Venezia, flash mob contro le keybox. Adesivi sui lucchetti: «Affittate ai residenti»

Qualche indizio era presente qua e là già da ieri mattina, 27 dicembre, ma dopo il tramonto, complice l’oscurità, il flash mob simbolico contro le keybox si è diffuso ovunque. Sulle scatolette con codice o con lucchetto attivisti provenienti da vari posti hanno attaccato gli sticker con scritte come «Rent to residents» (Affitta a residenti) o «Tu casa era mi casa» (La tua casa era la mia casa). Una chiamata collettiva alla mobilitazione in tutta Italia che vedrà oggi le città di Venezia, Firenze, Genova, Rimini e Milano protagoniste di un’azione contro gli affitti brevi. 

In Toscana

Proprio ieri a Ca’ Farsetti il regista Andrea Segre e l’architetto Giovanni Leone di Alta Tensione Abitativa si sono congratulati con la Regione Toscana che, qualche giorno fa, ha approvato la legge regionale Nuovo Testo Unico sul Turismo che regolamenta l’attività di locazioni brevi a uso turistico nell’articolo 59. «In questo articolo vengono assunti i criteri della proposta di legge elaborata dalla rete di Alta Tensione Abitativa — hanno detto a proposito del movimento nato a fine novembre del 2021 dopo l’uscita del film Welcome Venice del regista —. Paradossalmente Venezia, città apripista dove è nata una riflessione più profonda che ha portato alla nostra proposta di legge, è l’unica città in Italia che potrebbe già applicarla grazie all’emendamento Pellicani, ma che fino a oggi non ha fatto nulla».
Per i portavoce la novità della Toscana è che pur di averla «è stata sottoscritta da due sindaci di Fratelli d’Italia di Pisa e di Pistoia, andando quindi oltre i colori politici». 

Overtourism

Comunque vada per Ata è un successo: «Se anche il governo la impugnerà perché ritiene che le competenze non siano regionali, se ne parlerà e avrà un’eco che testimonierà quanto lavoro c’è stato, quanto impegno e quanto è attuale», hanno detto. Se invece entrerà in vigore, permetterà a 92 comuni «ad alta densità turistica» di regolamentare le locazioni e mettere un freno all’overtourism. Non c’è solo la Toscana interessata, ma anche la Lombardia «quindi due regioni che ancora una volta dimostrano che è il contenuto che conta, non il partito politico». Non essendo ancora stata pubblicata sul Burt (Bollettino ufficiale regione Toscana) non si conosce ancora nei dettagli, ma si sa che prevede più poteri ai Comuni che potranno rilasciare autorizzazioni quinquennali a chi ha più di una casa che mette in affitto. Inoltre sarà necessario richiedere di aprire una Scia e tre anni di moratoria per predisporre l’applicazione della legge nei quali non sarà possibile aprire nessuna nuova locazione. Quindi, è consentito affittare parti della propria casa e una casa in più, ma poi si diventa imprenditori a tutti gli effetti. «Il principio alla base è che consente a chi amministra di munirsi di strumenti per limitare l’impatto delle locazioni turistiche in modo flessibile e dinamico — hanno spiegato Segre e Leone —. Quindi si va molto oltre il bon ton della proposta di regolamentazione del Comune». 

Proprio in questi giorni i collettivi per la casa si sono mobilitati per dare un segale agli affitti brevi turistici. «La crisi abitativa si inasprisce proporzionalmente all’aumento della capacità ricettiva di ogni città, toccando anche i servizi — hanno scritto in un comunicato — le keybox ne sono una rappresentazione plastica: non è una questione di decoro, ma di vivibilità. Limitare le locazioni brevi turistiche è necessario e possibile».

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