Bonus agricoltura 2025, tutti i contributi previsti per le aziende

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Tutti gli aiuti che si possono ricevere in base alla tipologia di coltivazione.

Con la campagna PAC 2025 anche quest’anno sono numerosi gli aiuti che si possono ricevere in base alla tipologia di coltivazione e al rispetto delle linee guida previste nalla Politica Agricola Comune 2023-2027. Quest’ultima mira a tutelare il patrimonio paesaggistico, a ridurre l’uso di diserbanti, promuovere la biodiversità e a tutelare il reddito degli agricoltori scongiurando quindi l’abbandono dei terreni. Questa tipologia di coltivazione consente di avere un reddito, per cui il bonus agricoltura 2025 rappresenta un qualcosa in più rispetto al reddito prodotto dalla ordinaria conduzione dell’azienda agricola. Tra le produzioni agricole tenute in particolare considerazione vi sono gli uliveti, che possono ricevere uno degli aiuti più sostanziosi.

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Attraverso i bonus agricoltura 2025, infatti, per la coltivazione degli ulivi si possono ottenere fino a 794 euro per ettaro di terreno ogni anno.

Bonus agricoltura 2025 con la PAC: titoli di contributi diretti

In base alla PAC gli olivicoltori possono ottenere 4 tipologie di aiuti all’agricoltura:

  • Titoli base;
  • pagamento accoppiato, circa 116 euro a ettaro;
  • eco-schema 2, 120 euro per inerbimento;
  • eco-schema 3, 220 euro a ettaro;
  • eco-schema 5 inerbimento con essenze apistiche 250 euro.

Il primo punto di riferimento è il Titolo base, il valore di questo è variabile, viene di fatto riconosciuto a tutti. Ci sono “Titoli alti” e “Titoli bassi”, gli uliveti godono del “Titolo alto”. Il programma PAC 2023-2027 prevede però che vi sia un allineamento dei titoli base, di conseguenza i Titoli alti devono essere ridotti e i Titoli bassi aumentati. La media attuale nazionale ha un valore medio è di 164,12 euro. I Titoli PAC di valore basso dovranno raggiungere 139,50 euro entro il 2026. Non si può indicare in misura precisa il valore dei Titoli base perché a parità di superficie, ogni olivicoltore riceve una somma diversa a seconda del valore dei suoi Titoli.

Pagamenti accoppiati per gli uliveti

Per le imprese agricole il bonus agricoltura 2025 consiste nel pagamento accoppiato del valore di 116 euro a ettaro- Questo viene riconosciuto agli olivicoltori per le superfici incluse nei sistemi di qualità ai sensi IIGG del Regolamento Ue n.1151/2012. Per poter ottenere questo aiuto è necessario che il produttore conservi la documentazione che attesti l’inclusione nei sistemi di qualità e che la produzione di olio di oliva derivi da superfici che insistono su terreni IIGG.

L’obiettivo del sostegno accoppiato è recuperare produttività, sostenere il reddito, favorire la competitività nel settore e aumentare l’incidenza della produzione IG, cioè DOP (Denominazione di origine protetta) e IGP (Indicazione geografica protetta).

Inerbimento e protezione api

L’eco-schema 2 prevede 120 euro a ettaro l’anno a fronte di operazioni di inerbimento. Queste richiedono limitati interventi: sul manto erboso non è possibile produrre azioni meccaniche, oltre lo sfalcio dell’erba, trinciatura o sfibratura, sono operazioni che non incidono sul manto erboso, ma ne regolano l’altezza e consentono di recuperare foraggio. Per ottenere tali fondi non si possono usare diserbanti chimici.

L’eco-schema 2 è alternativo al 5, quindi, non si possono ottenere entrambi e per comodità indichiamo qui anche l’eco-schema 5 non seguendo l’elenco numerico. L’eco-schema 5 consente di ottenere 250 euro per ettaro di terreno ogni anno.

In questo caso occorre inserire nella coltivazione piante di interesse apistico (nettarifere o pollinifere), seminate o spontanee. Inoltre, durante l’anno non possono essere eseguite operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura.

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Non possono essere utilizzati anche in questo caso diserbanti chimici. Si aggiunge il divieto di uso di altri prodotti fitosanitari durante la fioritura sia della coltura arborea sia della coltura di interesse apistico. Durante il resto dell’anno gli agricoltori devono applicare le tecniche della difesa integrata.

Sia per l’eco-schema 2 sia per l’eco-schema 5 sono previste eccezioni al divieto di uso di fitosanitari nel caso in cui sia necessario contenere, eliminare fitopatie o di parassiti.

Bonus agricoltura 2025, la tutela degli olivi storici

L’eco-schema 3 mira a tutelare il patrimonio paesaggistico e storico. In questo caso il bonus agricoltura 2025, su base annua, è di 220 euro per ettaro di terreno. Si aggiunge un 20% per chi si trova in aree Natura 2000 o Zvn, per gli oliveti tradizionali. L’importo massimo quindi è di 264 euro.

Si considerano di particolare valore paesaggistico e storico gli oliveti con una densità mediamente inferiore a trecento piante per ettaro (minimo sessanta) e quelli individuati dalla regione o provincia autonoma competente per territorio, fino a un massimo di quattrocento piante per ettaro. Anche in questo caso l’olivicoltore deve porre attenzione agli adempimenti. Deve impegnarsi a:

  • effettuare la potatura degli alberi almeno una volta ogni 2 anni;
  • non bruciare in loco i residui di potatura;
  • divieto di conversione della coltivazione, infittimento delle coltivazioni, coltivazioni maggiormente intensive.

Bonus agricoltura 2025: sintesi e domanda

Tirando le somme, se il coltivatore riceve il Titolo base medio di 164,12 euro e aggiunge:

  • 116 euro per i pagamenti accoppiati;
  • 264 euro previsti per gli uliveti storici;
  • 250 per inerbimento con essenze apistiche;
  • raggiunge la somma massima per ettaro di terreno di di 794,12 euro. Naturalmente è necessario controllare la situazione singola per capire quanto effettivamente spetta a ogni coltivatore.

Le domande PAC per il bonus agricoltura 2025 possono essere presentate annualmente e il termine cade sempre è il 15 maggio di ogni anno, anche se potrebbero esserci diverse proroghe. La domanda deve essere presentata all’organismo pagatore, cioè la Regione. Può essere presentata attraverso gli uffici dedicati messi a disposizione dalla Regione, attraverso Agea, oppure attraverso i CAA (Centro Assistenza Agricola).

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