Il Teatro Nazionale di Genova propone, subito dopo Natale, quattro spettacoli. Al Modena è in scena L’AVARO di Molière, con Ugo Dighero che interpreta Arpagone in chiave contemporanea, nella traduzione e adattamento di Letizia Russo e la regia di Luigi Saravo. L’AVARO rientra nella speciale proposta del CAPODANNO A TEATRO, condivisa con tre spettacoli della rassegna di nouveau cirque, all’interno della più ampia proposta del Festival CIRCUMNAVIGANDO.
Tre sono gli spettacoli di CIRCUMNAVIGANDO, ospiti del Teatro Nazionale, il francese Out of the Blue (al Teatro Ivo Chiesa sabato 28 e domenica 29 dicembre), lo spagnolo La Piedra de Madera (sala Mercato, lunedì 30 dicembre), la sera del 31 dicembre al Teatro Ivo Chiesa uno spettacolo di luci, musica e acrobazie Brûler d’envie(s) un viaggio notturno in cui sei giova ni performer si trasformano in un magma incandescente e magnetico.
Il 31 dicembre – alla fine de L’AVARO e di Brûler d’envie(s) – seguirà il brindisi per il 2025.
Dal 27 dicembre al 6 gennaio, Ugo Dighero, noto al pubblico delle serie, fiction e film per la tv e protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta con una grande classico, L’AVARO di Molière, capolavoro di amara comicità che dura nei secoli (L’Avare ou l’École du mensonge, 1668).
Dighero interpreta Arpagone nell’allestimento diretto da Luigi Saravo, nella nuova traduzione e adattamento in chiave contemporanea di Letizia Russo, che dona un’aura moderna e toni asciutti e diretti ai dialoghi di Molière, con al centro la famiglia, i sentimenti e i conflitti sui beni per cui il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e preservare ricchezze attraverso i loro matrimoni.
«L’Avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro. – afferma il regista Saravo – Il conflitto tra Arpagone e il suo gruppo familiare è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo».
Il cast è variegato: Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi
Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli e lo stesso Luigi Saravo mentre Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: Saetta, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica / mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l’azione, scatenando il gioco degli equivoci e il finale ribaltamento delle carte in tavola.
L’avaro di Molière – Teatro Gustavo Modena, dal 27 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025: martedì e venerdì, 20h30; giovedì e sabato, 19h30; domenica e lunedì 6 gennaio, 16h00; mercoledì 1° gennaio – riposo
Regia Luigi Saravo, traduzione e adattamento Letizia Russo, scene Lorenzo Russo Rainaldi, Luigi Saravo; costumi Lorenzo Russo Rainaldi, musiche Paolo Silvestri, movimenti coreografici Claudia Monti, luci Aldo Mantovani, produzione Teatro Nazionale di Genova, Artisti Associati Gorizia, Teatro Stabile di Bolzano, Centro Teatrale Bresciano
Personaggi e interpreti
ARPAGONE padre di Cleante e di Elisa, innamorato di Marianna – Ugo Dighero
CLEANTE figlio di Arpagone, amante di Marianna – Stefano Dilauro
ELISA figlia di Arpagone e sorella di Cleante, amante di Valerio – Elisabetta Mazzullo
VALERIO figlio di Anselmo, amante di Elisa – Fabio Barone
MARIANNA amante di Cleante, amata da Arpagone – Rebecca Redaelli
ANSELMO padre di Valerio e di Marianna – Cristian Giammarini
FROSINA ruffiana – Mariangeles Torres
MASTRO SIMON faccendiere – Cristian Giammarini
MASTRO GIACOMO cuoco e cocchiere di Arpagone – Paolo Li Volsi
SAETTA servo di Cleante – Mariangeles Torres
COMMISSARIO – Luigi Saravo
* durata dello spettacolo: 2 ore e 30 minuti (compreso intervallo)
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CNAC – Centre National des Artes du Cirque è tra le più innovative compagnie di nouveau cirque, che ha come sua caratteristica principale la formazione di artisti e acrobati per cui destina gran parte delle sue forze creative e produttive pensando al futuro professionale dei giovani artisti in formazione.
Brûler d’envie(s) è lo spettacolo di esito del corso di formazione 2023\ 24. La giovane compagnia in scena è composta da sei acrobati-performer di varia provenienza che hanno studiato seguendo i ‘maestri’ del Centro CNAC, lavorando alla costruzione dello spettacolo sotto la guida di David Gauchard e Martin Palisse, rispettivamente attore e regista teatrale molto attivo tra la Francia e la Svizzera (Guichard) e uomo di circo e regista, direttore del centro di Circo di Nexon (Palisse).
Il titolo evoca un gioco di parole: Brûler d’envie(s) brucio di desiderio\ brucio dalla voglia – e, fin dall’ingresso in scena dei giovani performer, coinvolge il pubblico in un colorato immaginario di acrobazie, danza, musica elettronica e giocoleria.
La regia di David Gauchard e Martin Palisse mira essenzialmente a parlare del mondo di oggi, dei suoi abissi e dei suoi estremi, evoca paesaggi urbani multiculturali: un viaggio notturno dentro la città in cui i sei performer si trasformano in un magma incandescente e magnetico.
Brûler d’envie(s) | Teatro Ivo Chiesa – martedì 31 dicembre, ore 21 di CNAC – Centre National des Artes du Cirque.
Regia Martin Palisse e David Gauchard
Interpreti:
Jaouad Boukhliq (equilibrista), Heather Colahan-Losh (corda liscia),
Antonin Cucinotta e Uma Pastor (palo cinese), Marine Robquin (acrobata),
Mano Vos (ruota tedesca)
Collaborazione aristica Stefan Kinsman
Musiche originali Pangar
Scenografia Martin Palisse
Creazione luci Alix Veillon e Jean Ceunebroucke
Creazione e realizzazione costumi Leonor Gellibert e Darius Grenier
Regia suono Théo Armengol
Produzione CNAC – Centre National des Artes du Cirque
*Consigliato a partire dagli 11 anni \\ Durata: 70 minuti \\ PRIMA NAZIONALE
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Il Teatro Nazionale di Genova ospita altri due lavori – uno francese e uno spagnolo – nell’ambito della XXIV edizione di CIRCUMNAVIGANDO Festival, dedicato a spettacoli internazionali di Circo Teatro e che, ogni anno, invade cortili, piazze e palcoscenici diffusi in tutta la città in “una festosa rivoluzione sul senso dell’arte circense oggi”.
Il primo è il francese Out of the Blue di Frédéric Vernier e Sébastien Davis-VanGelder in PRIMA NAZIONALE al teatro Ivo Chiesa, sabato 28 e domenica 29 dicembre.
In data unica, invece, lo spagnolo – La Piedra de Madera, lunedì 30 dicembre, in sala Mercato alle 20.30.
Al centro della scena di Out of the Blue c’è un gigantesco acquario contenente 8000 litri di acqua. Dentro l’acquario due uomini immersi (Frédéri Vernier e Sébastien Davis-VanGelder) che si muovono, si sfiorano, si scontrano, si avvicinano mettendo in discussione il modo in cui percepiamo lo spazio, il tempo e il nostro stesso corpo. I due performer sono pronti a giocare e a sovvertire ogni regola della fisica. L’apnea diventa una nuova disciplina dell’arte circense, una ricerca che possa riconnetterci con le più intime capacità acquatiche dell’umano: il nuoto si mescola con le acrobazie e la danza in uno spettacolo che è una continua sfida tra i limiti biologici e il desiderio di andare sempre più in profondità, ma anche, un poetico omaggio all’elemento di cui siamo principalmente costituiti.
Out of the Blue | Teatro Ivo Chiesa, sabato 28 dicembre, 19.30; domenica 29 Dicembre, ore 16
Di e Con: Frédéric Vernier, Sébastien Davis-VanGelder. Occhio esterno: Mathieu Despoisse; Sguardo acquatico: Rémy Dubern. Sguardo drammaturgico: Delphine Lanson. Direzione generale: Nicolas Julliand. Disegno luci: Vincent Griffaut; Suono: Hans Kunze; Costumi: Emmanuelle Grobet
Produzione e Distribuzione: AY-ROOP
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La Compagnia spagnola di Circo “eia” (“impulsi imprevisti concordati” in francese, “sì” in sardo) nasce nel 2009 dalla fusione di diversi artisti: Armando Rabanera, Fabrizio Giannini e Cristiano Della Monica (Cirque Vague, Circo de la Sombra e Orchestra Le Grand Osim) e Francesca Lissa e Celso Pereira (Celso y Francia). Nel corso di 14 anni di esperienza collettiva, la Compagnia “eia” è diventata un riferimento per il “circo contemporaneo” catalano, spagnolo ed europeo. Al centro delle sue creazioni c’è un circo umano e partecipativo, che evoca la complessità delle relazioni umane.
«In un momento in cui la differenza è solitamente un problema, ci impegniamo a far emergere le nostre particolarità nei nostri spettacoli e ad arricchire il lavoro collettivo, fornendo il colore e la varietà che il mondo merita». Nello specifico de La Piedra de Madera, lo spettacolo diventa luogo condiviso dove le scene accadono e si muovono, grazie alla collaborazione e libertà di tutti, a seconda di come la si guardi. Lo spettatore vive un’esperienza che utilizza il linguaggio circense per realizzare l’incontro tra le persone: “Potrebbe essere che la vita significhi imparare a far danzare le pietre? E, se condividiamo il peso, possono essere leggere anche le pietre? “
Piedra de Madera | Sala Mercato, lunedì 30 dicembre, ore 20.30
Di: Francesca Lissia, Celso Pereira
Regia: Francesca Lissia, Celso Pereira, Jose Luis Redondo
Con: Celso Pereira Arizaga, Francesca Lissia, Jose Luis Redondo
Collaborazione artistica: Florent Bergal, Sergi Parés, Bet Garrell, Federico Carta “Crisa”.
Sguardo esterno: Jorge Albuerne
Costumi: Olga Arizaga; Scene: Joan Soler; Musica: Fratziscu Medda “Arrogalla”
Produzione: Compagnia di Circo Eia; Distribuzione: Pol Soler
La Piedra de Madera – Sala Mercato – lunedì 30 dicembre, 20h30. ELI/P.
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Info e biglietti telefono 010 5342 720
e-mail teatro@teatronazionalegenova.it ; biglietti.teatronazionalegenova.it
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