La Toscana investe sulla Protezione civile. E lo fa con una proposta rivolta giovani. Dodici mesi in Protezione civile per 430 euro lordi al mese, l’opportunità di uno stage di un mese all’estero e la possibilità di acquisire «crediti» da spendere poi nel mondo del lavoro. È quanto offre come servizio civile volontario la Regione a venti ragazze o ragazzi esenti dagli obblighi di leva tra i 18 e i 26 anni attraverso un progetto sperimentale primo ed unico in Italia. Lo stessa esperienza potrà essere fatta anche da venti obiettori di coscienza. La paga sarà però quella dei militari di leva poco più di 3 euro netti al giorno e dovranno rivolgersi all’Ufficio regionale per il Servizio civile.
«Vogliamo preparare persone che siano motivate ed esperte, capaci di dare una mano e portare una solidarietà efficiente quando purtroppo accadono calamità naturali o quando comunque è necessario l’intervento della Protezione civile», spiega il vice presidente ed assessore alle politiche sociali della Toscana, Angelo Passaleva. «Il nostro progetto continua è, in parole povere, un corso di formazione. Ci saranno lezioni teoriche, che si svolgeranno a Sesto Fiorentino, ed attività pratiche presso gli enti coinvolti: a Firenze e in altre città della Toscana, a rotazione, con la possibilità di osservare realtà diverse ed acquisire quindi più esperienze».
«Alla fine poi, superando un esame teorico e pratico, aggiunge Passaleva ci sarà per tutti i partecipanti risultati idonei un attestato che potranno inserire nel loro curriculum. Anche per questo abbiamo scelto come slogan di questa iniziativa datti una mano: frequentare questo corso significa infatti acquisire crediti potenzialmente utili anche nel futuro, un po’ come sempre accade nel mondo del volontariato dove dare una mano agli altri significa anche dare una mano a se stessi».
I corsi partiranno a novembre. Le lezioni teoriche si svolgeranno nelle aule del Polo dell’Università di Firenze a Sesto Fiorentino. L’esperienza sul campo sarà svolta negli uffici della Protezione civile della Regione, ma anche nei Comuni di Firenze, Fiesole, Sesto Fiorentino, Empoli e Borgo San Lorenzo, che hanno aderito all’iniziativa, presso le sezioni della Pubblica assistenza dell’Anpas e presso le Misericordie, presso l’Arci Protezione civile, la Prefettura e la Provincia di Firenze. L’impegno settimanale per i giovani volontari sarà di 25 ore.
Le materie di studio e gli scopi del progetto
Il progetto sperimentale della Regione Toscana, che prevede l’inserimento di quaranta giovani per un anno nelle fila della Protezione Civile (venti volontari e venti obiettori di coscienza), è il frutto di un protocollo d’intesa con l’Ufficio Nazionale Servizio Civile e il Dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio firmato a Firenze lo scorso 8 luglio.
I ragazzi studieranno le leggi sulla protezione civile, gli aspetti scientifici dei principali rischi esistenti, i linguaggi operativi, elementi di meteorologia, pianificazione e telecomunicazioni. Impareranno a redarre un piano, a prestare il primo soccorso ed organizzare i mezzi logistici oltre a qualche elemento di psicologia di massa. Sono previsti stage a Cardoso, Serravezza, Empoli, Firenzuola e Castelfocognano, in Garfagnana e nel Mugello e pure una visita della sala operativa romana del dipartimento di protezione civile.
Per chi risiede fuori Firenze saranno assicurati aiuti e forme di compartecipazione per le spese sostenute per il vitto, l’alloggio e i viaggi durante tutto il periodo del corso.
Il servizio civile è oggi obbligatorio, in sostituzione della leva militare. Gli ultimi a partire saranno i nati nel 1985 e potranno essere chiamati fino al 2007. Dopo quella data il servizio civile sarà volontario. La Regione Toscana ha pensato a questo progetto, primo ed unico in Italia, proprio perché per i giovani e le giovani che decideranno di continuare a svolgerlo possa costituire un’esperienza di grande rilievo, umano e professionale.
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