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Una ricerca del Cna stima che oltre 10 milioni di turisti si sposteranno nel periodo delle festività per ammirare i presepi allestiti nel Belpaese, con un vero e proprio boom di quelli viventi. Guida ai più gettonati della Regione
Sono oltre 10 milioni i turisti che si sposteranno nel periodo delle festività per ammirare i presepi allestiti nel Belpaese. Non solo quelli statici, realizzati spesso da artigiani virtuosi nel solco della tradizione, ma anche – anzi soprattutto – quelli viventi, di cui il 2024 registra un vero e proprio boom. A dirlo è uno studio di Cna, che indica tra i più gettonati molti esemplari ospitati nel Lazio.
Greccio e il primo presepe della storia
A partire dal presepe di tutti i presepi, quello di Greccio, nell’Alto Lazio: fu il primo della storia, nel 1223, voluto niente meno che da San Francesco d’Assisi in persona, che diede il via all’usanza di ricreare il momento della nascita di Gesù nella stalla di Betlemme, tra il bue e l’asinello, con gli angeli e la stella cometa a vegliare sul bambinello. Oggi il presepe vivente di Greccio è ancora considerato il più affascinante in assoluto. Ma nel Lazio è in buona compagnia. Ad esempio è ammiratissimo quello di Civita di Bagnoregio, nel viterbese, conosciuta come la «città che muore» ma oggi invece più viva e amata che mai (inserita nei Luoghi del Cuore Fai e candidata a Patrimonio dell’Umanità Unesco).
Nella Tuscia: a Vejano, Tarquinia e Bassano
C’è poi quello di Vejano, nella Tuscia, con 250 figuranti, 800 metri di percorso da seguire e in cui emozionarsi, con tutto il paese (in pratica) coinvolto nell’organizzazione della 22esima edizione del suo Presepe Vivente. Restando nel territorio della Tuscia, tra le più creative Natività in carne ed ossa c’è quella di Tarquinia con la sua parata di personaggi: commercianti, contadini, pastori, artigiani e soldati romani, e ancora la corte di re Erode, fachiri, giochi di fuoco e danze con le spade. Un vero e proprio spettacolo attraverso il quale la Betlemme di oltre 2000 anni fa prende vita nella cittadina «etrusca». A Bassano in Teverina il Presepe Vivente è invece ambientato nel 1.200, con oltre cento figuranti in costume storico, in scena tra speroni di tufo, luci soffuse e scorci medievali. E lungo il tragitto si incontrano i mestieri antichi, dal calzolaio al fabbro, dal candelaio al falegname.
A Bolsena tra i vicoli medievali
Suggestivo quello di Bolsena, organizzato dall’associazione La Corte dei Miracoli, che si allunga tra i vicoli del Castello e del borgo medievale a un passo dal lago. Tante le novità di quest’anno, il Presepe Vivente è infatti arricchito da scenografie e installazioni artigianali che promettono di rendere l’esperienza ancora più immersiva. Nel percorso si possono ammirare anche una macina per il grano realizzata interamente a mano con materiali naturali e riciclati; la riproduzione di un antico forno per cuocere il pane e un piccolo frantoio; un accampamento di soldati romani pensato per ampliare le ambientazioni storiche del presepe. Il tutto illuminato da 2 mila candele (26 dicembre, 1 e 5 gennaio dalle 17:30).
A Vetralla in stile ottocentesco
È ambientato nell’Ottocento il Presepe Vivente Vetrallese, giunto alla 36esima edizione, che offre la possibilità di un viaggio nel tempo tra le viuzze di Vetralla alla scoperta di mestieri dimenticati, tra figuranti di artigiani, botteghe e contadini che animano il paese, ricreando un quadro straordinario di tradizione e cultura. Mentre è fedele la ricostruzione storica della Natività a Celleno, il «Borgo fantasma», che si offre come scenografia di un Presepe Vivente che promette di ricreare l’atmosfera autentica dell’antica Betlemme. E a Ladispoli, sul litorale nord della provincia di Roma, la Natività è allestita nella cornice straordinaria del Bosco di Palo. A un passo dal mare.
A Sutri nel Parco archeologico
È mozzafiato lo scenario del 31esimo Presepe Vivente di Sutri, con un percorso che si snoda nel Parco archeologico della cittadina: prende il via dall’ingresso dell’Anfiteatro Romano e conduce i visitatori tra scene di vita quotidiana, arti e mestieri dell’epoca, con figuranti in costumi storici. Il 6 gennaio è previsto anche lo spettacolare corteo dei Re Magi, che partirà alle 17:30 dalla Cattedrale di S. Maria Assunta (Duomo di Sutri) per raggiungere la grotta della Natività, portando con sé luci, suoni e profumi tipici del Natale. Ma l’elenco dei dei Presepi Viventi del Lazio è sempre più folto: da Filettino a Rocca di Papa, da Tivoli a Sezze, poi Formello, Fondi, Ronciglione e Civitavecchia. La lista completa è consultabile su www.presepiviventi.io/Lazio.
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