Firenze, rimborsi per i locali di piazza San Marco danneggiati da mesi di cantieri della tramvia

Da febbraio le attività commerciali con tavolini e dehors in piazza San Marco saranno rimborsate del 75% del canone per l’occupazione del suolo pubblico durante il periodo (circa nove mesi) dei cantieri per la tramvia. Dopo la promessa di varare degli sgravi Tari per le imprese commerciali lungo il tracciato delle nuove linee Palazzo Vecchio interviene per dare sollievo alle attività toccate dalla realizzazione della Vacs che dopo vari ritardi nei lavori è un passo dall’entrata in funzione.

Giovedì scorso, infatti, è iniziato il pre esercizio di 20 giorni predisposto dalla commissione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Le prove, con alcuni tram in movimento senza di passeggeri sul tracciato e test sul sistema semaforico, andranno avanti fino a metà gennaio a eccezione di Capodanno e del primo gennaio. 

Se tutto filerà liscio arriverà il via libera del Mit e plausibilmente dal 20 gennaio la linea Vacs sarà finalmente operativa. 

«Le aree di cantiere, limitando il flusso veicolare e la mobilità dei cittadini, hanno procurato pregiudizio alle attività commerciali, in particolar modo a carico di quelle che operano nella somministrazione di alimenti e bevande con utilizzo del suolo pubblico», si chiarisce nel provvedimento comunale che dispone un’agevolazione «nella misura del 75% del canone dovuto per il 2024 relativamente al solo periodo di effettiva limitazione dell’accessibilità dell’area». 

I concessionari di tavolini e dehors posizionati dunque, presentata istanza entro il 31 gennaio, potranno usufruire di un rimborso (o di un taglio nel caso dei contributi non ancora versati) per l’occupazione del suolo pubblico. Intanto Palazzo Vecchio ha approvato anche la delibera che dispone un aumento del 25% del canone per i sottoservizi (interventi stradali su tubature, cavi, linee elettriche etc). 

Una mossa finalizzata da un lato ad aumentare le entrate nelle casse comunali e dall’altra a incentivare le ditte nel portare a compimento gli interventi nel tempo previsto senza chiedere ulteriori proroghe.

«Tale rimodulazione si rende necessaria in quanto le attuali tariffe del canone patrimoniale del suolo pubblico non risultano più adeguate sia in relazione ai valori economici conseguiti dagli utilizzatori sia in relazione al sacrificio imposto alla collettività per la sottrazione delle aree e degli spazi ad uso pubblico e di viabilità, considerando in particolare la presenza di numerosi cantieri sulle strade del territorio comunale destinati alla realizzazione di opere pubbliche, tra cui le nuove linee tramviarie», si spiega nella delibera pubblicata durante le feste natalizie.

Dal primo gennaio quindi ci sarà un aumento, solo nella categoria prima autorizzazione avvicinata alle cifre più alte riconosciute invece le proroghe, dei coefficienti moltiplicatori utilizzati per calcolare la tariffa di occupazione insieme a metratura e durata. 

Per l’autorizzazione ordinaria si passa da 6,3 a 7,8 (occupazione temporanea) e da 16,1 a 20,1 (occupazione permanente), invece per quella urgente si passa da 8,1 a 10,2 (temporanea) e da 20,9 a 26,1 (permanente). Cresce anche la maggiorazione legata al Piano generale del traffico urbano. 

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