I residenti di via Andrea Costa e delle strade vicine, colpiti dall’alluvione del 20 ottobre, non saranno lasciati soli e il Ravone verrà risistemato in tempi brevi. Parola del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che alla commemorazione della morte del sindaco Dozza in Certosa, ha gettato acqua sulle polemiche incendiarie dei giorni scorsi e ha cercato di lenire le paure dei cittadini, terrorizzati dall’ipotesi di una nuova inondazione. Solidarietà anche per agli alluvionati che hanno lanciato la petizione online su Change.org per essere ascoltati: “Sono disponibile a incontrarli”.
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Un dossier alla Regione
Il primo cittadino Lepore ha ricordato che a gennaio presenterà un dossier alla Regione, indicando gli interventi prioritari di messa in sicurezza della città.
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“Questo dossier che presenteremo a inizio gennaio – approfondisce Lepore – conterrà ciò che, secondo noi, bisogna fare per mettere in sicurezza idraulica la città. E con la prima variazione di bilancio 2025, creeremo un fondo per la riparazione e l’adattamento climatico, proprio per accantonare risorse che, certamente, non serviranno per coprire tutti i 200 milioni di euro, ma a fare alcuni interventi iniziali per rassicurare la popolazione e fare la prima messa in sicurezza”.
Le vasche di laminazione a monte
“In attesa delle decisioni del Governo, noi come Bologna ci stiamo organizzando – ha garantito Lepore – . Consegneremo un nostro dossier, a inizio gennaio, sulla messa in sicurezza idraulica della città di Bologna. Abbiamo già fatto alcune ipotesi di intervento per vasche di laminazione a monte e diversi condotti che possono mettere in sicurezza il percorso dell’acqua più a valle. Interventi che possono arrivare a circa 200 milioni di euro, quindi dovranno essere finanziati dallo Stato col nuovo commissario che la presidente del Consiglio sta per nominare”.
Per Bologna serve un’autorità ad hoc
“Per Bologna occorre definire un’autorità idraulica specifica e che sia la città a coordinare gli interventi. Ne parleremo col presidente de Pascale”, ha aggiunto Lepore.
Il sindaco si è anche detto “molto d’accordo” con l’idea di riformare l’agenzia regionale di protezione civile, che attualmente comprende anche la difesa del territorio, prospettata dal governatore dell’Emilia-Romagna che, invece, intende fare ritorno a due compartimenti distinti. “Non è possibile – ha spiegato – che un’unica agenzia su tutto il livello regionale abbia la stessa capacità di intervento come chi vive sul territorio”.
Per Bologna ad esempio “c’è da distinguere i corsi d’acqua primari e i torrenti, che sono corsi d’acqua secondari. L’autorità di bacino ha presentato i progetti speciali per i corsi d’acqua primari, mentre sui torrenti secondari ancora i progetti non erano stati presentati, perché l’alluvione di maggio 2023 non aveva coinvolto quei corsi d’acqua in maniera importante”.
La gestione di Figliuolo “non ha dato buoni frutti”
“Io sostengo de Pascale sul cambiare le regole del gioco – ha proseguito il sindaco -: l’anno che abbiamo ormai alle spalle con Figliuolo non ha dato buoni frutti. Detto questo, ovviamente spetterà al governo decidere se trattenere la nomina a livello nazionale. Sono molto d’accordo anche su nuovi compiti per l’Agenzia: non è possibile che un Ente di tutta la regione abbia la stessa capacità di chi vive su territorio. Sulla nostra città occorre definire l’autorità idraulica specifica e che sia Bologna a coordinare gli interventi: ne parlerò con de Pascale”.
Dal primo momento al fianco dei cittadini
“Stiamo lavorando sin dal primo momento per stare accanto alla popolazione – ha chiarito il sindaco -. Abbiamo già deciso da alcune settimane di portare ‘La settimana del sindaco’ nel quartiere Porto-Saragozza e una prima assemblea ci sarà il 20 gennaio (alle 18.30 in Quartiere, ndr) proprio per spiegare cosa è successo a ottobre e quali sono state le cause. E come intendiamo intervenire. C’è anche la possibilità di fare incontri specifici e ulteriori sopralluoghi, dopo che sia io che gli assessori abbiamo incontrato i residenti. I tratti che in questo momento sono scoperti sono all’attenzione dell’Agenzia regionale, che dovrà decidere se lasciarli così o fare una copertura”.
L’incontro con i cittadini riguarderà via di Ravone, via di Casaglia, via del Genio, via Zoccoli, via XXI Aprile, via Valeriani, Via Orioli, via Bastia, via Martini, via De Coubertin, via del Meloncello, via Turati, via Zannoni e via de Rosa.
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