BILANCIO: “TAGLI A CAUSA MANCATI FONDI GOVERNO”, PAOLUCCI, “SU COMUNI INCREDIBILE SILENZIO BIONDI” | Notizie di cronaca

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L’AQUILA – “Questo è un bilancio presentato ancora una volta all’ultimo momento, senza possibilità di vero confronto, e fatto soprattutto di tagli pesanti, al sociale , agli enti locali, a tante altre importanti voci, per metterci una pezza rispetto ai soldi che non arriveranno dal governo ‘amico’ di Giorgia Meloni, per far fronte al deficit della sanità. Faremo le nostre contro proposte e siamo pronti a dare battaglia in aula”.

A margine della riunione della prima commissione Bilancio e in vista dell’arrivo domani pomeriggio in Consiglio regionale della legge di bilancio, a suonare la carica è il capogruppo del Partito democratico Silvio Paolucci.

Come già anticipato da Abruzzoweb, non ci sarà la legge “mancia”, con le decine di milioni di euro distribuiti a pioggia, che il centrodestra di Marco Marsilio rinvierà nel 2025, e questo già rimuove uno dei principali motivi di scontro, non solo tra l’ opposizione e la maggioranza, ma anche dentro quest’ultima. E questo spiega Paolucci, “è avvenuto solo perché la più che discutibile omnibus approvata a novembre, deve trovare per l’80% la copertura nel 2025, e dunque suo malgrado il centrodestra non ha risorse per ulteriori distribuzioni di fondi a pioggia”.

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Un sospiro di sollievo anche per il centrosinistra visto che sul fronte delle opposizioni si registra una diversità di vedute tra autorevoli esponenti del Pd, come ad esempio il presidente della commissione di vigilanza, Sandro Mariani, e il professor Luciano D’Amico, candidato presidente sconfitto  da Marsilio di Fdi a marzo scorso, fautore di una linea intransigente ma per qualcuno perdente.

Domani comunque lo scontro ci sarà comunque, sui fondi tagliati in maniera orizzontale in tantissime voci per far fronte, come si legge nell’articolo 5 del bilancio di previsione 2025-2027, ai tagli effettuati dal governo Meloni dei trasferimenti agli enti locali territoriali, con il conseguente  “accantonamento prudenziale” di una somma pari a 8.850.000 euro nei tre anni, per un totale di oltre 26,5 milioni di euro. E poi subito dopo, all’articolo 6, “al fine di assolvere in termini di ampliamento netto e fabbisogno al contributo alla finanza pubblica, previsto dal bilancio di previsione dello Stato”, sono stanziati altri 11 milioni di euro. Ci sono infine nella Legge di stabilità,  20 milioni di euro per contribuire a risanare i conti della sanità.

“Questo è un bilancio di tagli  – ribadisce Paolucci ad AbruzzoWeb – che colpisce vari settori. Basta vedere la legge di stabilità e la riduzione di un gran numero di voci relative alle leggi che vengono rifinanziate, colpendo in particolare il sociale e gli enti locali. Ma del resto il centrodestra deve far fronte al debito della sanità e così sacrifica altre voci di spesa importanti, subendo ai tagli del governo nazionale, il loro governo amico, imposto alle Regioni e ai Comuni”.

Paolucci coglie a questo proposito l’occasione anche per lanciare bordate al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, d Fdi, nominato di recente presidente regionale dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).

“È incredibile che Biondi non abbia detto nulla, è incredibile il suo silenzio davanti a tutti i tagli che ci sono piombati addosso. Ma del resto noi l’avevamo previsto, lo avevamo detto che la nomina a presidente regionale Anci del responsabile nazionale degli enti locali di Fratelli d’Italia era una scelta a dir poco inopportuna, perché ciò avrebbe tolto la voce ai nostri Comuni, per appiattirsi sulle posizioni del governo”.

Paolucci denuncia poi che non ci sono fondi per contrastare il caro-affitti, ricorda la battaglia delle associazioni di disabilità che chiedono 3 milioni ulteriori per coprire il fabbisogno della Vita indipendente.

Accuse poi sulla tempistica: “tanto per cambiare strettissima, con il bilancio che arriverà in aula solo domani ed eventualmente con un’altra seduta lunedì prossimo”, ovvero solo un giorno prima rispetto alla deadline del 31 dicembre oltre cui scatta l’esercizio provvisorio.

“L’opportuno confronto politico che doveva esserci sul bilancio è stato schiacciato e di fatto negato, a causa del grave ritardo con cui il centrodestra si è presentato all’appuntamento, tanto che il parere dei revisori dei conti è arrivato solo oggi”.

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E la colpa anche qui della manovra d’aula, della famigerata legge “mancia” di novembre, a detta di Paolucci, che “ha tenuto gli uffici impegnati a predisporre migliaia di capitoli di spesa invece di concentrarsi sulla legge di bilancio”

 

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