Capodanno con poche presenze in alberghi e b&b, il turismo interno premia il Nord Sardegna

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Aumenta il traffico negli aeroporti dell’Isola per le festività natalizie, ma sono quasi tutti sardi di rientro. E il turismo interno in vista del Capodanno premia soprattutto il Nord Sardegna.

I numeri nei tra scali sardi. Dal 22 dicembre al 7 gennaio a Cagliari sono previsti circa 230mila passeggeri tra arrivi e partenze. Nel Nord Sardegna si stima invece un flusso di 122.500 passeggeri (50.500 ad Alghero, 72mila a Olbia) per un totale di 833 voli con un’offerta di circa 148mila posti.

Ma non è vero turismo, spiegano gli operatori del settore, si tratta soprattutto di sardi che lavorano e studiano fuori e tornano per un breve periodo di vacanza. Tra i biglietti aerei troppo cari per i non residenti e i tanti concerti di livello che animano un po’ tutte le città sarde non favorendo gli spostamenti interni, le strutture ricettive arrancano.

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Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi: «Natale a casa con presenze negli alberghi di sardi di rientro, parenti e amici che vengono a trovare le famiglie e usano le strutture alberghiere ed extralberghiere per dormire qualche giorno. Non abbiamo flussi turistici determinanti, tranne qualche piccola eccezione legata all’enogastronomia, cioè il pranzo di Natale, la cena del 24 in un albergo o in un agriturismo. Ma stiamo parlando di turismo interno».

Questo per Natale, a Capodanno c’è più movimento, che premia soprattutto il Nord Sardegna. «Le principali città, Olbia, Sassari, Alghero, Castelsardo, avranno il tutto esaurito negli alberghi aperti». Che sono tuttavia solo «il 20%, con il 18% di posti letto, quelli sempre operativi». Insomma, non si registrano aperture in più per le feste natalizie. E si parla «per la stragrande maggioranza di sardi, è sempre turismo ma interno».

I tanti eventi certo non favoriscono gli spostamenti. «Se sei di Sassari – spiega Manca – e tra Sassari, Alghero e Castelsardo puoi scegliere tra Gianna Nannini, Negramaro ed Elodie probabilmente, a meno che tu non sia fanatico dei Pinguini Tattici Nucleari o del batterista dei Police difficilmente ti muoverai».

«Ma devo dire – continua il presidente di Federalberghi – che bene o male alberghi e b&b lavoreranno e ci saranno seconde case affittate. A Cannigione hanno affittato le case per Capodanno per il concerto dei Pinguini a Olbia, Alghero e Olbia avranno un’ottima occupazione di posti letto. Sassari e Castelsardo hanno una capacità ricettiva talmente basse che tutto quel poco che c’è aperto verrà saturato. Probabilmente a Cagliari non ci sarà il tutto esaurito».

Non cambia molto se si parla di bed and breakfast. Laura Zazzara, presidente dell’associazione Bb: «Dal primo aprile al 30 ottobre si lavora bene tutti. Dall’1 novembre fino a fine marzo, con pochissimi collegamenti aerei si lavora malissimo, poco e niente. Ovviamente Natale e Capodanno è ancora peggio. Intanto quei pochi collegamenti che ci sono, che magari potrebbero portare qualcuno ogni tanto a venire in Sardegna, vengono saturati da chi torna in famiglia prenotando in anticipo. Quindi chi volesse venire per Capodanno o Natale non viene perché i prezzi sono alti e non si trovano i biglietti».

C’è un’importante differenza rispetto agli altri anni, spiega Zazzara, e riguarda Cagliari: «Lì, almeno per la notte del 31, registravamo il tutto esaurito. Quest’anno non è così perché abbiamo degli artisti incredibili in cinque località vicinissime tra loro. Con un’offerta del genere nessuno si muove da casa propria. Una situazione che mette nelle condizioni alcuni alcuni sardi che andrebbero a vedersi almeno tre di questi concerti di doverne scegliere solo uno: tutti nella stessa notte è quasi un peccato».

L’offerta importante, insomma, non favorisce gli spostamenti. I prezzi degli aerei fanno il resto. E così, analizzando i portali di prenotazione, in Sardegna per Capodanno ci sono ancora molti posti disponibili.

Pochi anche i crocieristi. A Cagliari la nave Lirica ha portato qualche migliaio di persone il 23 dicembre, e tornerà il giorno della Befana. Mentre c’è chi per Capodanno lascia la Sardegna per tre quattro giorni. Le mete? Grandi città ma anche posti più insoliti come il Marocco o la Turchia.

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(Unioneonline/L)

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