Soly cresce in Italia con la sua comunità energetica

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In meno di 12 mesi ha già raggiunto oltre un migliaio di clienti di impianti fotovoltaici, con una penetrazione tale per cui la sua presenza si conta su tutto il territorio italiano con installazioni in 18 regioni di 20 complessive, e 40.000 sono ad oggi i clienti in tutto il mondo; il suo team è cresciuto passando da 1 a 27 dipendenti; ha avuto una crescita semestrale del 136%, ha consolidato la più grande comunità energetica del Paese ed è riuscita a risparmiare circa 2.500 tonnellate di CO2 – equivalenti ad altrettanti voli Roma-New York per passeggero – tutto grazie al solare.

Questi i numeri di Soly, la clean energy tech company di origine olandese che, da gennaio scorso, è operativa anche in Italia, dove ha intrapreso la missione di rendere il solare la prima fonte di energia. Ora, a distanza di meno di un anno, l’intenzione è quella di proseguire il percorso intrapreso anche nel 2025: continuare lo sviluppo tecnologico posizionandosi come l’utility del futuro grazie anche all’intelligenza artificiale, combinando energia solare ed utenze elettriche e pianificando nuove opportunità di crescita nel Sud Europa.

Soly Brain: il cervello AI dell’energia e la comunità energetica

 È tecnologico il cervello che alimenta la missione di Soly, e si chiama Soly Brain: è un sistema intelligente olistico e basato su sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, che studiano il comportamento e i consumi energetici degli utenti, dando loro consigli utili per ottimizzare i costi, per ridurre l’impatto ambientale e, in ultima analisi, per stabilire meccanismi virtuosi di efficienza energetica.

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Questi algoritmi sono anche alla base della comunità energetica di Soly – diventata, in soli pochi mesi, la più grande in Italia – che altro non è che un ecosistema locale in cui l’energia prodotta viene condivisa tra i membri della comunità energetica tramite una rete e in modo virtuale, senza la necessità di un collegamento diretto. La comunità energetica è uno degli strumenti cardine per la tutela della sostenibilità ambientale, una missione che Soly abbraccia sin dalla sua fondazione: l’azienda, infatti, mira a ridurre entro il 2030 le emissioni di CO2 in Italia di oltre 3.500 tonnellate l’anno.

La visione “dell’utility del futuro”, inoltre, si persegue anche attraverso un sistema di servizi a valore aggiunto: in questo senso, Soly+ è il programma in abbonamento riservato alla community Soly che permette il monitoraggio dei consumi con ottimizzazione autonoma, miglioramenti tecnologici futuri e nuovi prodotti Soly, un’assicurazione multirischio, la garanzia sull’installazione, e, infine, la sostituzione dei prodotti per 10 anni.

Verso il 2025: nuovi investimenti sull’Italia e crescita in Sud Europa

Matteo Artero, Country Manager Italia di Soly
Nel 2024 abbiamo messo delle basi forti per l’obiettivo principe che muove l’attività di Soly, ossia costruire la utility del futuro, e l’abbiamo fatto con la dedizione, l’impegno e la consapevolezza dell’importanza di giocare un ruolo attivo anche nella tutela ambientale: abbiamo ricevuto una grande risposta dal mercato italiano, che è sempre più pronto e sensibile ad investire sull’energia pulita.

Forti dei successi di questi primi 12 mesi, l’azienda si affaccia al 2025 con l’intenzione di investire ancora sull’Italia e su Milano, lavorando su tre direttrici strategiche. La prima, le persone, con un programma che prevede almeno altre 10-15 assunzioni a Milano in area sales, marketing, operations e servizio clienti, valutando la possibilità di espansione verso altri paesi del Sud Europa; poi l’innovazione tecnologica, con il lancio di nuovi prodotti digitali; infine, le partnership strategiche, con l’obiettivo di portare il solare a sempre più persone e alle aziende.

Soly ha un obiettivo tanto chiaro quanto ambizioso: eliminare le energie non rinnovabili entro il 2030 e supportare aziende e famiglie nella conversione al solare. L’adozione di energia pulita, infatti, è un vantaggio economico tangibile per i consumatori, oltre a essere uno strumento per valorizzare la proprietà immobiliare; non solo, l’energia pulita contribuisce agli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Agenda 2030, che divengono sempre più urgenti.



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