Manovra, via libera alla Camera: ecco tutte le misure. Dalle pensioni alle tasse

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Nel voto finale sul provvedimento i sì sono stati 204, i voti contrari 110. “Molti parlano di dettagli… ma il cuore c’è e il bilancio pure. L’Italia torna a essere rispettata come seria e responsabile”. Così il ministro Giancarlo Giorgetti. Lunedì il passaggio in Senato per un rapido esame formale in commissione Bilancio ed il via libera definitivo in Aula a Palazzo Madama. Presumibilmente tra il 27 ed il 28 dicembre. Tra sussurri e grida delle opposizioni non è mancata neanche questa volta la sceneggiata grillina. Volete più soldi? Prendete anche queste e compratevi delle maschere per nascondervi dalla vergogna”: lo show grottesco del deputato del M5s Lorenzo Donno che, urlando verso i banchi del governo, ha chiuso il suo intervento lanciando delle banconote in aula.

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Questa legge di Bilancio introduce una novità senza precedenti: una sovracopertura nelle previsioni di spesa per il 2025 e il 2026, pari a circa 100 milioni di euro all’anno. L’innovazione garantisce il rispetto delle scadenze prefissate. Questo il contenuto del testo. Dal taglio delle tasse in busta paga per oltre 14 milioni di lavoratori all’Ires premiale per le imprese, dal bonus bebé al bonus elettrodomestici: la manovra è di circa 28 miliardi. “Migliorato il supporto a imprese e lavoro con le modifiche a transizione 5.0 e al Fondo di garanzia per le PMI, il piano casa per i lavoratori e altri interventi per automotive, elettrodomestici e moda”. È soddisfatto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso per le nuove disposizioni che vanno a incrementare il sostegno all’Italia produttiva.

TAGLIO TASSE LAVORO E SEMPLIFICAZIONE IRPEF. La manovra rende strutturali il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, in totale interessando 14,3 milioni di lavoratori; e il passaggio a tre aliquote dell’Irpef accorpando i primi due scaglioni. Interventi questi che pesano per circa 18 miliardi, rappresentando 2/3 dell’intero provvedimento.

SPENDING REVIEW. Con l’Italia sotto procedura Ue per deficit eccessivo, la manovra è condizionata dagli impegni presi con Bruxelles con il piano strutturale di bilancio. Da qui la necessità di finanziare le spese senza ricorrere alla leva del disavanzo. Ma varando una spending review da circa 3 miliardi e chiedendo un contributo a banche e assicurazioni (oltre 3,4 miliardi) per le coperture della misure.

SOSTEGNO FAMIGLIE E BONUS NASCITE MILLE EURO. Nel 2025 sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una ‘Carta per i nuovi nati’ che riconosce 1.000 euro ai genitori con Isee entro i 40mila euro e rafforza il bonus asili nido. Inoltre tra le misure sociale, si rifinanzia per il 2025 la carta ‘Dedicata a te’. Nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico: più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

LAVORO E IMPRESE. In particolare nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle donne: che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Si confermano, inoltre, la decontribuzione in favore delle imprese della Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori del digitale e del green. Confermati i fringe benefit per tutti gli aventi diritto: gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività. Con gli emendamenti approvati si introduce l’Ires premiale al 5% per le imprese che investono e assumono.

PENSIONI. Sono confermate le misure della legge di bilancio 2024 e sono potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che, pur in età pensionabile, mantengono l’impiego. Con le modifiche è stata introdotta la possibilità di un anticipo pensionistico a 64 anni cumulando la previdenza obbligatoria e quella complementare. Confermate Opzione donna e Ape social.

LE MISURE PER LE BOLLETTE ELETTRICHE. e’ stato approvato un emendamento relativo alle concessioni sulle reti di distribuzione di energia elettrica. Inizialmente era prevista una proroga fino a 40 anni. Ma il testo finale ha ridotto il termine massimo a 20 anni; subordinandolo all’approvazione di piani straordinari di investimento pluriennale da parte del ministero dell’Ambiente; previo parere di Arera, l’authority dell’energia. Le maggiori entrate saranno destinate a un fondo presso il Mef, utilizzato per ridurre le bollette elettriche. Soddisfatti i sindacati che hanno apprezzato l’intenzione di garantire investimenti e occupazione «evitando le gare che sarebbero un unicum in Europa».

SANITA’. Intanto, arrivano alle Regioni le risorse economiche 2024 per la sanità. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha infatti dato il via libera al riparto delle risorse destinate al Ssn per l’anno in corso: si tratta di 133 miliardi di euro. Un «record storico, una cifra mai raggiunta prima», ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli. La parte più cospicua va ai Lea (128,6 miliardi). Inoltre, le risorse saranno destinate al nuovo Piano nazionale vaccini e agli screening neonatali. Oltre 500 milioni di euro vanno al recupero delle liste d’attesa e molte risorse (circa 1,1 miliardi) sono destinate alla valorizzazione del personale medico, veterinario, sanitario, infermieristico e dei Pronto soccorso con l’aumento delle indennità. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha sottolineato che «si conferma il trend di crescita del finanziamento al Fondo sanitario nazionale mantenuto dal governo Meloni: la manovra 2025, infatti, prevede un incremento di oltre 2,5 miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026».

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