Lamezia Terme – Da Cicala, paesino nella pre-Sila catanzarese, Giuseppe Talarico, già da piccolo ha scoperto la sua passione per il disegno e l’illustrazione. Solo intorno ai 28 anni ha però capito che quello che faceva poteva diventare un lavoro. “Da quel momento – racconta – ho indirizzato tutta la mia vita su questa strada. Tutto era orientato a questo, non avevo un piano B”. Oggi di anni ne ha 38 e quel sogno è diventato realtà. Il suo amore per la Calabria l’ha portato a realizzare vari progetti che puntano a valorizzare le bellezze della regione. Inoltre, a Reggio Calabria, dove ora vive, sta aprendo il suo primo studio con uno spazio dedicato ai workshop per incontrare creativi e appassionati. Dalle collaborazioni con artisti nazionali come Fedez e JAx fino a “The Calabreser”, l’illustratore e graphic designer ci porta nel suo mondo di creatività fatto di colori e amore per la propria terra. Giuseppe Talarico è conosciuto principalmente per aver dato vita a The Calabreser, un progetto artistico che nasce dal desiderio di far parlare la Calabria attraverso le copertine di una rivista immaginaria. Il collettivo organizza mostre, eventi e laboratori, collabora con enti e associazioni il tutto col fine di valorizzazione del territorio. Tanti giovani artisti calabresi che, con passione e dedizione, si impegnano a promuovere la bellezza e la cultura della regione attraverso le loro opere.
La Calabria e sui borghi fonte di ispirazione per giovani creativi
“Si tratta – svela Talarico – di una sorta di format mondiale. Io ho rivisitato questa cosa in chiave calabrese. Perché, secondo me, c’era un modo di comunicare sbagliato della Calabria. Così è nata l’idea di raccontare la regione in un modo nuovo e più congeniale. Ho iniziato da solo. Poi si sono aggiunti altri illustratori e oggi siamo in circa 40 per un totale di 85 copertine in due anni. Rappresentiamo diverse storie calabresi che traggono ispirazione un po’ dai libri o da racconti di persone e di luoghi. In tanti ci hanno contattato anche sui social svelandoci aneddoti e storie. Tutto il lavoro parte dai calabresi sia a livello di illustrazione che di storie. Io poi organizzo, gestisco il progetto e seleziono il materiale”. Insomma, giovani che raccontano vecchie tradizioni, personaggi e luoghi sconosciuti con leggerezza e ironia uscendo dai canoni e dagli stereotipi classici che affliggono la regione.
Non solo The Calabreser. Talarico in questi ultimi anni ha portato avanti svariati lavori per brand e progetti anche a livello nazionale. Per esempio, ha realizzato le animazioni del video musicale per il brano “Strolling” di Alborosie feat Protoje e per il pezzo “Piccole Cose” di J-Ax e Fedez. Ha firmando le illustrazioni del libro dell’art influencer, originario della Calabria, Rey Sciutto dal titolo “Michelangelo non è una tartaruga” edito da Mondadori così come la locandina della XV edizione del Lamezia Comics&Co. È grazie a questi progetti che ha iniziato a capire che quello che faceva poteva diventare un lavoro vero “è stato un anno bello pieno – ci svela – ho lavorato anche alla direzione artistica di un progetto nel quale hanno partecipato alcuni ragazzi di Lamezia, si chiama ‘A Different tale’ sbarcato oltre i confini nazionali, a Melbourne e a New York. Ora stiamo pensando di portarlo anche qui in Italia e in Calabria. Spero presto, già nel 2025. È un progetto a livello estetico molto bello realizzato da 16 illustratori calabresi con protagonisti i borghi della Calabria”. Il progetto, precisa “parte dall’idea di raccontare i borghi a chi magari non c’è mai stato per farli incuriosire. Il fine è quello di incentivare il turismo in questi posti magici ma poco conosciuti. Ne dovrebbe uscire una bella mostra itinerante”. Un progetto targato Calabria Straordinaria che mira, quindi, a valorizzare i borghi calabresi attraverso l’illustrazione.
Creativi a lavoro per realizzare un gioco di carte che parte dei boschi della Sila
Giuseppe Talarico vanta anche una collaborazione con il Museo d’Arte del Bosco della Sila (Mabos): “la settimana scorsa – evidenzia – ci siamo riuniti con degli illustratori e un progettista di giochi da tavolo che ha lavorato anche al Lucca Comics&Games, per creare un gioco di carte che parte proprio dei boschi della Sila, prende un po’ ispirazione delle tradizioni del bosco e dai paesini limitrofi. È un progetto targato Mabos e Italea. Ma l’ultima importante novità che mi riguarda è lo studio che sto aprendo a Reggio Calabria. In questo momento sono infatti immerso tra scatoloni vari, conto di aprirlo al pubblico nel 2025. Uno spazio lo vorrei dedicare anche ai workshop e invitare creativi calabresi, una parte sarà occupata dallo shop The Calabreser”.
Un modo nuovo di raccontare la Calabria
Grafica, visual, illustrazione, tanto lavoro viene svolto anche tramite i social “sono diventati fondamentali – dichiara – e sto avendo tante soddisfazioni a livello lavorativo. Non è facile in Calabria collaborare con realtà locali ma ci sto riuscendo. C’è un gruppo in movimento. Oggi grazie ad internet si lavora in digitale mentre una volta era tutto più complesso. Non siamo in tantissimi ma in Calabria ci sono giovani appassionati di questo mondo. Il problema che affrontiamo è la difficoltà ad incontrarci”. Da qui la sua idea di creare uno spazio di incontro e condivisione. Secondo Talarico, infatti, “è l’unica cosa che ci può salvare se vogliamo fare questo lavoro. Fino a qualche anno fa lavoravano in tre e facevano tutto. Io quest’anno ho collaborato a livello lavorativo con almeno 20 persone, prima era una cosa di pochi ora ci si parla, ci si organizza, ci si dividono i ruoli sulla base delle specialità di ognuno. Una sorta di modo nuovo di collaborare… così si è alzato il livello: se non riesco a fare una determinata cosa mi rivolgo ad uno più bravo. In Calabria ci sentiamo dire che siamo gli ultimi, i peggiori e siamo stanchi di essere quelli che si piangono addosso perché in realtà ci sono delle belle professionalità. È arrivato il momento di dire basta”. Un modo nuovo di raccontare la Calabria attraverso l’illustrazione strizzando l’occhio anche agli stereotipi il tutto per promuovere il bello della regione.
R. V.
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