Esplosione Eni a Calenzano, Comune parte civile nel processo

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CALENZANO – Esplosione Eni a Calenzano, Comune parte civile nel processo

Esplosione Eni a Calenzano costata la vita a cinque lavoratori il 9 dicembre scorso, nella prima seduta successiva alla tragedia al deposito carburanti ENI, il 23 dicembre, il Consiglio comunale di Calenzano ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime in segno di cordoglio e ha votato due atti, una mozione presentata dalla giunta comunale e una mozione unitaria dei gruppi consiliari. 

Lo rende noto il Comune di Calenzano, provincia di Firenze, sindaco Giuseppe Carovani.

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Carovani: “L’incidente, ha detto il sindaco nel presentare l’atto della giunta, ha segnato uno spartiacque nella comunità di Calenzano. Fino al 9 dicembre avevamo contezza della presenza di un impianto che, in base alla classificazione della normativa Seveso ter, era a rischio elevato ma quello che si è verificato è stato un incidente che, oltre a causare la morte di cinque lavoratori, ha prodotto danni in un’area molto più estesa rispetto a quella stimata dal piano di emergenza esterno. Le indagini faranno chiarezza sulle dinamiche, le cause, le responsabilità, ma intanto accogliamo le richieste delle famiglie di chiedere giustizia e accogliamo la preoccupazione che questo evento ha suscitato nella nostra comunità. L’impianto, secondo le normative, è stato trattato dagli anni Cinquanta come un impianto industriale e ha visto lo sviluppo contestuale di un’area urbanizzata e produttiva; considerate le conseguenze, che potevano essere anche superiori a quelle verificate, è diventato secondo noi incompatibile”.

Il documento presentato dalla giunta e votato dal Consiglio a maggioranza, con una astensione, rendiconta il Comune di Calenzano, impegna il sindaco a supportare la richiesta di risarcimento dei cittadini e delle imprese per i danni subiti; a provvedere al recupero delle spese sostenute dal Comune e dalle società sportive per la riattivazione della funzionalità delle strutture sportive e scolastiche danneggiate; a costituirsi parte civile nel processo relativo all’incidente; a chiedere al Governo, alla Regione Toscana, alla Città Metropolitana, l’apertura di un tavolo di confronto a cui sia chiamata anche ENI S.p.A., per affrontare il tema della insostenibilità della attuale collocazione del deposito.

Nella mozione presentata unitariamente dai gruppi e votata all’unanimità, dopo il ringraziamento a tutti i soccorritori e alle forze dell’ordine per quanto fatto il 9 dicembre, si dispone la costituzione di una commissione speciale composta dal sindaco e da suoi delegati, dai capigruppo di ogni schieramento, alla quale potranno essere invitati esperti del settore, dove si potranno fare proposte con iniziative di solidarietà o proposte collettive coinvolgendo cittadini, istituzioni, associazioni. La commissione avrà l’intento di monitorare le indagini in corso, avviare riflessioni sulle aree del territorio potenzialmente a rischio. Nel documento si chiede anche l’istituzione in una giornata in memoria dei morti sul lavoro, in occasione della quale si possano organizzare annualmente momenti di confronto e infine si propone di avviare una campagna di sensibilizzazione in merito all’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro coinvolgendo le aziende del territorio. 

 

Nei giorni scorsi a Calenzano un incontro con le associazioni di categoria in modo da fare un punto sui danni e sulla situazione delle imprese in seguito all’incidente al deposito carburanti Eni del 9 dicembre. Il sindaco Giuseppe Carovani e l’assessore alle attività produttive Marco Venturini hanno incontrato in municipio i rappresentanti del mondo delle imprese e del commercio, presenti Camera di Commercio di Firenze, Cna Toscana centro e Firenze, Confindustria Toscana centro e costa e Confindustria Toscana nord, Confcommercio Firenze, Confesercenti Firenze, Confartigianato Firenze.

“Abbiamo voluto – spiega il sindaco – esprimere alle imprese la nostra vicinanza e renderci conto delle difficoltà e della situazione dei danni, che da quello che emerge è importante e ancora in corso di quantificazione. Abbiamo ribadito la nostra posizione sull’incompatibilità della presenza del deposito in questa area, che faremo presente ai tavoli istituzionali”.

I rappresentanti delle associazioni di categoria, illustra il Comune di Calenzano, hanno espresso apprezzamento per la convocazione dell’incontro e hanno chiesto all’amministrazione comunale che si faccia parte attiva con Eni per monitorare le tempistiche dei risarcimenti alle imprese danneggiate, auspicandone la velocità. Al Comune sono arrivate in questi giorni un centinaio di richieste, tra privati e imprese, inoltrate direttamente agli uffici Eni. Alcune imprese hanno avuto situazioni di inagibilità di parte delle strutture, che le hanno costrette a sospendere le attività.

Le categorie hanno sottolineato l’importanza del rispetto dei tempi nella gestione da parte del Comune delle eventuali procedure autorizzative edilizie. “Vogliamo procedere anche a una georeferenziazione dei danni segnalati da aziende e cittadini – concludono Carovani e Venturini – per valutare esattamente gli effetti dell’incidente e il concreto impatto sul nostro territorio”.

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Il Comune di Calenzano, ha ricordato il sindaco, ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell’incidente del 9 dicembre. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108.





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