Specializzandi: la parte fissa del trattamento economico è aumentata per tutte le specializzazioni di una percentuale pari al 5%
La legge di Bilancio, appena approvata anche al Senato, prevede risorse anche alla sanità. I fondi sono destinati agli aumenti in busta paga per medici e infermieri, alle indennità per alcune specializzazioni, ma anche per le prestazioni offerte dai privati. Novità sono previste anche per farmaci, farmacie e e ricette mediche. Il mondo della sanità ha però giudicato questi interventi insufficienti rispetto a quanto servirebbe al Servizio sanitario nazionale. Per questo motivo, lo scorso 20 novembre le principali associazioni del comparto – Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Nursing Up – hanno scioperato.
Vediamo, dunque, nel dettaglio che cosa arriverà nella sanità e ai medici. Nel 2025 il Fondo sanitario nazionale arriva a 136,5 miliardi con un incremento di 1,302 miliardi di euro che si aggiunge al 1,2 miliardi già stanziati nella scorsa legge di Bilancio. Nel 2026 lo stanziamento sale a 5,015 miliardi; nel 2027 a 5,734 miliardi; nel 2028 a 6,605 miliardi. L’investimento sul Pil passa però dal 6,12% del 2024 al 6,04% nel 2025, scendendo ancora al 6,03% nel 2026 e al 5,9% nel 2027: «il minimo storico», secondo opposizioni e sindacati. Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti invece la spesa sanitaria pro-capite fino a fine 2026 aumenterà del 10%.
Incrementi per la sanità privata: per il 2025 il limite di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie – ricoveri e ambulatoriali – da soggetti privati accreditati al Ssn sale dello 0,5%, che diventa l’1% dal 2026, pari a 61,5 milioni di euro per il 2025 e 123 dal 2026. Per ridurre le liste d’attesa nei pronto soccorso, dal 2026 aumenta la spesa (+0,5%) anche per le prestazioni in strutture private accreditate, dai ricoveri in reparto all’assistenza dei lungodegenti. Dal 2025 ci sono però 50 milioni di euro l’anno vincolati al finanziamento dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea). Per regolare il fenomeno della mobilità sanitaria è previsto l’obbligo di accordi bilaterali tra Regioni, anche non confinanti.
Il bonus psicologi viene rifinanziato con 1,5 milioni nel 2025, 0,5 nel 2026 e 1 milione nel 2027. Viene anche istituito il Fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti: 10 milioni di euro per il 2025 e 18,5 milioni annui dal 2026 per l’attivazione, in via sperimentale, di presidi territoriali a supporto delle scuole. Viene anche istituito il Fondo per la prevenzione e la cura dell’obesità: 1 milione di euro per il 2025, il 2026 e il 2027 cui si aggiungeranno 200mila euro nel 2025, 300mila nel 2026 e 700mila euro nel 2027 per interventi normativi in materia di prevenzione e cura dell’obesità. Cambiano le ricette mediche: dal 2025 entra in vigore la ricetta dematerializzata delle ricette mediche cartacee: tutte le prescrizioni di farmaci a carico del Ssn dovranno essere in formato elettronico.
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