In un anno molte cose possono cambiare, anche gli stati d’animo. È una tradizione, quando un anno sta per finire e quello nuovo sta per iniziare, fare bilanci per il primo e piani per il secondo. Poche settimane fa, al sindaco di Fiume, Marko Filipović, i compagni di partito, l’SDP, hanno preferito la sua vice Sandra Krpan per la corsa all’incarico di primo cittadino nel prossimo mandato. Sarebbe poco elegante girare il coltello nella piaga, ma non si può nemmeno fare finta di nulla. Durante un colloquio da noi voluto (e ottenuto) per “La Voce del popolo”, abbiamo voluto affrontare sin da subito la questione, in qualche modo ancora calda.
Non possiamo ignorare i recenti eventi all’interno del suo partito di appartenenza. Ci può dire, brevemente, qualcosa al riguardo, qualsiasi cosa lei voglia…
“Il messaggio più importante – ha risposto Filipović –, è sempre che l’esito del test democratico vada sempre rispettato. Le mie dimissioni dal ruolo di presidente del Comitato cittadino dell’SDP sono state, a mio avviso, un atto morale e del tutto normale. Parte dell’opposizione ha cercato di presentare questa situazione come una crisi di potere, il che è insensato. D’altronde, che non sia così, lo ha dimostrato anche l’ultima seduta di quest’anno del Consiglio cittadino, durante la quale è stato approvato il Bilancio di previsione per il 2025, il più grande fino ad oggi. È importante continuare a lavorare e costruire e portare a termine i progetti che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni, e mi permetterei di dire, l’intero mio mandato. Penso che tutti coloro che stanno pensando alle elezioni, sappiano che Fiume sta vivendo una fase di grande slancio, di sviluppo che è importante possa proseguire. Cosa accadrà fino alle elezioni e durante le elezioni, lo sapremo in seguito”.
Cos’ha portato il 2024?
“Non ci si è annoiati di certo. In città c’è un’attività frenetica. In pochi anni si stanno bruciando le tappe con le risorse finanziarie dei fondi dell’Unione europea arrivate tutte in una volta. Quest’anno è stato davvero molto impegnativo, ma ora, alla fine, posso dire con certezza che abbiamo risposto con successo a queste sfide. Ci siamo trovati ad affrontare un problema globale di carenza di manodopera in molti cantieri, con decisioni tardive del Governo e senza una vera analisi delle esigenze dei cittadini delle amministrazioni locali. Abbiamo risposto anche alle richieste dei lavoratori, cioè i vigili del fuoco, i conducenti dell’Autotrolej, gli educatori, gli operatori della nettezza urbana e i dipendenti della Città, continuando ad aumentare significativamente i loro stipendi, che in tutta la Croazia sono aumentati, ma non tanto da seguire il passo con i mercati a noi più vicini, per non parlare del fatto che il tasso di inflazione è ancora elevato. In tali circostanze, una delle priorità è stata proteggere le fasce più vulnerabili. In questo senso, quest’anno abbiamo assicurato quasi mezzo milione di euro in più rispetto al 2023 per il Programma sociale, abbiamo aumentato del 67% gli importi delle gratifiche natalizie per le persone anziane più vulnerabili, portandoli a 100 euro, e abbiamo innalzato il censo relativo ai limiti di reddito aumentando del 24% l’ammontare dei sostegni. I lavori in via Adamich stanno volgendo al termine. Nel nuovo incubatore per i giovani imprenditori Sinergana, dopo il completamento dei lavori di costruzione, stiamo iniziando con l’allestimento. È stato risolto l’accesso stradale al nuovo Ospedale per la mamma e il bambino di Sušak, che ha iniziato a funzionare quest’anno, abbiamo rinnovato un gran numero di strade, aperto un nuovo parcheggio in zona Delta e stiamo lavorando intensamente su nuovi progetti per nuove strutture per i parcheggi in Salita dei pini e a Crimea”.
“Quest’anno – ha proseguito Filipović – abbiamo ridotto le rette negli asili, assicurato i mezzi per il cofinanziamento delle attività delle babysitter, fornito quaderni per gli alunni delle scuole elementari. Siamo la prima città in Croazia ad avere introdotto nelle nostre scuole elementari l’attività extracurricolare Educazione sanitaria, elevando ulteriormente gli standard nelle nostre scuole. Tutti i bambini con priorità di iscrizione hanno ricevuto quest’anno un posto negli asili di Fiume, e con la costruzione del nuovo asilo, che si chiamerà appunto Fiume, in collaborazione con l’Unione Italiana e la Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, la capacità degli asili cittadini aumenterà di circa 80 posti già dall’anno prossimo. Abbiamo, inoltre, continuato con i progetti di riqualificazione energetica degli edifici delle scuole e degli asili. Credo sia ben visibile quanto viene investito nello sport e nelle infrastrutture sportive. Inoltre, negli ultimi tre anni è stato raddoppiato l’ammontare dei finanziamenti destinati alle società sportive. Questo è, ovviamente, soltanto una carrellata generale di tutto ciò che ha caratterizzato l’anno, e desidero sottolineare che, nonostante tutto, la città ha mantenuto la sua stabilità finanziaria senza nuovi indebitamenti, il che dimostra che le finanze pubbliche vengono gestite responsabilmente”.
Riflessioni sul mandato
Già che ci siamo. Possiamo tracciare un bilancio del primo mandato da sindaco?
“Il programma con cui ho guadagnato la fiducia dei cittadini alle ultime elezioni era orientato verso una Fiume che sostiene l’imprenditorialità e lo sviluppo economico, che si prende cura dei cittadini e di ciò che lascia in eredità alle future generazioni. Vorrei ricordare che durante il mio mandato abbiamo anche effettuato una riorganizzazione dell’amministrazione cittadina per potere rispondere in modo più efficace alle esigenze dell’economia e dei cittadini. Negli ultimi tre anni e mezzo, Fiume è diventata il più grande cantiere edile in Croazia grazie a numerosi progetti, come le infrastrutture portuali, ferroviarie e stradali. Senza questi lavori non c’è sviluppo a lungo termine, poiché tutte le aziende e tutti i cittadini hanno bisogno di un’infrastruttura efficiente. So che richiedono del tempo e, naturalmente, vorrei anch’io che tutto fosse completato con più rapidità, ma anche le aziende che si sono aggiudicate gli appalti, come ho già detto, stanno affrontando il problema della carenza di manodopera, come molti altri settori. In questi tre anni, si sono aperti degli sbocchi per investimenti privati significativi, che posizionano la città come una località attraente per le aziende globali. Tra i principali investimenti, c’è la costruzione della nuova autostazione in Žabica Ovest, con circa 800 posti auto. C’è anche il progetto del nuovo marina ACI nel bacino di Porto Baross. È stata completata la riqualificazione dell’ex complesso industriale Benčić che oggi, a un anno dall’apertura del nuovo edificio della Biblioteca civica, è diventato un centro culturale e un salotto dinamico nella vita della città. Sono stati costruiti anche nuovi appartamenti in chiave edilizia agevolata (POS) a Martinkovac, e sono in preparazione nuove unità abitative a Zamet. È stata avviata la conversione dell’area dell’Exportdrvo in uno spazio multifunzionale. Nell’area di Tersatto (palasport e scuola elementare) sorgerà una nuova area sportivo-educativa, dove saranno attuate in modo integrato misure di efficienza energetica, sviluppo di infrastrutture verdi e mobilità urbana. Ci sono interventi a favore dell’imprenditoria sia attraverso un significativo aumento dei sussidi per gli imprenditori, sia attraverso lo sviluppo di infrastrutture come la zona imprenditoriale di Bodulovo e il già menzionato incubatore. Allo stesso tempo, Fiume ha mantenuto lo status di città con il programma sociale più forte in Croazia, aumentando le risorse destinate agli anziani e la soluzione dei problemi legati alla carenza di posti negli asili nido. Manteniamo la leadership nella digitalizzazione e nella trasparenza. Attraverso l’Iniziativa 4 Città, è stata avviata la questione del modello di abitazioni accessibili come risposta al fatto che per le giovani famiglie oggi è estremamente difficile risolvere la questione abitativa. Non vedo che i modelli statali possano dare dei risultati concreti. In generale, i giovani sono sempre stati al centro della nostra attenzione e abbiamo compiuto alcuni importanti passi per aumentare la loro partecipazione nello sviluppo cittadino. Sono in corso grandi progetti per il verde urbano con lo stanziamento di risorse importanti provenienti dai Fondi europei. Ci sono i grandi progetti infrastrutturali. Uno di questi, che contribuisce alla transizione energetica verso fonti di energia sostenibili, è il progetto di rinnovamento del sistema di teleriscaldamento, che comprende la modernizzazione e la ricostruzione del sistema di riscaldamento centralizzato. Nel contesto della salvaguardia delle risorse naturali, deve essere considerato anche il grande progetto dell’acquedotto e della rete fognaria per la costruzione e l’ottimizzazione del sistema di smaltimento delle acque di scarico, insieme alla costruzione di un nuovo impianto di trattamento delle acque reflue. Garantirà alle future generazioni acqua potabile di qualità e mare più pulito. Naturalmente, nulla di tutto ciò sarebbe possibile senza la comprensione dei nostri concittadini. Mi riferisco in particolare ai progetti infrastrutturali, che ci hanno portato a ritrovarci i cantieri aperti in centro. Torno a ringraziare i cittadini per la pazienza e il sostegno”.
«Vorrei una Fiume più pulita»
Cose che non ha fatto e avrebbe dovuto fare o cose che ha fatto e che non avrebbe dovuto fare?
“In generale – ha risposto il sindaco di Fiume –, non cambierei nulla di significativo. Gli obiettivi che ci siamo posti sono stati per lo più raggiunti. Nel lavoro del Consiglio cirradino, nonostante tutte le difficoltà con cui ci siamo trovati ad affrontare, da quelle globali su cui non abbiamo potuto influire a quelle locali, siamo riusciti a mantenere Fiume al centro dell’attenzione. C’è stata una discussione costruttiva su cui si sono basate le decisioni. Mi sarebbe piaciuto che alcune cose procedessero più rapidamente, che i progetti venissero conclusi più in fretta, ma anche in questo contesto abbiamo fatto del nostro meglio nelle circostanze in cui ci siamo trovati a dover operare. Aggiungerei che, nonostante questi tempi prolungati, molte opere sono state completate e altre lo saranno a breve. Devo ammettere che non sono soddisfatto dell’atteggiamento di una parte dei cittadini nei confronti della raccolta differenziata. Mi sarebbe piaciuto che in questo segmento fossimo riusciti, attraverso l’educazione, a fare in modo che non ci fosse spazzatura abbandonata accanto ai cassonetti dell’immondizia e che la municipalizzata Čistoća rispondesse in modo più efficace a questa sfida. Questa è la nostra città e dipende da tutti noi se sarà pulita. Spero che il nuovo sistema individualizzato di raccolta e separazione dei rifiuti possa rappresentare un passo avanti anche in questo ambito. Nelle parti della città in cui è stato introdotto il nuovo sistema, dopo le iniziali difficoltà, si registra un miglioramento della situazione. Pertanto, invito i cittadini a dimostrare, tutti assieme, che Fiume può essere più pulita”.
«Galeb», storia infinita
Una questione che si protrae fin dal periodo precedente l’inizio del suo mandato e che si è sviluppata (giustamente) nel corso degli ultimi tre anni e mezzo, è quella relativa alla storica nave “Galeb”. Una domanda breve e chiara: partirebbe anche lei per un’avventura simile a quella del suo predecessore, nelle stesse condizioni e nella stessa situazione?
“È sempre difficile mettersi nei panni di qualcun altro e in circostanze diverse, e penso che nessuno potesse prevedere tutte le sfide che il progetto di restauro della Galeb ha dovuto affrontare, dalla pandemia di Covid-19 alla guerra in Ucraina, dalla mancanza di manodopera, ma anche dal fatto che in Croazia si sta realizzando per la prima volta un progetto così impegnativo. Continuo a pensare che la Galeb, come molte altre navi restaurate, posizionerà ulteriormente Fiume sulla mappa culturale e turistica non soltanto dell’Europa, ma del mondo intero. Tuttavia, nonostante tutto, i lavori di ricostruzione della nave nel cantiere navale di Kraljevica sono completati, così come il restauro degli arredi navali, e il nuovo allestimento permanente del Museo civico di Fiume è stato realizzato dalla designer Nikolina Jelavić Mitrović. L’allestimento museale comprenderà anche materiale fotografico e video, documentazione sulla costruzione e la storia della nave, un archivio di articoli, libri e altri contributi scritti, video delle esperienze dei visitatori e degli utenti che hanno vissuto e lavorato a bordo durante la loro vita. La storia della Galeb è molto interessante e merita di essere raccontata”.
«Mini Dubai» a Cantrida?
Il tema di cui ci occupiamo quest’anno è anche il “Progetto Nuova Cantrida”. Il pretesto per cui dovrebbe venire realizzato è la costruzione di uno stadio, quello che molti tifosi desidererebbero lì. I grattacieli e gli appartamenti in quest’area sarebbero necessari per l’investitore/donatore “per coprire il costo di costruzione dello stadio”. Durante questa stagione, neanche una volta l’attuale stadio a Rujevica, con i suoi 8.000 posti, ha registrato il tutto esaurito, nemmeno per la partita Rijeka-Hajduk, quando le due squadre condividevano la vetta della classifica. Possiamo chiederci se sia davvero necessario un impianto da 15.000 posti. Il trend in Europa, peraltro, è quello di costruire gli stadi in periferia.
Il sindaco Filipović ha un’idea chiara sulla questione: “Se si parla dello stadio sotto le rocce di Cantrida, c’è sempre la componente emotiva. Sembra che tutti vogliamo uno stadio, ma non tutti alle stesse condizioni. È comprensibile. Dopotutto, anch’io provengo da Cantrida e questo progetto, se realizzato, porterà un grande cambiamento. Si tratta di progetti che cambiano la città e la percezione della città. Alla sua domanda posso anche rispondere con un’altra domanda: un grande stadio attirerà nuove partite, nuovi eventi, nuove attrazioni? Non possiamo dimenticare che lo stadio di Cantrida, a causa della sua posizione sotto le rocce e a pochi passi dal mare, viene considerato come uno dei più belli del mondo. È qualcosa che deve essere preso in considerazione. Credo che Fiume, con la sua tradizione calcistica e i suoi tifosi, ma anche Fiume come città, meriti un nuovo stadio. Per questo motivo ho dato il mio supporto a questo progetto. È importante, e su questo insisterò fino alla fine del mio mandato, che l’intera procedura avviata proceda all’insegna della trasparenza e che i cittadini, attraverso un dibattito pubblico sulle possibili modifiche al Piano urbanistico, possano esprimere le proprie opinioni. Non è semplice trovare un compromesso tra il desiderio di mantenere tutto com’era una volta e la volontà di dare a Fiume nuovi grandi progetti e incentivi allo sviluppo”.
Auspici per il 2025?
“A tutte le concittadine e concittadini auguro un 2025 in salute, felicità, allegria e successo nella vita privata e nel lavoro”.
Intervista… per corrispondenza
Occorre precisare che quest’intervista è stata fatta… per corrispondenza. Abbiamo inviato delle domande alle quali il sindaco ha risposto, in forma scritta. Ci sarebbero state tante domande aggiuntive, ma non c’è stato il tempo necessario per ripetere la procedura. Se Filipović avesse accettato un colloquio dal vivo, come tutte le altre volte che lo avevamo richiesto, anche quest’intervista sarebbe stata più ricca e meno sintetica. Pazienza…
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