Nel 2025, il tema delle pensioni per chi ha versato pochi contributi o è completamente privo di contributi previdenziali assume un ruolo centrale nel dibattito sociale. In Italia, molti cittadini che raggiungono l’età pensionabile si trovano a non soddisfare i requisiti contributivi per accedere a una pensione vera e propria, ma possono comunque usufruire di alcune prestazioni assistenziali garantite dall’INPS. Questi strumenti, come l’assegno sociale e l’assegno di inclusione (ADI), rappresentano un supporto economico fondamentale per chi non può contare su una pensione tradizionale.
Continua a leggere l’articolo, per conoscere tutte le novità.
Pensione con pochi contributi: l’assegno sociale 2025
L’assegno sociale è una prestazione economica assistenziale riservata a chi ha raggiunto i 67 anni di età e non possiede una copertura contributiva sufficiente per ottenere una pensione. Questo strumento è destinato sia a chi ha versato pochi contributi sia a chi ne è completamente privo.
Importo dell’assegno sociale nel 2025
Grazie alla rivalutazione annuale, l’importo dell’assegno sociale salirà nel 2025 da 534,41 euro a 538,39 euro al mese, equivalenti a 6.460,68 euro annui.
Requisiti per accedere all’assegno sociale
- Età minima: 67 anni.
- Limiti di reddito personale: il reddito annuo del richiedente non deve superare l’importo annuo dell’assegno sociale (6.460,68 euro). Se il reddito personale è inferiore, l’assegno viene integrato fino al raggiungimento della soglia.
- Limiti di reddito coniugale: per i coniugati, la soglia di reddito familiare è fissata a 12.921,36 euro annui.
L’alternativa: l’assegno di inclusione (ADI)
L’assegno di inclusione, conosciuto come ADI, è una misura di sostegno economico introdotta per contrastare povertà, fragilità ed esclusione sociale. Anche gli over 67 possono accedere a questa misura, a condizione che rispettino i requisiti economici previsti.
Importi dell’ADI
- Integrazione al reddito: l’importo base arriva fino a 500 euro mensili.
- Aumento per over 67 o disabili: sale a 630 euro mensili per nuclei familiari che includono persone con disabilità o over 67.
Requisiti per accedere all’ADI
- ISEE familiare: inferiore a 9.360 euro annui.
- Patrimonio immobiliare: esclusa la prima casa, non superiore a 30.000 euro.
- Patrimonio mobiliare: non superiore a 6.000 euro per i single (incrementabile in base al numero di componenti del nucleo familiare).
- Reddito familiare: non superiore a 6.000 euro annui, aumentabile in base alla scala di equivalenza.
Destinazione dei fondi
L’importo dell’ADI viene caricato su una carta prepagata (Carta ADI), utilizzabile per spese essenziali come alimenti, farmaci, bollette, e solo in parte prelevabile in contanti.
Assegno sociale e ADI: si possono cumulare?
In alcuni casi, i beneficiari possono percepire sia l’assegno sociale che l’ADI, ma con alcune limitazioni:
- L’assegno sociale non incide sull’ISEE, ma viene calcolato come reddito familiare per l’ADI.
- Se il reddito familiare, incluso l’assegno sociale, supera le soglie previste per l’ADI, quest’ultimo non viene erogato.
- Se il reddito resta entro i limiti, l’ADI viene erogato in misura ridotta, fino a un massimo di 630 euro mensili per over 67.
Come calcolare la pensione o i sussidi per il 2025
Chi non ha raggiunto i 20 anni di contributi richiesti per una pensione ordinaria può valutare le seguenti opzioni:
- Versamenti volontari: per chi si avvicina al requisito minimo, è possibile completare i contributi mancanti versandoli autonomamente.
- Riscatto dei contributi: utilizzando strumenti come il riscatto agevolato degli anni di studio universitari.
- Pace contributiva: consente di coprire periodi scoperti con versamenti agevolati.
- Assegni assistenziali: come l’assegno sociale o l’ADI, per chi non ha possibilità di completare i contributi.
Conclusioni
Nel 2025, chi non riesce a raggiungere i requisiti contributivi per una pensione ha comunque accesso a forme di sostegno economico fondamentali. L’assegno sociale e l’assegno di inclusione (ADI) rappresentano due pilastri del sistema assistenziale italiano per garantire un minimo di sostegno economico agli over 67.
Mentre l’assegno sociale offre una base di reddito per chi ha risorse limitate, l’ADI si rivolge ai nuclei familiari più fragili, integrando i redditi e offrendo un supporto tangibile per affrontare le spese quotidiane.
Per chi si avvicina all’età pensionabile, conoscere queste misure è essenziale per pianificare al meglio il proprio futuro economico. Se da un lato i sussidi assistenziali possono garantire una certa sicurezza, dall’altro è importante valutare con attenzione strumenti come i riscatti o i versamenti volontari per chi desidera accedere a una pensione vera e propria.
Sei un pensionato e vuoi ottenere liquidità per realizzare un progetto? Richiedi un preventivo immediato di cessione del quinto FinSenas – Agente Prexta.
Compila il form per parlare con un consulente dedicato.
I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link