uno sguardo al futuro della forza lavoro in Italia

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Il mercato del lavoro globale continua a cambiare, e di conseguenza quello italiano, mentre cresce la domanda di nuove competenze e forme di impiego più flessibili. Questi cambiamenti incidono sulle strategie necessarie ai lavoratori per accedere al sistema previdenziale e orientarsi verso un futuro stabile.

I trend del mercato del lavoro su scala globale e nazionale

Il decreto del Ministero del Lavoro del 18 luglio 2023 ha confermato tutti gli attuali requisiti di pensionamento: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Ma il mercato del lavoro come influisce sulla possibilità di soddisfarli?

Per rispondere a questa domanda, bisogna guardare il mercato del lavoro globale e tentare di individuare le ricadute che ha, o avrà, su quello italiano. Uno studio di CVwizard fornisce, al proposito, alcuni insight.

Uno scenario in evoluzione

La premessa è che il mercato del lavoro è oggi in rapida e costante evoluzione. Per fotografarne lo stato attuale, lo studio ha intervistato 1000 persone in cerca di impiego, tra i 18 e i 60 anni, ponendo 10 domande chiave: dall’utilità del titolo di studio all’adeguatezza del salario. Ne emerge un quadro di luci e ombre.

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Tra i dati di rilievo:

  • presenza professionale online sempre più richiesta;
  • crescente utilizzo di piattaforme professionali come LinkedIn (oltre la metà degli intervistati, il 51,12%, ha ricevuto offerte tramite questo canale);
  • frequente ricorso a test di abilità pratiche nei processi di selezione, anche a figure senior;
  • ampia diffusione di bias legati alla nazionalità, al genere nonché all’età.

La posizione dei lavoratori senior

Il rapporto tra istruzione e sbocchi professionali sta cambiando. L’82% dei partecipanti tra 45 e 60 anni ha una laurea correlata al lavoro, mentre nella fascia 18-29 la percentuale scende al 68,57%: se da una parte c’è un’apertura a percorsi di carriera meno vincolati ai titoli accademici, dall’altra la formazione tradizionale sta perdendo centralità.

Il sondaggio, come dicevamo, indaga anche la percezione di bias. Sono i partecipanti tra i 45 e i 60 anni a riferirne l’incidenza maggiore (68%), indicando come principale fattore di pregiudizio proprio l’età (47,06%).

Questi dati – letti alla luce della variabilità, veloce e spesso imprevedibile, del mercato globale – fanno ritenere che alcuni cambiamenti di strategia saranno verosimilmente necessari, soprattutto per i professionisti senior.

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Impatto sull’età pensionabile e future prospettive per i lavoratori

L’evoluzione del lavoro, insieme ai cambiamenti demografici, ha un’incidenza diretta sulle caratteristiche e la sostenibilità del sistema previdenziale. La prevalenza di contratti a termine, part-time, lavoro freelance, così come la frammentazione dei percorsi lavorativi, con carriere sempre meno lineari, di fatto pongono criticità importanti sul fronte del conteggio contributivo per il raggiungimento dell’età pensionabile. D’altra parte, in paesi con indici di vecchiaia elevati come l’Italia, sono necessarie frequenti revisioni dei criteri di accesso per la tenuta complessiva del sistema.

In questo contesto adattamento e resilienza, da parte della forza lavoro, sono e saranno sempre di più skill indispensabili, insieme alla capacità di mantenere il focus su come affrontare pragmaticamente il cambiamento.

5 consigli pratici per affrontare il cambiamento

Aggiornamento sui trend: tenersi informati sui trend del mercato del lavoro per sapere in quali ambiti crescerà la domanda (per esempio in ambito tecnologico, con IA e cybersecurity in testa, ma anche sanitario).

Formazione continua: frequentare corsi professionalizzanti per acquisire nuove competenze utili.

Networking strategico: curare il profilo professionale online e creare una rete di contatti nei settori di interesse.

Proattività: anticipare le eventuali criticità in modo analitico e razionale, ma anche aperto a soluzioni nuove o creative.     

Pianificazione finanziaria: considerare strumenti integrativi e diversificare le fonti di risparmio e investimento.

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In un mercato del lavoro in evoluzione, la capacità di adattamento diventa insomma essenziale: solo attraverso strategie mirate, aggiornamento costante e resilienza sarà possibile affrontare le sfide e mantenere un percorso professionale solido e duraturo.



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