Le vendite che stanno contrassegnando il settore tecnologico statunitense hanno impattato sui mercati azionari del Vecchio Continente, che chiudono le prima seduta della settimana in territorio negativo. In questo contesto, il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni sugli stessi valori di venerdì scorso in area 34.170 punti.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull’indice italiano, che con la conferma dei prezzi sopra i 34.000 punti dovrebbe proseguire il suo recupero prima verso i 34.300 punti e successivamente in area 34.500 punti. Al contrario la perdita dei 34.000 punti dovrebbe tornare a indebolire almeno nel breve termine la struttura grafica, con possibili discese fin verso i 33.500 punti, con target intermedi in area 33.800-33.700 punti.
Trai titoli che nella giornata odierna hanno fatto registrare una delle migliori performance tra le bluechip troviamo A2A, grazie anche alle novità arrivate dall’utility milanese. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
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A2A: completa acquisizione di asset di Enel
In queste ore A2A, seguendo quanto comunicato lo scorso 9 marzo, ha fatto sapere di aver perfezionato l’acquisto di alcune reti elettriche di Enel. L’operazione che rappresenta la più grande acquisizione del settore in Italia, riguarda le attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia.
Il corrispettivo dell’operazione è pari a quasi 1,2 miliardi di euro e sarà soggetto a un meccanismo di successivo aggiustamento del prezzo. Con il completamento di questa acquisizione il gruppo incrementa del 70% i contatori elettrici gestiti, con una rete che cresce di 17mila km nelle due province interessati dall’acquisizione e prevede investimenti aggiuntivi nella distribuzione, che nel complesso supereranno i 4 miliardi di euro al 2035.
L’operazione odierna conferma ancora una volta la strategia di A2A rivolta non solo alla transizione energetica del Paese, ma anche all’impegno da parte dell’azienda di favorire la decarbonizzazione dei centri urbani. Grazie a questo investimento e all’espansione del perimetro di gestione, la RAB elettrica del Gruppo dovrebbe aumentare a 3,4 miliardi di euro entro il 2035.
Ricordiamo che l’accordo odierno segue di una settimana la cessione ad Ascopiave, per 430 milioni di euro, di alcuni asset di rete gas presenti nelle province di Brescia, Cremona, Bergamo, Pavia e Lodi, con una Rab 2023 di quasi 397 milioni di euro.
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Azioni A2A: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si sono comportate le azioni A2A nella prima seduta della settimana a Piazza Affari. Con volumi in contrazione rispetto alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di ottava in territorio positivo per il titolo A2A, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 2,14 euro.
Il movimento odierno, che da seguito al rimbalzo innescatosi la scorsa ottava, dovrebbe far proseguire gli acquisti prima verso i 2,17-2,18 euro e in seguito in direzione dei massimi di periodo posti sui 2,20-2,23 euro. Il superamento di queste aree resistenziali, dove troviamo l’indicatore giornaliero del Supertrend, andrebbe a rafforzare il trend di fondo con possibili nuovi apprezzamenti fin verso i massimi di maggio 2008, situati in area 2,50 euro.
Al contrario fondamentale sarà la tenuta dei minimi delle ultime settimane in area 2,08-2,075 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di aprile, per evitare un indebolimento della struttura grafica con prossimi obiettivi ribassisti situati sui minimi dello scorso mese di novembre in area 2 euro.
L’eventuale violazione di questi ultimi livelli, aumenterebbe le possibilità per andare a rivedere il bottom dello scorso mese di ottobre nei pressi degli 1,95 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui il titolo non riuscisse ad arrestare il trend ribassista, dovremmo assistere a ulteriori discese prima verso gli 1,90 euro e successivamente in direzione dei minimi degli ultimi 8 mesi in area 1,82 euro.
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