra la popolazione. Gli analisti avvertono che questa situazione potrebbe portare il paese verso una crisi economica più profonda, con effetti negativi sulla stabilità finanziaria e sul benessere dei cittadini.

Previsioni per il 2025

Guardando al 2025, le prospettive per l’economia russa appaiono incerte. Fattori esterni, come le sanzioni internazionali e la volatilità del mercato energetico, continueranno a influenzare negativamente la crescita economica. Internamente, il governo dovrà affrontare le pressioni derivanti dalla carenza di manodopera e dai crescenti costi di produzione, che potrebbero ulteriormente pesare sulla domanda interna e sulla competitività del paese.

Conclusioni

In sintesi, la Russia si avvia verso un 2025 segnato da sfide economiche significative. La combinazione di fattori interni ed esterni richiederà risposte politiche mirate e un attento bilanciamento tra stabilità macroeconomica e crescita sostenibile. Le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi saranno cruciali per determinare se l’economia russa potrà superare questa fase critica o se entrerà in una crisi più profonda.



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