Marco Cacciatori Morto a 68 Anni ex Calciatore di Carrarese, Perugia e Vicenza

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CARRARA. Il calcio di Carrara, ma non solo è in lutto per la scomparsa di Marco Cacciatori, 68 anni. Da qualche tempo stava male, poi il ricovero al Noa e oggi, 26 dicembre, il decesso. Talento calcistico eccezionale, bomber coi fiocchi, sinistro al fulmicotone, stacco di testa incredibile, non aveva avuto fortuna e la carriera che avrebbe meritato: sconfisse un tumore a 23 anni, quand’era andato al Vicenza nell’operazione che aveva portato Paolo Rossi al Perugia, ripartì dai dilettanti, e poi tornò alla Carrarese, dov’era cresciuto, e giocò fra le altre con Reggiana, Montevarchi, Sarzanese, Pistoiese, Pietrasanta. Dopo il calcio, le difficoltà nel vedersi riconosciuta la pensione da calciatore, mancavano i contributi degli anni del tumore; intervenne l’associazione calciatori, con la lega e la federazione riuscirono ad aiutarlo. Ma in agguato c’era un altro problema di salute, questa volta fatale. La salma sarà esposta all’obitorio del Noa domani, 27 dicembre, dalle 9,30 alle 15,30, poi la cerimonia della cremazione. Lascia la moglie Daniela e un figlio, Emanuele, di 48 anni.

La carriera

Con 65 gol all’attivo, Marco Cacciatori è l’attaccante più prolifico che abbia mai vestito la maglia azzurra; centravanti straordinario, fu aggredito da un male infido nel pieno della carriera. Con una eccezionale forza di volontà, riuscì a battere il tumore e a tornare a giocare a buoni livelli, senza però riassaporare quella serie A che aveva raggiunto a Perugia, dopo aver trascinato gli azzurri in C2 con 25 gol. Carrarino, cresciuto nel Don Bosco, la sua prima rete in azzurro la segna in serie D non ancora diciottenne, nel 73-74: titolare a 17 anni, realizza l’1-0 decisivo alla Rondinella alla 6.a giornata, la Carrarese di Corucci, Picchi, Rolla chiude seconda dietro alla Sangiovannese; sei centri nella stagione successiva; 8 in ventitré presenze nel 75-76, alla corte di Corrado Orrico. Nel 76-77 una parentesi a Carpi, in comproprietà, dove esplode al fianco di Salvatore Bagni e segna 16 reti, poi il ritorno in azzurro, dove ritrova Orrico e conquista la promozione in C-2 nel 77-78; splendido il poker di gol nel 5-2 all’Aglianese con cui si apre la stagione trionfale, alla fine saranno 25 i gol in 34 presenze. Nel 1978-79 il grande salto in A, al Perugia imbattuto di Castagner, un gol in quattordici presenze, al debutto contro l’Inter, e una clamorosa traversa contro il Milan.

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La malattia nel 1979

Passa in serie B al Vicenza di Renzo Ulivieri nell’ambito dell’operazione che portò Paolo Rossi a Perugia, ma durante l’estate del ’79 si manifesta il tumore. Disputa solo due partite in biancorosso, è costretto a ritirarsi per la chemio e la convalescenza.  Sono mesi, anzi, anni bui: in città si teme per la sua vita, i medici inizialmente lo danno per spacciato, e invece guarisce.

Riparte dalla Seconda categoria ligure nell’81-82, e subito segna a valanga: 29 reti in 21 partite nei Fratelli Signani. Passa in Promozione, ancora gol a raffica nel Romagnano, e nell’83-84 torna alle origini, proprio alla Carrarese, dove aveva iniziato dieci anni prima. Negli occhi degli sportivi c’è ancora la punizione bomba che si infila nel “sette” del portiere del Catania, in Coppa Italia, il 25 agosto 1983: è il gol che dice inequivocabilmente che il Caccia è tornato. Per lui, negli azzurri di Mammi e poi di Mannoni, 15 gol, in coppia con Del Nero fa sfracelli.

 Nell’84-85, con Mannoni e poi Orrico, non funziona al meglio la convivenza con Gigi Zerbio, il Caccia rende al top se lassù in area di rigore è da solo. Per lui, solo sei gol. Passa alla Reggiana, che già da un anno gli faceva la corte: ancora in C-1, 8 reti, all’inizio della seconda annata in Emilia chiede di essere ceduto. A Montevarchi, due stagioni in C-2 da protagonista. Con 11 e 10 reti,  al termine della seconda conquista la C-1 (insieme alla Carrarese, è l’87-88) ma, in rotta con l’allenatore, preferisce andare via. Approda a Sarzana, due annate ancora positive  in C-2 (9°  e 5° posto, 12 e 10 reti), poi scende di nuovo in Promozione, a Pietrasanta, nonostante le avance del Pontedera. In Versilia, vince un altro campionato, torna per poche settimane in C-2 a Pistoia (in tempo per segnare ai Marmi contro la Carrarese di Gigi Simoni nel 91-92), e chiude in Interregionale ancora a Pietrasanta. Negli anni successivi, gioca per divertimento tra seconda e terza categoria, a Bonascola, Gassano e Aulla.

Carattere non facile, ma attaccante straordinario, le sue vicende umane sono diventate un caso nazionale quando si scoprì, qualche anno fa, che rischiava di non poter avere la pensione da calciatore professionista proprio per gli anni della malattia – quattro – in cui non erano stati  versati i contributi previdenziali. Ci fu una grande mobilitazione e infine, grazie all’interessamento della Federazione, della Lega, dell’Associazione calciatori (e ovviamente della Carrarese, e in particolare di Walter Devoti), ha finalmente potuto avere il vitalizio.

Impossibile ricordare tutti i suoi gol. Segnava in ogni modo: di testa e di sinistro, soprattutto. Chissà se mai rivedremo un altro bomber Cacciatori in maglia azzurra: ci sono stati altri attaccanti con il fiuto del gol innato, ma il Caccia aveva qualcosa di più e in più era  di Carrara. Di lui mister Corrado Orrico disse che i calciatori più forti che aveva allenato in carriera erano stati Marco Cacciatori e Lothar Mattheus. Scusate se è poco.

La nota azzurra

«Carrarese Calcio 1908 esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Marco Cacciatori, storico bomber della nostra squadra. L’attaccante, nativo di Carrara, ha collezionato 157 presenze con la nostra maglia, mettendo a referto ben 65 reti, che lo rendono tutt’oggi, il giocatore più prolifico della storia del nostro Club. Nella stagione 1977/1978, con Corrado Orrico allenatore, ha guidato, da capocannoniere della squadra, gli apuani alla vittoria del campionato di Serie D. Ai tempi del Vicenza, all’età di 23 anni, ha sconfitto un tumore che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde per tre anni, prima di tornare a vestire i nostri colori nella stagione 1983/1984. La città di Carrara e il mondo del calcio piangono oggi la scomparsa di un grande combattente, sul campo e nella vita, un talento calcistico eccezionale che durante la sua carriera sportiva ha scritto pagine indelebili della storia del nostro Club. In memoria di Marco Cacciatori verrà osservato un minuto di raccoglimento prima di Carrarese-Cesena, ventesima giornata del campionato di Serie BKT, in programma domenica 29 dicembre alle ore 15:00 presso lo Stadio Comunale “Dei Marmi – Quattro Olimpionici Azzurri” di Carrara», spiegano dal club marmifero.

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