La comunicazione Enea è un elemento centrale per accedere alle detrazioni fiscali legate agli interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione edilizia. Questo adempimento, previsto per lavori che comportano risparmi energetici o l’uso di fonti rinnovabili, rappresenta un passaggio obbligato per chi intende beneficiare delle agevolazioni fiscali offerte dallo Stato.
Con l’evolversi delle normative, ogni anno si registrano modifiche che possono incidere sia sulle modalità di comunicazione sia sugli interventi soggetti all’obbligo. Nel 2025, in particolare, sono state introdotte importanti novità che riguardano non solo la tipologia di interventi agevolabili, ma anche le aliquote di detrazione, le procedure di invio e le tempistiche per la trasmissione dei dati all’Enea. Questi cambiamenti rispecchiano gli obiettivi delle politiche energetiche nazionali ed europee, sempre più orientate verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni.
Il portale telematico attivo e operativo per le nuove pratiche, oramai, dal 26 gennaio 2024 è l’unico mezzo attraverso il quale è possibile portare a termine la comunicazione all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Una pratica fondamentale, sia che si tratti di superbonus che di ecobonus e altri bonus casa. Basta fare l’accesso al portale e scegliere il percorso a seconda degli interventi eseguiti soggetti a bonus. Ecco come farla, quando farla e chi la deve fare.
Cos’è la comunicazione Enea e quando si fa
La comunicazione Enea è la pratica fondamentale per ottenere i benefici fiscali relativi ai bonus di efficientamento energetico, ristrutturazione o adeguamento antisismico. Serve a comunicare il corretto stato di avanzamento e realizzazione dei lavori effettuati, secondo le normative vigenti, con conseguente miglioramento in termini di risparmio energetico.
Si esegue la comunicazione in caso di:
La dichiarazione Enea, quindi, è obbligatoria per usufruire delle detrazioni fiscali e può essere presentata sia dai privati che dai professionisti che effettuano il lavoro.
Il termine ultimo per la compilazione e l’invio della comunicazione è di 90 giorni dalla fine del lavoro stesso (o dal collaudo eseguito da un tecnico abilitato).
Comunicazione Enea, le novità in vigore per il 2025
Nel 2025, la comunicazione all’ENEA per gli interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione edilizia subirà alcune modifiche significative rispetto al 2024, principalmente a causa delle nuove disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.
Modifiche alle aliquote di detrazione
- La Legge di Bilancio 2025 prevede una riduzione progressiva delle aliquote di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di efficientamento energetico. Per le spese sostenute nel 2025, l’aliquota sarà del 50% per le abitazioni principali, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Per le abitazioni non principali, l’aliquota scenderà al 36% per le spese sostenute nel 2025. Queste variazioni influenzeranno direttamente le comunicazioni all’Enea, poiché i contribuenti dovranno adeguarsi alle nuove percentuali di detrazione e ai relativi massimali di spesa.
Obbligo di comunicazione per specifici interventi
- L’obbligo di comunicazione all’Enea rimane in vigore per gli interventi che comportano un risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia. Tuttavia, a partire dal 2025, sono previste restrizioni per specifici interventi. Ad esempio, l’installazione di caldaie a gas non sarà più agevolabile, in linea con le direttive europee volte a ridurre l’uso di combustibili fossili. Di conseguenza, tali interventi non richiederanno più la comunicazione all’Enea.
Procedure e tempistiche di comunicazione
Le procedure per l’invio della comunicazione all’Enea rimangono sostanzialmente invariate. I contribuenti dovranno, come anticipato, trasmettere entro 90 giorni dal termine dei lavori la scheda informativa degli interventi realizzati attraverso il portale dedicato. È fondamentale rispettare queste tempistiche per non incorrere in sanzioni o nella perdita del diritto alle detrazioni.
Nuove comunicazioni per il superbonus
- Per gli interventi relativi al Superbonus, è stato introdotto l’obbligo di una nuova comunicazione all’Enea per le spese sostenute nel 2024 e 2025. Questa comunicazione deve includere dettagli come i dati catastali dell’immobile, l’ammontare delle spese sostenute e previste, e le percentuali di detrazione spettanti. La mancata trasmissione di queste informazioni può comportare sanzioni e la decadenza dal beneficio fiscale.
I documenti (e i dati) necessari per la comunicazione Enea
A seconda del tipo di intervento effettuato, dai progetti di efficientamento energetico e rinnovamento degli impianti domestici e mobilio fino alla ristrutturazione, la documentazione e i dati richiesti possono variare.
In linea generale, questi dovrebbero includere:
- dati del beneficiario, vale a dire informazioni personali e fiscali del richiedente e, per casi specifici, anche del professionista che ha eseguito l’intervento;
- dati catastali dell’immobile interessato dall’intervento;
- compilazione della scheda descrittiva dell’intervento, con annessi dati tecnici, temporali ed eventuali documenti tecnici richiesti che attestino le caratteristiche del lavoro;
- fatture e ricevute degli interventi effettuati;
- dichiarazione di conformità: in alcuni casi, potrebbe essere richiesta una dichiarazione, redatta dal professionista, che certifichi la corretta esecuzione dell’intervento, secondo le normative vigenti;
- certificazione energetica (APE) dell’edificio o dell’unità immobiliare interessata dall’intervento, attestante le prestazioni energetiche dell’immobile prima e dopo l’intervento.
Quindi, prima di effettuare la comunicazione all’Enea, è sempre consigliabile verificare le specifiche richieste per la tipologia di detrazione fiscale a cui si intende accedere, che sia essa Ecobonus o Bonus Casa.
Come fare la pratica Enea?
Per avviare la procedura di comunicazione Enea, basta registrarsi al portale (come vedremo più avanti) o in alternativa accedere come utente già iscritto. In seguito, la dichiarazione richiede l’inserimento dei dati e dei documenti necessari per il corretto invio della pratica.
1) Accedere il sito ufficiale dell’ENEA
Il portale dedicato alla comunicazione ENEA è raggiungibile tramite il sito ufficiale dell’Agenzia (https://detrazionifiscali.enea.it). Assicurati di utilizzare il portale relativo all’anno di riferimento dell’intervento per non incorrere in errori. L’accesso è consentito solo tramite SPID o CIE.
2) Selezionare la tipologia di intervento
Dopo l’accesso, il sistema ti chiederà di specificare il tipo di intervento da comunicare, che può rientrare in due macro-categorie:
- efficientamento energetico (per interventi come isolamento termico, sostituzione di infissi, installazione di caldaie o pompe di calore, pannelli solari, ecc.) (ecobonus).
- ristrutturazioni edilizie che comportano risparmio energetico o utilizzo di fonti rinnovabili (bonus casa).
3) Compilare la scheda informativa
Dovrai inserire una serie di dati relativi all’intervento, tra cui:
- dati anagrafici del beneficiario;
- dati dell’immobile, inclusi i riferimenti catastali;
- descrizione dettagliata dell’intervento (es. tipo di lavoro eseguito, materiali utilizzati);
- costi sostenuti e data di fine lavori.
In tal senso, è utile fare riferimento al paragrafo precedente relativo ai documenti necessari.
4) Caricare eventuali documenti
In alcuni casi, potrebbe essere richiesto di allegare documentazione aggiuntiva, come fatture, ricevute di pagamento o dichiarazioni del tecnico.
5) Verificare e inviare la pratica
Controlla attentamente i dati inseriti per evitare errori. Una volta completata la compilazione, invia la comunicazione. Riceverai una ricevuta che attesta l’invio, fondamentale per eventuali controlli futuri. Quindi, scarica e conserva la ricevuta della comunicazione Enea. Questo documento sarà richiesto per dimostrare l’adempimento in caso di verifica fiscale.
Se incontri difficoltà durante la compilazione, puoi consultare la guida ufficiale disponibile sul portale o contattare il servizio di assistenza dell’Enea.
Comunicazione Enea: chi deve farla e per quali lavori?
Nella tabella di seguito riproponiamo l’elenco dei lavori in casa per i quali è necessario effettuare la comunicazione all’Enea:
Componenti e tecnologie | Tipo di intervento |
---|---|
Strutture edilizie | – riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno; – riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; – riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno. |
Infissi | – riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi. |
Impianti tecnologici | – installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; – sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; – sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; – pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; – sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; – microcogeneratori (Pe<50kWe); – scaldacqua a pompa di calore; – generatori di calore a biomassa; – installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; – installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; – installazione di impianti fotovoltaici. |
Elettrodomestici | – forni; – frigoriferi; – lavastoviglie; – piani cottura elettrici; – lavasciuga; – lavatrici. |
Quanto costa fare una pratica Enea
Il costo della pratica Enea è variabile, nel caso dell’ecobonus: per quel che riguarda sia la compilazione, sia l’asseverazione, il prezzo va da circa 80-100 euro fino ai 350 euro, di media, per quel che riguarda il listino prezzi dei professionisti che si occupano questi lavori specifici, tenendo anche conto dei diversi documenti che è necessario presentare.
Nel caso in cui ci si occupasse personalmente della compilazione i prezzi diminuiscono, ma se non si ha la giusta esperienza si potrebbe incorrere in problemi durante la compilazione.
Cosa succede in caso di comunicazione Enea in ritardo? Si perde la detrazione?
La comunicazione Enea in ritardo è una circostanza molto delicata da trattare. Il perimetro normativo prevede due documenti dell’Agenzia delle Entrate e una sentenza della Cassazione.
I documenti di prassi dell’Agenzia delle Entrate sono:
In questi documenti di prassi viene ribadito che la comunicazione è necessaria per monitorare e valutare il risparmio energetico raggiunto grazie agli interventi edilizi realizzati, ma in mancanza di una normativa espressa in merito, il ritardo o l’omissione non implicano comunque la perdita del diritto alle detrazioni.
La sentenza della Cassazione n. 34151/2022, però, cambia le carte in tavola. Secondo quanto deciso dai giudici, non si possono detrarre le spese per ristrutturazioni edilizie (nel caso specifico si trattava di una contribuente che ha installato dei pannelli solari e ha inviato la documentazione all’Enea oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori senza, inoltre, presentare l’asseverazione del tecnico):
“il riconoscimento dell’agevolazione oltre i confini tracciati dalle norme costituirebbe una illegittima deroga ai principi di certezza giuridica e di capacità contributiva in quanto le norme che prevedono agevolazioni fiscali sono di stretta interpretazione”
si legge nella sentenza. Le norme sulle agevolazioni fiscali sono di stretta interpretazione non potendo essere derogati i principi di certezza giuridica.
Il quotidiano dell’Agenzia delle Entrate FiscoOggi specifica che è comunque possibile regolarizzare la propria posizione ricorrendo all’istituto della remissione in bonis. Si può sanare l’omessa presentazione della comunicazione nei termini se l’adempimento viene effettuato in presenza di due condizioni:
- prima della contestazione della violazione (quindi prima di accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza);
- entro i termini di presentazione della prima dichiarazione utile, versando anche la sanzione di 250 euro.
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