tutte le novità del decreto Milleproroghe

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Un margine di spesa aggiuntivo per le Regioni, così da far lavorare di più e con compensi più alti medici e infermieri, provando a ridurre le lunghe liste d’attesa. Ma anche il rinvio dell’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le calamità naturali, l’annullamento alle multe per i cosiddetti “No Vax”, il prestito ponte per l’ex Ilva che sale da 320 a 420 milioni e la proroga dei contratti a tempo determinato per oltre un anno con causali “ampie”. Mentre saltano i sostegni alle aree sciistiche. Arriva in Gazzetta Ufficiale ed entra subito in vigore il decreto Milleproroghe, subito incardinato al Senato per essere trasformato in legge. L’ok definitivo anche di Montecitorio dovrà arrivare entro fine febbraio.

Le Regioni e le province autonome potranno aumentare la spesa sanitaria di 143,5 milioni di euro in due anni, di cui 101,8 per i dirigenti medici e 41,6 per il personale sanitario. Questo margine aggiuntivo di spesa si somma ai 280 milioni già autorizzati tra 2025 e 2026, di cui 200 milioni per i medici e 80 milioni per gli infermieri e il resto del personale sanitario. Insomma, visto che il piano di nuove assunzioni straordinarie è saltato per mancanza di fondi in Manovra e le Regioni lamentano una grave carenza di lavoratori e liste d’attesa sempre più lunghe, si corre ai ripari facendo lavorare di più e in via emergenziale medici e infermieri. Potranno però beneficiare della flat tax al 15% sulle prestazioni aggiuntive, più che dimezzando le tasse dovute. Per lo Stato l’operazione dovrebbe costare circa 31,4 milioni il prossimo anno e 3 milioni nel 2026.

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LE SANZIONI

Come detto, poi, arriva l’annullamento delle multe per i cosiddetti “No Vax”. Le sanzioni ancora da irrogare saranno bloccate, ma non scatterà il rimborso per chi ha pagato la multa. Viene quindi esteso fino a fine 2025 lo scudo penale per i medici, cioè la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave in situazioni di grave carenza di personale e varrà fino al prossimo 31 marzo il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie. Aumentano poi le risorse per l’ex Ilva in attesa del nuovo compratore. Sale a 420 milioni il prestito ponte che il ministero dell’Economia può concedere alle società ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria che gestiscono gli impianti siderurgici, per supportare la continuità produttiva e aziendale. Il 10 gennaio si chiuderanno i termini per la presentazione delle offerte vincolanti. Si punta a vendere tutti gli impianti entro la primavera a un player internazionale (di maggioranza), magari affiancato da un soggetto italiano di minoranza, all’interno di un’offerta congiunta.

Con il Milleproroghe, poi, le imprese potranno assumere ancora per un anno con contratti a termine per periodi tra i 12 e i 24 mesi, giustificando la scelta con motivi tecnici, organizzativi o produttivi. La norma esiste dal 2015 (introdotta dal Jobs Act di renziana memoria) e da allora viene rinnovata di anno in anno.

L’obbligo per le imprese di stipulare un’assicurazione contro i rischi derivanti da calamità naturali, norma prevista dalla scorsa legge di Bilancio, slitta quindi al 31 marzo 2025. E ancora: il termine per la costituzione di organi consultivi negli atti costitutivi delle società sportive professionistiche passa dalla fine di quest’anno al 31 dicembre dell’anno prossimo. È previsto anche un prolungamento di 4 mesi, cioè fino al 30 aprile 2025, dello scudo erariale, varato durante la pandemia, per gli amministratori locali, che vengono sollevati da responsabilità contabili in caso di colpa grave. La misura è stata introdotta in via eccezionale nel periodo pandemico e più volte prorogata con l’obiettivo di contrastare la cosiddetta “paura della firma”.

I PERMESSI

Ci sarà più tempo per rinnovare i permessi di soggiorno in scadenza rilasciati ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Potranno essere validi fino a fine 2026. Per le imprese turistiche vengono poi prorogati di un anno, fino al 31 dicembre 2025, i contributi a fondo perduto e il credito d’imposta. Ma, come detto, nell’ultima versione del decreto sono saltati i sostegni ai comuni nei comprensori e nelle aree sciistiche della dorsale appenninica. Anche nel 2025, poi, basterà il diploma per accedere ai concorsi per diventare insegnante tecnico pratico (per le scuole professionali e gli istituti tecnici).

Viene quindi risolto il vuoto creato dalla sentenza della Corte Costituzionale sul Comitato per i Lep (i livelli essenziali delle prestazioni) guidato dal giurista Sabino Cassese. Fino a fine 2025 l’attività istruttoria passa al dipartimento per gli Affari regionali guidato da Roberto Calderoli. Infine: sarà attivo per un altro anno, con le stesse modalità operative, il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; fino a fine 2025 i magistrati idonei potranno svolgere il tirocinio ridotto di 12 e non di 18 mesi; viene prorogata fino a gennaio 2026 l’esenzione Iva per le associazioni solidali. Il Forum Terzo Settore, però, si dice insoddisfatto, anche alla luce del tetto agli investimenti sociali inserito in Manovra.

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