Di ANDREA BOCCHINI
URBINO – Il “Salva-Riceci” non passa. Anzi, viene stracciato. E la decisione è arrivata dall’assemblea Ata Rifiuti della provincia di Pesaro e Urbino dove i sindaci del territorio – presenti 42 su 52 enti – hanno votato ed eliminato la controversa osservazione al piano rifiuti regionale numero 14 che riduceva a 500 metri la distanza delle discariche per rifiuti non pericolosi e pericolosi dai centri abitati, presentata, nei giorni scorsi, dal sindaco di Pesaro Andrea Biancani. Al momento, è prevista una fascia di rispetto di 2000 metri, che il nuovo piano regionale di gestione rifiuti (Pngr) intende ridurre a 1500. Ma mentre sul sito di Petriano (per ora) si respira, a Pesaro sempre di Riceci si parla: è stato presentato questa mattina un nuovo esposto alla Corte dei Conti sull’operato della società a partecipazione pubblica Marche Multiservizi (l’acquisto del 40% di Aurora ndr) per il progetto della maxi discarica.
L’assemblea
Si è svolta in videochiamata e ha visto “una massiccia presenza di cittadini – ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – ed è giusto che quando si affrontano questo tipo di problematiche, le persone ascoltino cosa hanno da dire direttamente i loro governatori”. All’osservazione numero 14, hanno votato (quasi) tutti i primi cittadini e, questa volta, hanno deciso di metterci la faccia senza delegare nessuno. Ma riguardo al Pngr, le osservazioni erano già state fatte da un comitato di coordinamento dell’Ata che si era incontrato le scorse settimane e a cui hanno partecipato i sindaci (o loro delegati) di 10 dei 14 Comuni che lo compongono: Fano, Frontone, Macerata Feltria, Montelabbate, Peglio, Pesaro, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Tavullia e Urbino.
Il problema della distanza
Ma oggi, prima della votazione, non sono mancate le polemiche. “Torno a ribadirlo, come l’ho anche detto all’interno del comitato ristretto, sulle distanze ho sempre ritenuto che i 500 metri non andavano bene per le discariche”, tuona il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. “Le misure vanno lasciate così come sono state proposte dalla nostra Regione (1500 metri ndr)”. E su Riceci, il primo cittadino urbinate è chiaro: “Fatela finita di tirare fuori il sito di Petriano, è una storia oramai conclusa. Oggi non si vota per salvare o meno la discarica di Riceci. C’è stato un ricorso al Tar e di quella questione ne voglio parlare con Marche multiservizi. Riceci tenetela fuori perché si deve approvare un piano regionale che riguarda tutti”.
Presente anche il sindaco di Pesaro Andrea Biancani (Pd), promotore, nei giorni scorsi, della proposta di ridurre le distanze dei siti per rifiuti a 500 metri. Ma sulla questione, il primo cittadino di Pesaro precisa: “Non ero presente all’assemblea ristretta e vedere il mio nome affiancato sulla questione dei 500 metri è assolutamente vergognoso”. “La mia visione sui rifiuti è chiara – continua – dobbiamo lavorare per costruire una società unica che preveda la chiusura delle discariche sul nostro territorio”. Non solo. “Basta con la storia del ‘salva-Riceci’, le osservazioni che ho presentato vanno ad aumentare la qualità e la quantità della raccolta differenziata”. Mentre sul Pngr della Regione, Biancani aggiunge: “Prevedono di fare un termovalorizzatore entro il 2030, è pura fantascienza. Non prendiamoci in giro”. E sulla distanza conclude: “Lasciare 1500 metri significa non poter costruire alcun sito da nessuna parte. E ripeto: per gli impianti pubblici (e non Riceci che è un sito privato) inserire una distanza a 1500 metri è pura follia”.
Rifiuti vs politica
“Rimango basito dalle parole del sindaco Biancani”, risponde a tono il primo cittadino di Fano Luca Serfilippi (FdI). “Se l’Ata fino a oggi vede siti in esaurimento sul nostro territorio è perché dentro il centrosinistra avete sempre litigato come i matti”. Poi continua: “Occorre una programmazione a livello regionale con la proposta di un’Ata unica”. E sul Pngr, Serfilippi conclude: “Sono totalmente favorevole al nuovo piano”.
Dopo circa tre ore dall’inizio dell’Assemblea si passa alla votazione dell’osservazione 14. Votanti 41 e tutti – eccetto il comune di Frontone – esprimono voto favorevole. Urbino, Pesaro e Fano comprese. “Io sono favorevole ma rimangono per una distanza che sia a 2000 metri e non a 1500 come stabilito dal piano regionale”, precisa Paolini. “Io voto a favore ma ribadisco che i 1500 metri non sono una distanza giusta”, sottolinea Biancani.
L’esposto contro Mms
E mentre in videochiamata i sindaci di 52 territori cercavano di mettersi d’accordo (con molta difficoltà), alla Corte dei Conti di Pesaro veniva presentato un nuovo esposto sull’operato di Marche multiservizi per il progetto della discarica di Riceci. Il primo firmatario è il consigliere comunale Gianluca Carrabs (Avs) che, il 9 giugno dello scorso anno, ne aveva presentato un altro alla Procura di Urbino.
Alla firma di Carrabs si aggiungono quelle di tutti i consiglieri comunali di opposizione della città ducale. “Continua la battaglia”, è il commento di Carrabs sulle sue pagine social. Con l’esposto, invece, si chiede alla Procura di “disporre opportuni accertamenti” rispetto all’attività di Mms nell’acquisto del 40% della società proponente il maxi sito Aurora srl. Verificando anche “eventuali profili di illecità contabile e amministrativa e valutare se tale condotta ha prodotto un danno erariale”.
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