la Capitale blinda le sue piazze dopo l’attentato in Germania

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Mercatini di Natale, processioni, concerti. La preoccupazione per la minaccia di attacchi terroristici, dopo l’attentato di Magdeburgo condivisa in tutta Europa, riguarda anche i piccoli centri, ma è amplificata a Roma dove, in occasione del Giubileo, è previsto l’arrivo di milioni di pellegrini e turisti e un fitto calendario di eventi per l’intero anno. Il d-day per la Capitale sarà proprio alla vigilia di Natale, quando Papa Francesco aprirà la Porta Santa in Vaticano. L’allerta è massima: ieri al Viminale sono andati in scena vertici straordinari, con il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, convocato al mattino, e il Comitato per l’ordine e la sicurezza nel pomeriggio. Le misure non saranno prese solo nelle grandi città. In una circolare inviata a tutti i prefetti, il dipartimento di Pubblica sicurezza ha disposto di «rafforzare la sicurezza ai mercatini di Natale e nelle aree interessate da maggior afflusso di pubblico anche per le presenza turistiche». Nello specifico, si dispone di implementare «le attività info-investigative» e quelle di «vigilanza e controllo» nei mercatini di Natale, nei villaggi a tema natalizio e nelle principali aree turistiche.

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GLI OBIETTIVI

La preoccupazione degli apparati è il rischio di emulazione e attacchi da parte di lupi solitari radicalizzati o anche di squilibrati, soprattutto in assenza di evidenze di pianificazioni ostili contro obiettivi italiani. L’attività di prevenzione continua, così come lo scambio di informazioni tra forze di polizia e intelligence europe,e che monitorano costantemente anche il web. Lupi solitari, secondo le ultime informative, potrebbero annidarsi soprattutto nelle schiere di giovani immigrati di seconda generazione che rischiano di essere relegati ai margini della società e su cui potrebbero avere presa le sirene del radicalismo religioso.
Nel corso della riunione di Comitato, nel pomeriggio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di rafforzare i presidi di sicurezza nelle piazze, in occasione di manifestazioni, mercatini di Natale, processioni e veglie anche predisponendo l’utilizzo di dissuasori e presidi mobili per evitare quanto è accaduto in Germania.

In una precedente circolare del 10 dicembre, il dipartimento aveva già disposto un rafforzamento della vigilanza con riferimento in particolare alle festività e all’avvio del Giubileo tra pochi giorni. Massima vigilanza, dunque, su porti, aeroporti, stazioni, soft target in genere, e naturalmente obiettivi religiosi, in particolare ebraici. Entrambe le circolari raccomandano di modulare i servizi tenendo debito conto delle «specificità territoriali».
Durante la riunione è stato dedicato un particolare focus alle misure messe in campo per il Giubileo. Per rafforzare le attività di vigilanza e controllo del territorio, in particolare presso il Vaticano e il centro storico, le Basiliche e altri siti sensibili, la scorsa settimana Piantedosi aveva già annunciato che verranno impiegate ogni giorno, in aggiunta agli operatori che già quotidianamente prestano servizio nella Capitale, oltre 700 unità di rinforzo a carabinieri, guardia di finanza e polizia. Nella circolare di ieri indirizzata anche a Palazzo Valentini, sede della prefettura a Roma, il Viminale esorta a mettere in campo tutte le misure in grado di scongiurare episodi simili, emulativi di quello avvenuto a Magdeburgo, predisponendo accorgimenti e barriere con l’utilizzo di dissuasori, finanche fioriere di cemento, e auto di servizio, in prossimità dell’accesso ad aree particolarmente affollate.

LA PREVENZIONE

La Questura, dunque, porrà ancora più attenzione. Sorvegliate speciali le strade del Tridente, soprattutto via del Corso, il rettilineo dello shopping capitolino, mentre banco di prova saranno oggi anche i mercati di Porta Portese, a Trastevere, e di Porta Portese 2 sulla Togliatti, appuntamenti che richiamano ogni domenica migliaia di persone. Eventi solitamente presidiati dalla polizia locale, corpo però escluso dal cosiddetto comparto sicurezza. «I fatti di Magdeburgo aprono scenari di forte preoccupazione tra i caschi bianchi della Capitale, a maggior ragione, in occasione dell’imminente apertura della porta Santa e dell’anno giubilare – afferma Marco Milani, del Sulpl, Sindacato unitario lavoratori polizia locale – più che mai è necessaria una legge di riforma nazionale che superi il mancato riconoscimento delle polizie locali come forza di polizia». I caschi bianchi annunciano possibili assemblee anche per il 24 dicembre quando in Vaticano sono attese ottantamila persone. Gabriele Di Bella, dell’Ugl Autonomie, ricorda come valga «ancora quanto previsto dalla direttiva Gabrielli che impone, prima di autorizzare o di consentire adunate o eventi che richiamano grande pubblico, di accertarsi che ci sia il rispetto di tutte le norme e accortezze».

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