Stanno per entrare nel vivo le festività natalizie e, se siete in Puglia o in Basilicata, Artribune vi suggerisce 12 mostre da non perdere. Si parte con la retrospettiva dedicata ad Oscar Piattella, al CRAC Puglia e, sempre a Taranto, nella galleria GATA, c’è la mostra di Chekos’Art, pioniere dell’arte urbana. Da visitare la mostra collettiva nel nuovo spazio del Museo Nuova Era a Bari, mentre Matera ospita l’installazione permanente di Tomàs Saraceno e, tra i Sassi, la mostra diffusa di Vincenzo Marsiglia. Ancora a Bari è da visitare la mostra di Maria Grazia Carriero nello spazio Microba, mentre a Monopoli c’è l’esposizione di Nicola Genco. A Polignano a Mare, Marchetti Lamera espone alla Fondazione Pascali, mentre al Must di Lecce c’è la mostra fotografica di Loredana Moretti e a Nardò, nella Galleria L’Osanna, l’esposizione di Fernando De Filippi. La galleria Art Poetry di Lecce, ospita la mostra di Ercole Pignatelli dedicata a “Guernica”, mentre il Museo Civico di Manduria, in provincia di Taranto, propone la mostra di Ezia Mitolo sul tema della pace.
Cecilia Pavone
Oscar Piattella – CRAC Puglia – Taranto
“È la pittura che svela la poesia e l’incanto sottesi alla natura”. Così Oscar Piattella (Pesaro, 1932 – Urbino, 2023), sperimentatore di peculiari visioni materiche e cromatiche dell’Informale, ha definito la funzione del linguaggio pittorico. All’artista che ha attraversato le Neoavanguardie sviluppando uno stile originale, il CRAC Puglia, Centro di Ricerca Arte contemporanea della Fondazione Rocco Spani Onlus, dedica la retrospettiva Oscar Piattella. La struttura della pittura, a cura di Aldo Iori e Alberto Mazzacchera. L’esposizione, promossa e organizzata dal CRAC Puglia e dall’Archivio Oscar Piattella di Cantiano, ripercorre la poetica di Piattella attraverso un corpus selezionato di opere realizzate tra il 2009-2013, con un autoritratto inedito del 1949. È un viaggio tra intensi dipinti attraversati da “fraseggi geometrici” e arricchiti da materiali particolari: dai tufi macinati alle conchiglie tritate, dalle sabbie agli ossidi e alle terre colorate. Parafrasando Piattella, è “Polvere, polvere, polvere!”.
Oscar Piattella. La struttura della pittura
CRAC PUGLIA
Fino al 9 febbraio 2025
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Museo Nuova Era – Bari
Dopo 34 anni di intensa attività nel panorama dell’arte contemporanea, il Museo Nuova Era, gestito dall’artista e direttrice di galleria Rosemarie Sansonetti, trasloca dal centro storico in una nuova sede. È uno spazio ampio, quasi industriale, ubicato nella zona del cosiddetto “Quartierino”, vicino al Conservatorio, ed evoca atmosfere newyorkesi. Un contesto espositivo assimilabile ad una vera e propria “Factory”, in cui l’esperienza e la capacità di Rosemarie Sansonetti nel selezionare artisti di spicco a livello nazionale ed internazionale può sfociare in progetti artistici sempre più importanti ed incisivi. Per festeggiare questo traguardo dell’arte contemporanea in Puglia, è in corso una nutrita mostra collettiva, intitolata non a caso La Nuova Era, caratterizzata dalle opere di 44 artisti che hanno esposto finora nella galleria, “scrivendone” la storia. I lavori, sapientemente scelti da Sansonetti, declinano differenti linguaggi espressivi: dall’installazione alla pittura, dalla scultura alla videoarte.
La Nuova Era
MUSEO NUOVA ERA
Fino all’11 gennaio 2025
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Chekos’ Art – Galleria Gata – Taranto
È dedicata a Chekos’ Art, street artist, grafico e muralista di livello internazionale, la mostra personale che ha inaugurato il 15 dicembre a Taranto, alla galleria Gata, nel cuore della Città Vecchia. L’esposizione, dal titolo Street stories by Chekos, è caratterizzata da una selezione di opere su tela – realizzate con la tecnica dello stencil e con lo spray – tratte dalla produzione più recente dell’artista di origine salentina, pioniere dell’arte urbana. Oltre ai murales dallo stile inconfondibile, finalizzati alla riqualificazione delle periferie cittadine in Italia e all’estero, Chekos si esprime anche attraverso opere di piccolo formato che raffigurano volti differenti, ognuno dei quali ha una storia da raccontare. Fulcro tematico della ricerca dello street artist, contrassegnata da una continua sperimentazione in cui l’Op art o arte ottica occupa un posto di primo piano, è il recupero della memoria storica di una comunità, la sensibilizzazione all’impegno sociale e la riscoperta dei “valori dimenticati” nella società contemporanea.
Street stories by Chekos
GALLERIA GATA
Fino a febbraio 2025
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Tomàs Saraceno – Chiesa del Carmine – Matera
La necessità di un rinnovamento della relazione uomo-natura al cospetto della crisi ambientale che contrassegna l’era dell’Antropocene è al centro della poetica di Tomàs Saraceno, artista argentino impegnato in una complessa ricerca sull’aracnofilia. Saraceno è autore di Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories, un’installazione permanente inaugurata nel 2023 e visitabile a Matera, nella Chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi. L’opera, frutto della collaborazione tra Fondazione Matera Basilicata 2019 con i Musei nazionali di Matera, rappresenta un confessionale laico sul quale sono raffigurate ragni e ragnatele. Al suo interno, il fruitore può ascoltare le vibrazioni emesse dai ragni registrate attraverso nuove tecniche basate sugli studi di biotremologia. Il lavoro di Saraceno, autore di un libro d’artista collegato a quest’opera e presentato a novembre 2024 a Genova, è un accorato invito all’ascolto della natura, sempre più minacciata dall’azione umana.
Tomàs Saraceno, Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories
CHIESA DEL CARMINE – PALAZZO LANFRANCHI
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Maria Grazia Carriero – Microba – Bari
La ricerca artistico-antropologica di Maria Grazia Carriero (Gioia del Colle, Bari 1980), caratterizzata dall’esplorazione di riti e miti della cultura popolare e dalla riflessione sul rapporto uomo-natura e sulla sfera dell’invisibile, è al centro della mostra personale Malerbe. Poetica della dissidenza, in corso a Bari, nello spazio Microba. L’esposizione, curata da Giuliana Schiavone e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Achrome, ha un approccio multidisciplinare. Le opere in mostra, infatti, sono espressione di diversi linguaggi artistici – tra foto, ceramiche, e suggestioni sonore – e appartengono alla fase più recente della produzione di Maria Grazia Carriero. Una parte dei lavori, dagli ex voto in ceramica ai frammenti erbacei, fa riferimento alle “malerbe”, ovvero le erbe infestanti, le erbacce, che simboleggiano la resilienza della natura in contrapposizione con l’intrinseca fragilità umana, ma anche la potenza di una divinità ancestrale che l’uomo contemporaneo non riesce più a cogliere.
Maria Grazia Carriero, Malerbe. Poetica della dissidenza
MICROBA
Fino al 29 dicembre 2024
Ercole Pignatelli – Art Poetry – Lecce
La poetica pittorica di Ercole Pignatelli (Lecce, 1935; vive e lavora a Milano) ed il suo omaggio al capolavoro di Picasso costituiscono il nucleo della mostra personale A Guernica 1953-2024, che inaugura il 21 dicembre alla galleria Art Poetry di Lecce, diretta da Salvatore Luperto. In esposizione due grandi stampe litografiche, in dialogo tra loro, che riproducono rispettivamente Guernica e Memento amare semper, il dipinto ispirato dall’opera di Picasso, realizzato da Pignatelli nel corso della performance tenuta nella primavera 2024 a Palazzo Reale di Milano. L’artista leccese, in quell’occasione, ha fatto rivivere al pubblico il momento in cui il celebre dipinto di Picasso venne esposto per la prima volta nel capoluogo lombardo, nel 1953. Pignatelli, allora diciottenne e da poco trasferitosi a Milano, rimase folgorato dall’opera del grande artista spagnolo. In esposizione ad Art Poetry anche gli studi preparatori del lavoro di Pignatelli ed altre opere – tra disegni e dipinti – realizzate in diversi momenti del suo percorso artistico.
Ercole Pignatelli, A Guernica 1953-2024
ART POETRY
Nicola Genco – Rifugi Antiaerei – Monopoli
La poiesis di Nicola Genco (Putignano, 1959), che evoca visioni oniriche, mondi metafisici e atmosfere fiabesche, permea la mostra In Fabula, in corso negli spazi dei Rifugi Antiaerei di Monopoli. L’esposizione, a cura di Carmelo Cipriani e promossa dal Comune di Monopoli, in collaborazione con la Fondazione Pino Pascali, è un viaggio immersivo nell’universo poetico e fantastico dell’artista, che si esprime attraverso una molteplicità di linguaggi e materiali: dal ferro all’argilla, dal legno al vetro, dalla carta agli elementi naturali, solo per citarne alcuni. Il sapiente uso della materia è un retaggio della sua formazione giovanile con il padre, noto cartapestaio di Putignano. L’opera di Genco, fortemente compenetrata dalla purezza dell’immaginazione, arriva a cogliere l’universalità dell’inconscio collettivo attraverso un’azione simbolizzante che, tra sogno e realtà fenomenica, diviene sintesi armonica tra le profondità ancestrali del mito e la libertà soave della fantasia.
Nicola Genco, In Fabula
RIFUGI ANTIAEREI DI MONOPOLI
Fino al 31 marzo
Fernando De Filippi – Galleria L’Osanna – Nardò
La ricerca di Fernando De Filippi (Lecce, 1940), permeata dalla concezione dell’arte come strumento rivoluzionario e pratica sociale, costituisce il fil-rouge di Mito e Rivoluzione, la mostra personale in corso Nardò, in provincia di Lecce, negli spazi della galleria L’Osanna. L’esposizione, a cura di Andrea Fiore, ripercorre il lungo e complesso percorso artistico di De Filippi, proponendo una selezione di opere realizzate dagli Anni Settanta ad oggi, che testimoniano i diversi momenti della sua poetica. Dopo le prime suggestioni informali e neofigurative, De Filippi sperimenta molteplici linguaggi espressivi, giungendo all’ “arte militante”, che riflette l’epoca delle Neoavanguardie e delle lotte rivoluzionarie del Movimento del Sessantotto. In mostra le opere degli Anni Settanta, che riproducono “affissioni selvagge” negli spazi urbani, gli autoritratti fotografici della serie Sulla condizione dell’eroe, i lavori metamorfici in cui l’artista arriva ad incarnare Lenin e le creazioni più recenti, caratterizzate da parole scolpite a lettere di fuoco.
Fernando De FIlippi, Mito e Rivoluzione
GALLERIA L’OSANNA
Fino al 14 gennaio 2025
Vincenzo Marsiglia – Momart Gallery – Matera
I Sassi di Matera diventano, per le festività natalizie 2024, contesto espositivo di Map (Star) the World – Matera, la mostra diffusa di Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo – Cosenza, 1972), che propone un viaggio virtuale attraverso le suggestioni dell’arte digitale e della realtà aumentata, tra origami luminosi, esperienze immersive e mappature in realtà mista. L’esposizione, a cura di Matteo Galbiati e ideata dalla Momart Gallery, si dirama in diverse location, tra spazi interni ed esterni, innestando le tecnologie digitali ed il linguaggio dell’arte pubblica ai media tradizionali. Si parte da Space Light, l’installazione in piazza San Pietro Caveoso, che proietta sulle superfici dei Sassi una stella a quattro punte, cifra stilistica di Vincenzo Marsiglia. Nella sede della Momart Gallery, a poca distanza dalla piazza, sono invece esposte opere in legno e onice, in dialogo con origami fluorescenti. Il percorso espositivo, che coniuga tradizione e innovazione, termina con un’esperienza immersiva con i visori HoloLens 2.
Vincenzo Marsiglia, Map (Star) the World – Matera
MOMART GALLERY
Fino al 12 gennaio 2025
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Ezia Mitolo – Museo Civico – Manduria
Il tema della pace, da quella interiore a quella universale, è al centro della nuova mostra personale di Ezia Mitolo, negli spazi del Museo Civico di Manduria, in provincia di Taranto. L’esposizione, a cura di Anna D’Elia, è intitolata Pace d’Orbi d’Orbis ed è organizzata dalla cooperativa Polisviluppo con il Comune di Manduria. In mostra una serie di opere dell’artista pugliese che ripercorrono la sua poetica eterogenea, contrassegnata da una pluralità di linguaggi artistici: dall’installazione alla scultura, dalla videoarte alla fotografia e al disegno. Tra i lavori esposti vi sono, oltre alle installazioni Tutto Pace del 2022, Giardino dei bisbigli del 2021 e Beauty Noi del 2021/23, le opere inedite più recenti, tra le quali La carne della guerra, un ampio dittico in disegno e Pac Man, scultura in gesso, terracotta e cera che simboleggia l’arroganza e la prevaricazione del sistema di potere nella società contemporanea. Presenti in mostra, sempre in dialogo con i cimeli bellici del museo, anche installazioni sonore e luminose interattive.
Ezia Mitolo, Pace d’Orbi d’Orbis
MUSEO CIVICO DI MANDURIA
Fino al 23 febbraio 2025
Loredana Moretti – MUST – Lecce
È dedicata all’amicizia ventennale con l’artista e casellante salentino, Rocco Antonio D’Aversa, in arte “Puccetto”, la mostra fotografica Una storia di colori e libertà di Loredana Moretti (Bari, 1956) in corso al Must, il Museo Storico di Lecce. In esposizione gli scatti contenuti nel libro fotografico, presentato dall’autrice lo scorso 6 dicembre al Must, che colgono – in un’intensa narrazione poetica – atmosfere e suggestioni riferite all’opera di Puccetto, casellante delle Ferrovie del Sud-Est e pittore autodidatta “imbrattatore di pezze”, scomparso nel 2023. L’artista aveva fatto del casello ferroviario 34 di Tutino-Tricase il suo studio-rifugio per creare liberamente, al cospetto dei treni in transito, secondo uno stile assimilabile alla pittura informale e all’Espressionismo astratto, ma comunque scevro da ogni classificazione. Loredana Moretti immortala il “rifugio peccatori” di Puccetto, cogliendo l’eternità dell’istante e la dimensione universale del non-luogo nella poiesis dell’amico fraterno.
Loredana Moretti, Una storia di colori e libertà
MUST – MUSEO STORICO DELLA CITTÀ DI LECCE
Fino al 6 febbraio 2025
Antonio Marchetti Lamera – Fondazione Pino Pascali – Polignano a Mare
L’essenza della luce, indagata in termini filosofici e spirituali, costituisce il tema centrale della ricerca di Antonio Marchetti Lamera (Bergamo, 1964), protagonista della mostra personale Breathed on by lights/Soffiato dalla luce, in corso alla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. L’esposizione, a cura di Neylan Bağcıoğlu İzg, richiama, nel titolo, un brano tratto dal romanzo Il cavaliere inesistente di Italo Calvino, e si snoda, nel basement della Fondazione Pascali, in diverse opere pittoriche ispirate dalla luce di Istanbul e dal confine adriatico del Mediterraneo, luoghi di collegamento tra Oriente e Occidente, tra antiche civiltà e culture radicalmente differenti. Come si evince da uno dei lavori in mostra, Meccaniche celesti del 2024, realizzato con acrilici e matite su una tela circolare, Antonio Marchetti predilige, nella sua poetica pittorica, i colori della Terra, oltre ad una fluidità del segno che diviene, così, poetico ed evocativo.
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