Gennaio, il primo Australian Open
La stagione dei record si apre con il trionfo forse più importante: Jannik Sinner vince gli Australian Open rivelandosi al mondo, una volta per tutte, come il futuro del tennis assieme al suo rivale Carlitos Alcaraz. L’Italia aveva conquistato il suo unico Slam in Era Open con Adriano Panatta 48 anni fa al Roland Garros. L’altoatesino, guidato dal tandem Vagnozzi-Cahill, rimonta in finale Daniil Medvedev al quinto set dopo aver eliminato Djokovic e diventa re di Melbourne a soli 22 anni.
Febbraio ricco: 5 titoli tra singolare e doppio
Il mese di febbraio ci fa scoprire Jasmine Paolini, la rivelazione del 2024: la tennista di Bagni di Lucca conquista il titolo più prestigioso della sua carriera nel Wta 1000 di Dubai battendo in finale Anna Kalinskaya. Solo Flavia Pennetta a Indian Wells 2014 e Camila Giorgi a Montreal 2021 erano riuscite a conquistare questa categoria di tornei.
La settimana prima Sinner diventa n° 3 della classifica mondiale, posizione mai raggiunta prima da un giocatore italiano in Era Open, grazie al trionfo a Rotterdam in finale contro de Minaur.
Luciano Darderi, nato nella provincia di Buenos Aires, diventa il 28° tennista italiano ad alzare un trofeo (ha il doppio passaporto): lo fa a Cordoba battendo Facundo Bagnis. Sempre in Argentina la coppia di doppio formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che hanno perso la finale degli Australian Open, trionfa a Buenos Aires e inizia la scalata alla Race. Sempre nel doppio Jasmine Paolini e Sara Errani mettono in bacheca il loro secondo successo in carriera, a Linz in Austria.
Marzo, il dominio di Sinner si sposta negli States
L’incontenibile ragazzo di San Candido sbarca negli Stati Uniti per il Sunshine Double e, dopo aver perso in semifinale contro Alcaraz a Indian Wells (è il torneo in cui viene riscontrata la doppia positività al Clostebol per cui poi l’Itia l’ha giudicato innocente – ora si attende l’esito del ricorso della Wada), vince il terzo titolo dell’anno a Miami in finale contro Grigor Dimitrov.
Aprile, la rinascita di Berrettini
Si passa alla terra battuta, superficie che vede il ritorno al successo di Matteo Berrettini dopo mesi bui post infortunio alla caviglia subito agli US Open 2023: il romano trionfa all’Atp 250 di Marrakech vincendo in finale contro Roberto Carballes Baena, campione uscente. Si tratta del primo titolo dopo due anni di digiuno (dal Queen’s 2022, primo non su erba da Belgrado 2021). The Hammer rivede anche la top100 dopo essere rientrato nel circuito maggiore con il ranking protetto.
Maggio, Roma torna a festeggiare una coppia italiana
Archiviato il Roland Garros più italiano di sempre a livello di presenza nelle fasi finali dello Slam parigino (Paolini, Errani/Paolini e Bolelli/Vavassori in finale rispettivamente nel femminile, doppio femminile e doppio maschile e Sinner in semifinale nel maschile), l’Italia trionfa nel torneo di casa, gli Internazionali, con Errani/Paolini. Per i colori azzurri è il quarto successo nel doppio femminile nella storia del Foro Italico dopo quelli targati Luzzatti/Gagliardi (1931), Cecchini/Reggi (1985) ed Errani/Vinci (2012). All’ombra della Tour Eiffel Sinner diventa il 29° numero 1 della storia del tennis. Il sogno che aveva fin da quando era bambino si realizza.
Giugno, Halle è azzurra
Altro switch, questa volta su erba. Altro giro di festeggiamenti: Jannik Sinner e Bolelli/Vavassori monopolizzano l’Atp 500 di Halle, in Germania: l’altoatesino grazie al successo su Hurkacz diventa il primo italiano di sempre a vincere un titolo su terra rossa, erba, cemento indoor e outdoor. Anche per la coppia di doppio si tratta della prima gioia sull’erba.
Luglio, la doppietta di Berrettini sulla terra
Il romano, seguito dall’ex braccio destro di Nadal, Francisco Roig e l’amico Alessandro Bega, infila altre due settimane perfette, realizzando la doppietta Gstaad-Kitzbuhel sul rosso, regolando in finale i due francesi Halys e Gaston. Matteo torna in top40.
Agosto, oro e bronzo olimpico a Parigi 2024
Alle Olimpiadi di Parigi 2024, di casa sui campi del Roland Garros, l’Italia conquista due storiche medaglie, l’oro di Errani/Paolini in doppio (nessuno prima di loro era riuscito a ottenere il massimo traguardo a cinque cerchi nel tennis) e il bronzo di Lorenzo Musetti che batte nella “finalina” il canadese Auger-Aliassime, eguagliando il risultato di Uberto de Morpurgo dell’edizione 1924.
Sinner riprende a dominare sul cemento americano, vincendo il secondo 1000 della stagione a Cincinnati, in finale con Tiafoe e dopo averla spuntata in una battaglia all’ultimo sangue in semifinale contro Zverev. Poche ore più tardi il mondo verrà a conoscenza delle sue settimane da incubo passate dopo essere venuto a conoscenza della positività al Clostebol.
A 23 mesi esatti dall’ultimo torneo vinto a Metz, Lorenzo Sonego torna ad assaporare la sensazione di alzare un trofeo e vincere una finale, quella del torneo ATP 250 di Winston Salem contro Alex Michelsen.
Settembre, il bis Slam di Sinner a New York
Nella stagione da autentico fenomeno, da alieno sul cemento, arriva anche il secondo titolo Slam di Sinner, agli US Open, perdendo solo due set nelle due settimane di Flushing Meadows e dominando in finale il beniamino di casa Fritz. E’ il primo tennista italiano a vincere il torneo maschile nella Grande Mela, il secondo in generale dopo Flavia Pennetta (2015). Agli US Open trionfano anche nel doppio misto Sara Errani e Andrea Vavassori, coppia formata alle Olimpiadi e che proverà a replicarsi anche nel 2025 nei Major.
Ottobre, trionfi sull’asse Shanghai-Pechino
E’ tempo di swing asiatico e l’Italia mantiene il ritmo di vittorie alto, altissimo: Sinner vince il terzo 1000 stagionale a Shanghai, demolendo Djokovic. Pechino si tinge di azzurro con i successi di Bolelli/Vavassori a livello di Atp 500 e di Errani/Paolini nel Wta 1000.
Novembre, il gran finale
In un anno clamoroso come è stato il 2024, l’ultimo mese è la ciliegina sulla torta, sotto tutti i punti di vista: Jannik Sinner chiude la stagione da n° 1 a Torino conquistando da imbattuto le Nitto Atp Finals; l’Italia, guidata dai capitani Tathiana Garbin e Filippo Volandri, sale sul gradino più alto in Billie Jean King Cup e in Coppa Davis (bis dopo il 2023); dulcis in fundo il Bel Paese diventa ancora più il centro di gravità del tennis mondiale, ottenendo l’assegnazione delle Nitto Atp Finals per altri 5 anni (fino al 2030) e delle Finals di Coppa Davis per il triennio 2025-27. Come canta Vasco: “Siamo solo noi”.
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