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È possibile richiedere un mutuo con un finanziamento in corso? È un dubbio che sorge più legittimamente fra coloro che, ad esempio dopo aver richiesto un prestito per l’acquisto di una nuova auto, desiderano lanciarsi in una compravendita immobiliare.
In linea generale, si può ottenere un mutuo anche se si ha un altro finanziamento attivo, purché si rientri nelle condizioni di valutazione imposte dalle banche. Data la variabilità fra i vari istituti di credito, è utile utilizzare strumenti per trovare il miglior mutuo per le proprie esigenze.

Come ottenere un mutuo con un finanziamento in corso

La richiesta di piccoli e grandi prestiti per le varie necessità quotidiane – l’acquisto di un veicolo, il rinnovamento della mobilia di casa, delle spese improvvise – accomuna sempre più italiani. E, proprio per questa ragione, molte persone si ritrovano a richiedere un mutuo ipotecario alla banca, allo scopo di acquistare un immobile, pur avendo già l’onere di rimborso per un altro finanziamento.

Come già accennato in apertura, non vi sono particolari divieti nel richiedere un mutuo per la casa pur avendo un finanziamento in corso ma, come facile intuire, l’istituto di credito dovrà condurre dei certosini controlli per accertarsi che il richiedente sia in una condizione reddituale tale da garantire il rimborso di entrambi i debiti.

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Mutuo con finanziamento in corso: la verifica reddituale

Quando si richiede un mutuo, la banca esegue alcune verifiche per comprendere non solo se il richiedente sia in grado di sobbarcarsi la restituzione del debito, ma anche delle perizie sull’immobile per comprovarne il valore rispetto al mutuo richiesto. Quando, tuttavia, il cliente si trova con un precedente finanziamento a suo carico, l’istituto di credito si trova in una posizione più rischiosa e, di conseguenza, deve condurre delle verifiche reddituali aggiuntive.

Innanzitutto, verrà valutata l’effettiva capacità reddituale del richiedente e la stabilità delle sue entrate. In altre parole, la banca analizzerà se il richiedente:

  • possiede sufficienti risorse economiche per farsi carico di entrambi i debiti;
  • sia in una posizione reddituale stabile nel tempo, tale da ridurre il rischio di insolvenza.

Dopodiché, verrà considerata la finalità del mutuo – l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile, ad esempio – così come la sua durata prevista, l’importo e la presenza di eventuali garanzie reali, come l’ipoteca sull’immobile, o la presenza di garanti. 

Come facile intuire, in presenza di un finanziamento già attivo, più si riesce a ridurre il Loan to Value – ovvero il rapporto tra l’importo chiesto e il valore dell’immobile – maggiori sono le probabilità di ottenere l’erogazione del mutuo. Naturalmente, le condizioni potrebbero essere differenti da un istituto di credito all’altro, di conseguenza può essere utile prepararsi approfittando di una guida passo per passo al mutuo.

È da segnalare che, per chi ha già un finanziamento a carico, spesso si può approfittare della comoda opzione del mutuo consolidamento debiti per l’acquisto della prima casa. Grazie a questa possibilità, non solo è possibile estinguere il prestito con un mutuo, ma anche utilizzare lo stesso mutuo per l’acquisto immobiliare.

Quando non viene concesso il mutuo

Come si deduce dai paragrafi precedenti, ottenere un mutuo prima casa con finanziamento in corso – o, ancora, per l’acquisto di seconde abitazioni – è mediamente più complesso rispetto a situazioni reddituali prive di debiti. Ma quando non viene concesso?

Innanzitutto, è utile sapere che un parametro fondamentale preso in considerazione dalle banche è il rapporto tra il peso delle rate e le entrate a disposizione del richiedente. Di norma, le banche tendono a non concedere mutui ipotecari:

  • se le rate pesano più del 30-40% sulle entrate del soggetto richiedente;
  • considerando tutti i debiti contratti, quindi l’importo complessivo di tutte le rate per i finanziamenti attivi.

Di conseguenza, se il soggetto presenta entrate mensili di circa 1.800 euro, potrà farsi carico di circa 720 euro massimi di rate. Perciò, se il richiedente spende già 500 al mese per un finanziamento preesistente, la banca non potrà concedere un mutuo qualora le rate dello stesso superino i 220 euro rimanenti.

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Ancora, è importante anche verificare il già citato Loan To Value non superi l’80% del valore dell’immobile, poiché raramente gli istituti di credito concedono mutui con LTV più alti. Soprattutto in presenza di altri finanziamenti attivi, dove di certo la disponibilità iniziale di corposi risparmi – e quindi di un LTV mediamente basso – facilita di certo l’erogazione.

Infine, proprio data la presenza di precedenti debiti, la banca potrebbe rifiutare l’erogazione del mutuo in presenza di un merito creditizio negativo, ovvero in presenza di segnalazioni di mancato pagamento – o di pagamento ritardatario – sui database nazionali CRIF relativi all’informazione creditizia dei singoli.

Chi ha un mutuo può chiedere un finanziamento

A volte accade che ci si trovi, invece, nella situazione opposta rispetto a quella descritta: progettare la richiesta di un finanziamento, ad esempio per una spesa extra, quando si hanno già le rate del mutuo da corrispondere. È possibile procedere?

Anche in questo caso, la società finanziaria che prenderà in considerazione il prestito – oppure la banca – verificherà delle condizioni del tutto analoghe a quelle viste in precedenza:

  • la capacità di rimborso del richiedente, in base alla sua situazione reddituale e la sua stabilità economica;
  • il rapporto tra il peso delle rate e le entrate del richiedente, che solitamente non devono superare il 30-40% dei guadagni medi mensili, considerando sia il mutuo che lo stesso finanziamento;
  • la presenza di eventuali garanzie e di un merito creditizio positivo.

Quanto posso chiedere di finanziamento se ho già un mutuo

Ma quanto effettivamente si può chiedere di prestito, ad esempio se si vuole corrispondere sia il mutuo che il finanziamento auto? Anche in questo caso, vale la regola già anticipata del 30-40% sull’indice di indebitamento, ovvero del peso delle rate sulle entrate medie del richiedente.

Ipotizzando che il richiedente disponga di uno stipendio mensile di 2.000 euro, potrà farsi carico di massimo 800 euro di rate. Di conseguenza, se già corrisponde 500 euro al mese per il mutuo per la casa, il finanziamento per l’auto – o per altre spese – non potrà superare le 300 euro.

Che differenza c’è tra mutuo e finanziamento

Infine, è utile ricordare quali siano le differenze tra mutuo e finanziamento. In linea generale:

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  • i mutui hanno lunga durata, anche di 30, mentre finanziamenti e prestiti sono solitamente più brevi, in media sotto ai 10 anni;
  • con un mutuo si ottengono cifre sensibilmente più alte rispetto ai finanziamenti;
  • i mutui sono normalmente vincolati all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili, mentre i finanziamenti possono essere scelti anche per altre tipologie di spese;
  • per il mutuo è innanzitutto necessaria una garanzia reale, come l’ipoteca sull’immobile, mentre per i prestiti sono sufficienti garanzie personali.

È però utile sapere che, quando si ha necessità di importi abbastanza importanti ma non si vuole procedere con un finanziamento, è possibile richiedere un mutuo liquidità. Si tratta di un prestito, con garanzia ipotecaria su un immobile di proprietà, che può essere erogato anche per finalità diverse dall’acquisto o la ristrutturazione di un immobile.



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