Claudia Baccarini, morta a 114 anni la donna più anziana d’Italia: 10 figli, scampò al Covid e alla «spagnola». «Mai stata in ospedale»

È morta a 114 anni la notte di Natale nella sua casa di Faenza, nel Ravennate, Claudia Baccarini Baldi, la donna più anziana d’Italia. Aveva 114 anni ed era nata nella città romagnola il 13 ottobre del 1910. Era la terza persona più longeva d’Europa e tra le dieci più anziane del mondo. Nel 2021, dopo aver tagliato il traguardo delle 111 primavere era diventata la “decana” dell’Emilia Romagna. Poi, due anni dopo, il 14 ottobre del 2023 era stata acclamata come la supercentenaria d’Italia.

Una vita che ha attraversato il Novecento

Claudia Baccarini aveva dieci figli: la loro storia, come quella della madre, attraversa quasi per intero il Novecento prima di arrivare ai giorni nostri. La primogenita nacque durante il ventennio fascista, prima della Seconda guerra mondiale. Claudia Baccarini da bambina aveva vissuto anche la Prima guerra mondiale, quella in cui il padre partì da volontario al fronte. L’ultima figlia l’ebbe all’alba del Boom economico che ha vissuto nella mezza età. Lei, la supercentenaria deceduta nella notte di Natale, è sopravvissuta alla pandemia di coronavirus ed era una bambina quando in Europa divampò l’influenza spagnola: aveva 10 anni. «Mamma nella vita ha fatto la mamma. Ha seguito e cresciuto uno per uno tutti i suoi 10 figli. Le piace ancora uscire, ogni pomeriggio va a messa»: diceva il figlio Francesco il giorno del 111esimo compleanno dell’anziana.

«Mai stata in ospedale»

«Mia nonna Claudia è sempre stata un punto di riferimento per noi. Morale e anche fisico. Circondata dall’affetto dei noi, tanti familiari, ha sempre ricambiato questo sentimento. È sempre stata bene, non è mai stata in ospedale, ha sempre goduto di ottima salute», ha detto la nipote Marta Baldi. «Adorava cucire a maglia, era molto religiosa, andava sempre a messa ultimamente recitava il rosario davanti alla televisione». Ma non solo. Non si era mai «adagiata», al contrario era attirata dalla scoperta di cose nuove. «Sempre molto curiosa verso le novità del presente, le piaceva video chiamare i parenti lontani. Questa sua spiccata curiosità l’ha aiutata molto secondo me nell’essere così longeva». Claudia Baccarini aveva collaborato anche con un’associazione religiosa al servizio delle famiglie di anziani più bisognose. «Fino a pochi anni fa era in prima linea è stato tenere vederla adoperarsi per aiutare e dare conforto ad altre persone anziane, spesso più giovani di lei».

Il sindaco di Faenza: era un simbolo di resilienza

«La sua longevità l’ha resa un simbolo di resilienza e memoria storica per Faenza. Fino a pochi anni fa, infatti, partecipava attivamente alla vita sociale e religiosa con uno stile sobrio ed equilibrato. Nonostante qualche piccolo acciacco tipico dell’età, ha mantenuto sempre una mente lucida e attenta.
A nome della città, dell’amministrazione comunale e a titolo personale, esprimo le mie più sentite condoglianze a quanti le volevano bene e alla famiglia, con cui ero costantemente in contatto. La signora Claudia era un po’ uno dei nostri simboli e una testimone preziosa della nostra storia collettiva». Così il sindaco di Faenza, Massimo Isola.

La Romagna terra di ultracentenari

La Romagna, va ricordato, è terra di ultracentenari. Nel 2019 la «decana d’Italia» era stata Anna Benericetti, originaria di Brisighella, un comune poco distante da Faenza, dove vive Claudia Baccarini. Trascorse gran parte della sua vita a Forlì, e morì l’11 dicembre, sempre del 2019 a 113 anni.

Vai a tutte le notizie di Bologna

Iscriviti alla newsletter del Corriere di Bologna