Considerata l’importanza e l’attenzione che l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia intende rivolgere alle attività sportive e motorie, alla promozione sportiva, del benessere e della salute, la giunta comunale ha deliberato in questi giorni la Conferenza Comunale per lo Sport e il Benessere.
Sarà lo strumento privilegiato per l’aggiornamento, il confronto e la discussione con il mondo sportivo attraverso gli enti e le organizzazioni dei portatori di interesse diffuso, attiverà incontri sulle politiche sportive, sulle linee programmatiche dell’assessorato allo Sport, sull’impiantistica sportiva, su spazi e luoghi per lo sport, per il movimento e per il tempo libero.
Hanno detto
“Si tratta di un progetto a cui tengo molto e che nasce dalla volontà di approcciare il mondo dello sport, come abbiamo fatto anche per il centro storico, attraverso l’ascolto e la condivisione – ha detto oggi alla stampa l’assessora a Economia urbana e sport Stefania Bondavalli illustrando la conferenza – Ci dotiamo in questo modo di uno strumento di discussione e confronto con il mondo sportivo e i suoi portatori di interesse, allo scopo di mettere a fuoco anche il valore sociale dello sport, come momento di aggregazione e di prevenzione rispetto al tema della salute. Molto del lavoro è già stato fatto, ma sarà a fine gennaio che saremo in grado di presentare gli esiti completi di questo percorso”.
“In quell’occasione – ha aggiunto l’assessora – conferiremo il premio Città del Tricolore, un riconoscimento per merito e valore sportivo che abbiamo istituito e riservato ad atleti o società che hanno ottenuto risultati di livello internazionale o si sono distinti per etica in campo sportivo. Abbiamo tante realtà da valorizzare perché dietro un risultato ci sono sempre impegno e sacrificio e i valori che lo sport insegna”.
Alla presentazione sono intervenuti anche Ivano Prandi, delegato del Coni provinciale di Reggio Emilia, Alessandro Munarini, presidente del comitato provinciale Csi di Reggio Emilia, Lorenzo Zuelli di SG plus, Azio Minardi, presidente del comitato territoriale Uisp di Reggio Emilia, Gianni Zobbi, direttore della Medicina dello sport e prevenzione cardiovascolare dell’Ausl di Reggio Emilia, Maria Pia Pieracci dell’ufficio scolastico regionale Emilia-Romagna, referente territoriale per l’Educazione Fisica e sportiva, e Bruno Immovilli di Aics sport.
Il nuovo organismo
La Conferenza è un organo consultivo, di raccordo, di partecipazione e di confronto tra l’Amministrazione comunale e gli interlocutori impegnati a vario titolo nelle attività sportive cittadine, nella promozione delle attività sportive e motorie nonché del benessere e della cultura sportiva e tra le sue finalità intende favorire il riconoscimento e la diffusione del valore sociale della pratica sportiva, come momento di educazione e aggregazione sociale, a favore di tutte le fasce d’età e in particolare di quelle giovanili, delle persone con disabilità, degli anziani e delle fasce più fragili e disagiate, anche per agevolarne l’integrazione sociale.
La Consulta favorisce le attività e manifestazioni sportive che promuovano anche la cooperazione tra giovani di diverse nazioni e la integrazione di culture e identità diverse; promuove le attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione nonché iniziative per il contrasto al doping, alla violenza e per la sicurezza negli impianti sportivi; favorisce e coordina la programmazione sportiva sul territorio, proponendo iniziative atte ad incrementare ogni forma di pratica sportiva, con particolare riguardo a quella giovanile e dilettantistica.
La composizione della Conferenza comunale per lo Sport e il Benessere sarà presieduta dall’assessore allo Sport del Comune di Reggio Emilia e prevede la partecipazione di un rappresentante per ciascuno dei seguenti enti e organizzazioni: Coni-Comitato olimpico nazionale italiano, Cip-Comitato italiano paralimpico, Aics-Associazione italiana cultura e sport, Csi-Centro sportivo italiano, Uisp-Unione italiana sport per tutti, Ausl di Reggio Emilia, Ufficio Scolastico regionale-Ambito territoriale di Reggio Emilia, Istituzione scuole e nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Farmacie comunali riunite.
Saranno invitati, sulla base degli argomenti oggetto di discussione l’Amministrazione provinciale di Reggio Emilia, Amministrazioni comunali della provincia di Reggio Emilia, Sport e Salute Provincia di Reggio Emilia, Unimore, Federazioni sportive nazionali, Palestre private fitness-organizzazioni sportive private, Società sportive professionistiche.
Come sta lo sport reggiano?
L’ Analisi dei bisogni territoriali in ambito sportivo del comune di Reggio Emilia è il report realizzato nel quadro del progetto “Sport Plan per Reggio Emilia”, su mandato dell’Amministrazione comunale, dalla Fondazione per lo Sport in collaborazione con Sg Plus: un percorso di survey (un sondaggio) basato sulla somministrazione di questionari conoscitivi a specifici target della cittadinanza.
Alle Survey hanno partecipato un totale di circa 3.500 intervistati (1.309 studenti di scuole primarie e secondarie; 100 dirigenti sportivi; 269 praticanti sportivi; 1.800 famiglie).
I questionari hanno voluto indagare elementi qualitativi e quantitativi sulla pratica sportiva a Reggio Emilia. In questo report vengono confrontate risposte su macro temi, per poter paragonare le diverse dinamiche che emergono con la differenza di età. Molti i dettagli sulle singole età con report specifici che potranno essere utili in fase di programmazione e anche al lavoro della nascente Consulta per lo Sport e il Benessere.
I questionari rivolti alle famiglie e agli studenti hanno riguardato un target ampio ed eterogeneo, che comprende anche alunni che non necessariamente praticano sport, rappresentando così un target abbastanza significativo delle relative età; le survey dedicate ai praticanti e alle società sportive hanno invece riguardato un target di soggetti attivi e fortemente inseriti nel contesto sportivo.
Le aree di indagine hanno riguardato la profilazione, le abitudini di pratica sportiva, gli obiettivi della pratica sportiva e la soddisfazione per lo sport e l’impiantistica.
Il campione partecipante alle survey è stato di 1.889 maschi e 1.589 femmine, particolarmente interessante la partecipazione alla profilazione da parte delle famiglie per quasi un 60% delle risposte, mentre oltre il 20% di risposte arriva da parte di under 11.
Si rileva una forte propensione cittadina per la pratica dello sport in tutte le fasce di età, ancora oggi; l’attività è maggiormente praticata in maniera strutturata, cioè all’interno di contesti organizzati anche se con l’aumentare dell’età cresce notevolmente la pratica sportiva destrutturata.
Il calcio, il nuoto, la pallavolo e la pallacanestro sono le attività più praticate in città con una percentuale di praticanti più alta se in famiglia c’è un’abitudine alla pratica sportiva.
È stato analizzato come i genitori influenzano la capacità sportiva dei rispettivi figli: nelle scuole secondarie un figlio ha l’87% di probabilità di fare sport se c’è almeno un genitore che pratica. Emerge un tasso particolarmente elevato di famiglie originarie del territorio con figli che fanno sport, mentre si registra una pratica più ridotta da parte dei giovani di famiglie immigrate da Paesi extraeuropei.
Sono stati analizzati alcuni dati relativi alle abitudini di pratica sportiva come, ad esempio, i mezzi per recarsi agli allenamenti e, pur restando l’automobile il mezzo maggiormente utilizzato da chi raggiunge gli spazi sportivi, c’è una discreta predisposizione alla mobilità sostenibile crescente con l’aumentare dell’età.
Il divertimento e il piacere, lo stare con gli amici, il mantenersi in forma per la salute sono le principali motivazioni che spingono le persone a praticare sport sul territorio. Gli amici esercitano una forte influenza alla pratica sportiva su tutte le fasce di età come anche l’automotivazione gioca un ruolo fondamentale nelle scelte di pratica o sedentarietà in particolar modo per i ragazzi più grandi.
Tra le principali cause relative all’abbandono dell’attività sportiva c’è l’assenza di un accompagnatore e la mancanza di tempo ma, di contro si registra un tempo di circa due ore giornaliere trascorse davanti ai dispositivi elettronici per lo svago.
Interessanti anche i dati sulle dinamiche future di percezione per lo sport: gli abitanti di Reggio Emilia, infatti, considerano che in futuro le persone cercheranno sempre di più strutture indoor per fare sport, che aumenterà la pratica di sport libero e destrutturato e che crescerà la richiesta di aree attrezzate per lo sport outdoor.
Alcuni dei risultati sono presentati durante la conferenza stampa da Roberto Lamborghini presidente di Sg plus Sport Advisor che ha condotto la ricerca.
I dati saranno poi oggetto di una giornata di confronto e studio con il mondo sportivo, con la scuola e con la sanità che sarà organizzata a fine gennaio.
Il premio Città del Tricolore
L’Amministrazione comunale istituirà il premio Città del Tricolore, riconoscimento che annualmente sarà conferito per il merito e il valore sportivo ad atleti e a società, che avranno ottenuto nella stagione in corso risultati di livello internazionale o che si siano distinti per meriti ed etica in ambito sportivo.
Per risultati particolarmente significativi o eventi rilevanti, sarà comunque mantenuto il massimo riconoscimento della città, ovvero il Primo Tricolore.
Ogni anno, durante la stagione sportiva, saranno organizzati momenti di consegna dei premi Città del Tricolore che saranno assegnati su specifica indicazione e valutazione della Conferenza comunale per lo Sport e il Benessere.
In allegato è disponibile il report presentato con i primi dati emersi:
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link