Belpasso, ok al finanziamento per il serbatoio Giulio Cesare

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Considerati i problemi di siccità che affliggono la Sicilia, il sito potrebbe rivestire un ruolo importante nel garantire ai cittadini l’approvvigionamento di acqua.

Finanziamento salvato in zona Cesarini per i lavori di completamento e messa in sicurezza del serbatoio Giulio Cesare a Belpasso. La delibera del consiglio direttivo dell’Assemblea territoriale idrica di Catania è arrivata ieri mattina. Il provvedimento, firmato dal presidente dell’Ati Fabio Mancuso, ha dato l’ok al progetto presentato dall’amministrazione comunale guidata da Carlo Caputo.

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A occuparsi della progettazione degli interventi, che godranno di un finanziamento di 728mila euro, di cui 439 per lavori, è stata Acoset. La società si occupa del servizio a Belpasso dove è ancora non è avvenuto il subentro di Sie, nelle vesti di nuovo gestore unico per l’intera provincia.

Serbatoio Giulio Cesare di Belpasso: il finanziamento dalla Regione

Il serbatoio Giulio Cesare è stato costruito a fine anni Settanta a Belpasso e ha una capacità di 20mila metri cubi. Un sito che, considerati i problemi legati alla siccità che hanno colpito quest’anno la Sicilia, se messo in sicurezza e sottoposto alle opere di modernizzazione previste potrà rivestire un ruolo importante nel garantire ai cittadini del centro alle pendici dell’Etna l’approvvigionamento di acqua. Anche per questo motivo, nei mesi scorsi, dagli uffici dell’Assemblea territoriale idrica sono partiti più solleciti verso il Comune di Belpasso. Il tutto affinché venisse trasmessa la documentazione necessaria per sottoporre il progetto al vaglio necessario del consiglio direttivo dell’Ati.

La necessità di completare l’iter entro la fine dell’anno era legata alla natura del finanziamento. La somma di 727.500 euro, infatti, è stata stanziata dalla Regione con una legge approvata dall’Ars a fine gennaio. Con essa si disponeva per l’esercizio finanziario 2024 un contributo di 97mila euro per la sistemazione della rete idrica comunale a Oliveri e un altro dello stesso importo per la realizzazione di lavori sulla rete che serve il territorio di Capo d’Orlando, oltre che, per quest’ultimo, l’acquisto di un’autocisterna.

I solleciti e la delibera

Già a partire dal mese di marzo, l’Ati aveva chiesto al Comune di Belpasso la trasmissione del progetto per il serbatoio Giulio Cesare con allegato il parere di condivisione di Acoset, in qualità di attuale gestore del servizio. La richiesta è stata replicata poi ad aprile e settembre, ma si è dovuto attendere l’inizio di dicembre prima che da Belpasso venissero trasmessi il progetto e i verbali di verifica e validazione dello stesso. A quel punto il più era stato fatto e all’Ati non è rimasto altro che attendere la prima occasione utile per sottoporre la documentazione al consiglio direttivo.


“Il progetto ha lo scopo di ristrutturare e completare il serbatoio Giulio Cesare rendendolo funzionale e migliorando così le infrastrutture del servizio idrico e il servizio stesso”, si legge nel preambolo della delibera con cui l’organo ha provveduto a dichiarare il progetto “opera di pubblica utilità” e garantendo la congruità dello stesso con “gli atti di pianificazione dell’Ati”. Anche se, va ricordato, che allo stato l’ultimo piano d’ambito dell’Ati di Catania risale a metà anni Duemila, dopo che quello più aggiornato – varato nel 2020 – è stato annullato dal Consiglio di giustizia amministrativa nell’ambito di uno dei tanti capitoli della querelle che ha visto contrapposte l’Assemblea territoriale idrica alla società pubblico-privata Sie.

Alla Sie, che quest’anno ha prima festeggiato la firma della convenzione che le garantirà di diventare gestore unico per 29 anni ma poi ha ricevuto la notizia che parte dell’accordo è stato annullato dal Tar, riaprendo così la disputa sull’ammontare dei lavori che la società potrà gestire in proprio, nella delibera riguardante il serbatoio Giulio Cesare si fa cenno nella misura in cui è stato stabilito che “nelle more del trasferimento della gestione dall’Acoset al gestore unico, il Comune di Belpasso debba proseguire nell’attuazione dello stesso”.

Approvato il progetto, adesso bisognerà che venga indetta la procedura per l’affidamento dei lavori. Considerato l’importo degli stessi, la stazione appaltante potrebbe procedere con una gara d’appalto a inviti.

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