il piano del governo per imprese, investimenti e rilancio economico

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La legge di bilancio 2025 si avvia verso l’approvazione definitiva, delineando un ambizioso percorso per rafforzare l’economia italiana e creare nuove opportunità per imprese e lavoratori. Dopo un lungo iter fatto di trattative serrate e aggiustamenti, il testo definitivo sarà discusso in Aula il 27 dicembre, con il voto finale previsto per il giorno successivo. Si tratta di una manovra “blindata”, che intende fornire risposte concrete a esigenze prioritarie come il rilancio degli investimenti, la promozione dell’occupazione e la semplificazione fiscale.

Manovra 2025: il piano del governo per imprese, investimenti e rilancio economico

Tra i provvedimenti più rilevanti c’è l’introduzione dell’Ires premiale, uno sconto di 4 punti percentuali sull’imposta riservato alle imprese che decidono di reinvestire gli utili e assumere nuovi lavoratori nel corso del 2025. Con questa misura, il governo punta a favorire l’espansione aziendale, stimolando investimenti che, secondo le stime della Ragioneria dello Stato, potrebbero ammontare a 11 miliardi di euro nel biennio 2025-2026, con un impatto diretto sulla creazione di circa 109mila nuovi posti di lavoro. Finanziata anche grazie a un contributo straordinario di 400 milioni dalle banche, questa iniziativa rappresenta uno dei pilastri della strategia economica del governo per rendere il sistema produttivo più competitivo e rafforzare il mercato del lavoro.

In parallelo, la manovra include un’importante modifica al regime fiscale forfettario, che per il 2025 vedrà l’innalzamento del tetto di reddito dipendente da 30mila a 35mila euro per accedere alle agevolazioni. Questa novità risponde alla crescente richiesta di flessibilità da parte di lavoratori con contratti misti, favorendo un maggiore equilibrio tra attività dipendente e autonoma. Pur comportando una perdita stimata di 126 milioni di euro in entrate per lo Stato, la misura rappresenta un segnale positivo per molte categorie di contribuenti, che potranno beneficiare di una fiscalità semplificata e più accessibile.

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Le imprese saranno ulteriormente sostenute attraverso un pacchetto di strumenti finanziari e incentivi. Saranno incrementate le risorse destinate ai Contratti di sviluppo, con l’obiettivo di favorire progetti ad alto valore aggiunto, innovazione tecnologica e digitalizzazione. Allo stesso tempo, verranno rafforzati gli incentivi per la ricerca e lo sviluppo, con un’attenzione particolare alle PMI, spesso penalizzate nell’accesso al credito. La manovra intende inoltre promuovere investimenti nei settori strategici, come la transizione energetica e l’industria tecnologica, consolidando così il ruolo dell’Italia come hub di innovazione e sostenibilità a livello internazionale.

Sul fronte previdenziale, viene introdotta la possibilità di cumulo tra la pensione principale e quella derivante dai fondi complementari, un’opzione innovativa che segna un piccolo passo avanti verso una maggiore flessibilità del sistema pensionistico. Nonostante il numero inizialmente limitato di beneficiari, questa misura rappresenta un segnale significativo per il futuro delle politiche previdenziali, ponendo le basi per una riforma più ampia e inclusiva.

Guardando oltre il 2025, la manovra lascia intravedere un’agenda ambiziosa. Il governo mira a creare un ecosistema favorevole agli investimenti, capace di attrarre capitali esteri e consolidare il ruolo dell’Italia nell’economia globale. Con il Milleproroghe e le prime misure legate al Giubileo 2025 già in agenda per gennaio, l’attenzione si sposterà presto sull’implementazione pratica delle politiche delineate nella legge di bilancio.

In questo contesto, le aziende italiane sono chiamate a giocare un ruolo da protagoniste, sfruttando le opportunità offerte per innovare, crescere e competere. Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il Paese, in cui il successo della manovra dipenderà dalla capacità del governo di tradurre le misure approvate in benefici concreti per imprese e cittadini. Le sfide restano significative, ma il percorso tracciato punta con decisione verso un futuro di maggiore solidità economica e sostenibilità.



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