Siamo ormai alle porte di un’intensa fase invernale che porterà freddo e neve su buona parte del Centro-Sud Italia. L’attesa è finita: il ciclone polare, alimentato da aria fredda in arrivo direttamente dal Polo Nord, inizierà a impattare il nostro Paese già dalla serata odierna. Gli effetti più significativi si manifesteranno tra il 23 e il 25 dicembre, con un drastico calo delle temperature e nevicate che interesseranno molte regioni, anche a quote piuttosto basse.
Neve abbondante sull’Appennino
L’Appennino centrale e meridionale sarà il cuore di questo evento meteorologico. Grazie all’interazione tra l’aria polare e l’umidità mediterranea, si prevedono accumuli pesanti di neve fresca a partire dai 4-500 metri di quota. Sulle alture abruzzesi e marchigiane sono attesi circa 50 cm di neve fresca, con località montane che si trasformeranno in veri e propri scenari da cartolina natalizia.
In Molise, Campobasso sarà uno dei capoluoghi più colpiti, con accumuli stimati tra i 5 e i 15 cm, mentre in Basilicata, Potenza potrebbe sperimentare scenari simili, con accumuli di neve che si attesteranno nella stessa fascia.
Anche il Gargano e il Subappennino Dauno in Puglia non saranno risparmiati: in queste aree si prevedono accumuli compresi tra i 2 e i 10 cm, mentre sulle Murge nord-occidentali la neve potrebbe depositarsi con maggior consistenza, regalando spettacoli unici anche in luoghi poco abituati a tali fenomeni. Fiocchi coreografici saranno possibili anche sul resto delle Murge e sulla Valle d’Itria.
Neve anche in Campania, Calabria e Sicilia
La Campania vedrà la neve comparire oltre i 500 metri di quota, soprattutto nella parte orientale della regione. In Calabria, la protagonista sarà la Sila, dove si attendono accumuli superiori ai 20 cm, garantendo un paesaggio totalmente imbiancato durante le festività.
Anche la Sicilia non sarà da meno: l’Etna, come sempre in queste situazioni, riceverà la sua dose abbondante di neve, con accumuli stimati oltre i 20 cm sulle sue pendici. Fiocchi sparsi potrebbero comparire anche a quote collinari più basse, rendendo il Natale siciliano ancora più suggestivo.
Fenomeni a bassa quota
Se sulle alture gli accumuli di neve saranno significativi, non mancheranno episodi di graupel o gragnola fino in pianura. Questo sarà particolarmente evidente lungo le coste adriatiche, dove rovesci temporaleschi di origine marittima potrebbero portare fenomeni nevosi intermittenti, anche se difficilmente con accumuli al suolo.
Le regioni più colpite
In sintesi, le regioni che sperimenteranno le nevicate più consistenti saranno:
• Marche e Abruzzo: fino a 50 cm di neve fresca sull’Appennino.
• Molise e Basilicata: accumuli tra 5 e 15 cm su Campobasso e Potenza.
• Puglia: 2-10 cm su Gargano, Subappennino Dauno e Murge nord-occidentali, fiocchi coreografici sulla Valle d’Itria.
• Campania: neve dai 500 metri nella parte orientale della regione.
• Calabria: oltre 20 cm sulla Sila.
• Sicilia: accumuli superiori a 20 cm sull’Etna.
Quando tornerà la calma?
Il picco di questa irruzione polare è atteso tra il 23 e il 24 dicembre, con fenomeni che si estenderanno fino al giorno di Natale. A partire dal 26 dicembre, un graduale miglioramento delle condizioni meteo dovrebbe riportare temperature più miti e una riduzione delle precipitazioni, anche se il freddo potrebbe persistere, specialmente nelle ore notturne.
Consigli pratici
In previsione di questa intensa ondata di maltempo, si raccomanda massima prudenza per chi deve spostarsi nelle zone montane o collinari. Le nevicate potrebbero causare disagi alla viabilità, e sono essenziali pneumatici invernali o catene da neve. Inoltre, attenzione ai venti forti di tramontana e grecale che potrebbero accompagnare le nevicate, rendendo il clima ancora più rigido.
Il Natale 2024 si preannuncia dunque all’insegna della neve per gran parte del Centro-Sud, regalando paesaggi fiabeschi e un’atmosfera perfettamente invernale. Un’occasione speciale per vivere appieno la magia delle feste!
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