un mix di archeologia e cultura per le nuove generazioni

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Il fascino antiquario della Villa Romana di Positano si rinnova grazie a un progetto coinvolgente che combina storia, architettura e modernità. Presentato dal sindaco Giuseppe Guida, questo nuovo percorso prevede una serie di podcast e una webapp che sarà attiva nel 2025. La curatela scientifica di Laura Valente, selezionata tramite un bando del Ministero dell’Interno per borghi d’arte, garantirà la supervisione di questo progetto multidisciplinare. I piccoli cittadini di Positano, nel frattempo, hanno ricevuto in regalo il fumetto ‘Isadora‘, che rappresenta un’occasione per stimolare l’interesse verso la propria cultura storica.

Un progetto architettonico e culturale in evoluzione

Con l’approssimarsi di nuovi scavi previsti per il 2025, il sindaco Guida ha espresso la volontà di rafforzare l’identità di Positano come città archeologica. La Villa Romana, famosa per i suoi affreschi del IV stile e i resti medievali, rappresenta un patrimonio culturale importante, valorizzato da un accurato restauro. Questo approccio non solo mira a promuovere il turismo culturale, ma anche a instillare nei giovani l’orgoglio per la propria storia e identità.

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Il sito è parte integrante del Museo Archeologico Romano, con una gestione collaborativa tra il Comune di Positano e la Soprintendenza ABAP di Salerno. Il progetto si propone di coinvolgere attivamente le nuove generazioni, rendendole partecipe della narrazione della propria terra. Obiettivo principale è formare dei cittadini coscienti e orgogliosi del proprio passato, creando legami duraturi con la cultura locale.

Il podcast “Positano, la Villa Romana si racconta”

La serie podcast, intitolata “Positano, la Villa Romana si racconta“, è disponibile su Spotify e Loquis e ha preso vita grazie alla creatività di Daniela Sari. Con la sua prima puntata online, il podcast si articolerà in sei episodi, facendo da cornice a un viaggio sonoro tra epoche diverse. Emanuele Pusceddu ha curato le elaborazioni sonore, creando un’atmosfera unica attraverso una combinazione di fonti storiche, leggende e poemi.

L’interpretazione di Posides, il narratore principale, è affidata all’attore Emilio Puggioni. Posides è un personaggio affascinante e multiforme, ispirato a una figura realmente esistita: Posides Claudi Caesaris, un eunuco greco che divenne liberto dell’imperatore Claudio. Questo personaggio, citato da storici come Svetonio e Plinio il Vecchio, offre spunti intriganti per un racconto che mescola passato e presente, contribuendo ad avvicinare le persone alla storia di Positano in modo coinvolgente.

La webapp e il fumetto dedicato ai giovani

Un elemento innovativo di questo progetto sarà l’implementazione di una webapp immersiva, che sarà attivata nel febbraio 2025. Questo strumento tecnologico garantirà un’esperienza interattiva, permettendo agli utenti di esplorare approfonditamente la Villa Romana e le sue peculiarità storiche. La webapp non si limiterà a informare, ma trasmetterà anche la cultura del luogo in modalità accessibile e coinvolgente.

In parallelo, il fumetto ‘Isadora‘, creato dalla Scuola Italiana di Comix con il supporto di Laura Valente, è una risorsa dedicata ai più giovani. La figura di Isadora, che rappresenta una fusione tra danza e archeologia, incoraggia i ragazzi a scoprire e valorizzare le proprie radici culturali. In questo modo, il fumetto diventa un mezzo di comunicazione capace di unire generazioni diverse attraverso la passione per l’arte e la storia.

Comunicare l’archeologia e la danza

Il progetto “Comunicare l’Archeologia” arricchisce ulteriormente l’offerta culturale, con la terza edizione prevista per il 6 settembre. Inserito nel contesto del Premio Massine, evento dedicato alla danza, l’appuntamento intende esplorare questa duplice identità di Positano. Attraverso un programma arricchito che include arte, architettura e audiovisivi, l’evento stimolerà discussioni e riflessioni sulle connessioni tra archeologia e performance artistica.

In un contesto dove l’archeologia incontra la danza, la figura di Isadora rappresenta un simbolo di questa complessità culturale. La sinergia creativa tra discipline diverse tende a valorizzare l’identità storica di Positano, rendendo accessibile la cultura a tutti, ma in particolare ai più giovani. In questo modo, il patrimonio archeologico non è più visto come un insieme di reperti inaccessibili, ma come una storia viva e pulsante che merita di essere raccontata e condivisa.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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