Trapani, corruzione sulla pubblica illuminazione: la Procura notifica avviso di conclusione delle indagini all’on. Safina

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I pm acquisiscono un parere Anac, mentre spunta anche l’ipotesi di danno erariale

Trapani – di Rino Giacalone –  L’indagine non si è fermata, ed è andata avanti. L’inchiesta su nomine pubbliche alla Trapani Servizi e sull’affidamento di una gara bandita dal Comune di Trapani per la manutenzione dell’illuminazione cittadina, che ha tra l’altro coinvolto il deputato regionale del Pd Dario Safina, è arrivata alla sua conclusione. La Procura della Repubblica di Trapani nelle scorse settimane ha fatto notificare agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini. Safina, avvocato, ex assessore ai Lavori pubblici di Trapani, deputato del Pd a Palazzo dei Normanni, risponde di turbativa d’asta e corruzione. Stessa accusa per Chistian Valerio, l’energy manager di una società che si occupa di illuminazione pubblica. Avviso di conclusione delle indagini anche per il Direttore Generale e il Direttore Amministrativo della società “Trapani Servizi” spa, l’azienda che a Trapani si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti nel capoluogo, Carlo Maria Baldassarre Guarnotta e Giuseppe Ullo. I reati contestati sono a vario titolo quelli di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie riservate: si sarebbero accordati preventivamente fra loro e turbato le due procedure concorsuali ad evidenza pubblica del 2020 e 2021 per la selezione e la designazione del direttore generale della società. L’indagine è nota dal gennaio 2024, quando scattarono le misure cautelari, che il Tribunale del Riesame ha però annullato. Ma l’inchiesta è andata avanti, e oggi la Procura ha acquisito un parere dell’Anac a proposito del project financing per la manutenzione dell’illuminazione pubblica e gli atti di una indagine per danno erariale nel frattempo avviata dalla Procura della Corte dei Conti. L’Anac ha dato ragione alla Procura, quello finito sotto inchiesta non era un vero e proprio appalto per l’illuminazione pubblica, così camuffato da project financing. Safina, l’indagine lo riguarda quando era assessore ai lavori pubblici nella prima Giunta del sindaco Tranchida, è accusato invece di essersi accordato con un imprenditore di Messina (energy manager per la Sicilia di un’importante società operante nel settore della pubblica illuminazione). Secondo la ricostruzione dei carabinieri il deputato “avrebbe turbato la procedura ad evidenza pubblica di project financing per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informandolo preventivamente sulle tempistiche di pubblicazione, sui contenuti e sull’importo di base del bando, consentendo quindi alla società di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di un’offerta congrua rispetto a quelle degli altri concorrenti”. Ad uscire dall’indagine è stata la City Green Light di Messina, difesa dal prof. Maurizio Bellacosa e dall’avvocato Donatella Buscaino. La posizione della società è stata definita con l’archiviazione.

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