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La novità che il primo Aprile arriverà per contrastare la carenza di alloggi a prezzi accessibili a Modena, non sarà uno scherzo. Lo assicura il vicesindaco e Assessore con delega alla casa Francesca Maletti, oggi nel corso dell’incontro di fine anno del sindaco con i rappresentanti dell’informazione locale e dell’Associazione Stampa Modenese.
L’assessore lancia dalla sede dell’incontro, lo stabile ex Stallini in ristrutturazione, in via del Mercato, il nuovo Piano Casa del Comune sviluppato su tre verbi: prevenire, gestire e costruire.
Il primo obiettivo del piano è prevenire le situazioni di morosità e l’impoverimento delle famiglie che rischiano di perdere l’alloggio. “Prevenire significa accompagnare le famiglie nei percorsi che le portano a difficoltà come morosità o cessazione del contratto di locazione”, ha spiegato Maletti. Questo approccio è fondamentale per evitare che i cittadini si trovino in strada e per ridurre il costo delle misure emergenziali a carico del Comune.
Un passo importante in questa direzione è la creazione di uno sportello, ‘Abitare Modena’, che offrirà un supporto a tutte le persone, non solo a quelle in difficoltà legate ai servizi sociali, ma a chiunque abbia bisogno di informazioni e orientamento sulle diverse possibilità abitative offerte dalla città.
Lo sportello non si limiterà a fornire assistenza alle famiglie, ma offrirà anche una panoramica completa di tutte le opportunità disponibili, come quelle relative all’acquisto o all’affitto di immobili. Molti cittadini, infatti, non sono a conoscenza delle varie soluzioni esistenti, e l’obiettivo è mettere a disposizione un servizio che faccia chiarezza, con l’intento di rispondere alle diverse necessità abitative in modo mirato.
Gestire: Un Nuovo Modello di Gestione degli Immobili
Il secondo aspetto fondamentale del piano è la gestione degli immobili già esistenti. Da alcuni anni, Modena ha creato l’Agenzia per la Casa, un’iniziativa che permette al Comune di affittare appartamenti direttamente dai privati.
Attualmente, l’agenzia gestisce circa 500 appartamenti, ma il bisogno di abitazioni è in costante aumento, con oltre 1.500 famiglie in attesa. La nuova politica prevede un ampliamento dell’offerta, con politiche di agevolazione fiscale per i proprietari di immobili, così da incentivare l’affitto a lungo termine e la messa a disposizione di appartamenti per il Comune.
Inoltre, il Comune sta sviluppando nuove garanzie per i proprietari, come la copertura dei costi per eventuali danni e il rispetto delle scadenze contrattuali, per assicurare maggiore sicurezza sia ai locatori che agli inquilini.
Costruire: Nuove Soluzioni Abitative e Utilizzo degli Immobili Non Residenziali
La terza direttrice del piano riguarda la costruzione di nuovi alloggi. Maletti ha sottolineato come Modena sia stata pioniera in passato nell’adozione di strumenti urbanistici innovativi, come i Piani di Edilizia Pubblica (PEP), e che l’impegno continuerà con nuove modalità. Una delle novità più rilevanti introdotte è l’uso temporaneo di immobili non residenziali, come uffici e negozi, per destinarli all’abitare. Molti di questi immobili, infatti, sono oggi inutilizzati o sottoutilizzati. La proposta consiste nel permettere un cambio di destinazione d’uso temporaneo, garantendo ai proprietari la possibilità di affittare a lungo termine i loro spazi attraverso l’Agenzia per la Casa. Questi contratti possono avere durate variabili tra 8, 16 e 24 anni, e permetteranno a privati e aziende di investire in un periodo medio-lungo con l’assicurazione di una destinazione pubblica, dato che gli immobili saranno destinati all’abitazione e gestiti dal Comune.
Questo modello offre un’opportunità anche per gli imprenditori e i proprietari di immobili commerciali di contribuire a una soluzione abitativa temporanea, senza dover affrontare il rischio di un cambio definitivo di destinazione d’uso.
L’Obiettivo: 1.500 Alloggi entro il 2026
Il piano del Comune di Modena punta a gestire 1.500 alloggi da offrire alle famiglie in difficoltà entro il 2025-2026. Questo obiettivo si inserisce in un più ampio progetto di rinnovamento del sistema abitativo cittadino, che include anche il miglioramento delle politiche di affitto e l’introduzione di formule innovative come l’affitto con riscatto, in modo da dare nuove possibilità ai cittadini di accedere alla casa.
Il Comune di Modena, con il supporto di diversi soggetti del settore (sindacati degli inquilini, organizzazioni della proprietà, e altre realtà locali), è impegnato in un’azione coordinata che punta a rispondere a un bisogno sempre più urgente di politiche abitative diversificate. Questo nuovo piano per la casa, attraverso l’adozione di misure preventive, di gestione intelligente degli immobili esistenti e di progetti di nuova costruzione, si propone di migliorare l’accesso alla casa per tutti i cittadini, favorendo l’integrazione e la coesione sociale.
UPPI plaude al Piano Casa del Comune
LUnione Piccoli Proprietari Immobiliari sostiene da tempo la necessità di un Piano Casa specifico per Modena, fermo restando che deve proseguire con forza la richiesta di un Piano nazionale esteso e adeguatamente finanziato.
“Le proposte del Comune -dichiara l’Avv. Lorenzo Cottignoli, Presidente provinciale di UPPI- vanno comunque nella giusta direzione: lo sportello “Abitare Modena” fornirà ai cittadini gli strumenti per orientarsi in un ambito sempre complesso e un’Agenzia Casa in grado di gestire 1.500 alloggi (con agevolazioni per i proprietari e con la possibilità di trasformare la destinazione d’uso di uffici e negozi in abitazioni da immettere sul mercato dell’affitto) potrebbe davvero rispondere pienamente alle richieste più urgenti.
Bene anche l’interlocuzione con il Tribunale e l’Ordine Forense per prevenire ed intercettare per tempo le procedure di sfratto, ma occorre fare di più, un semplice sportello informativo in questo caso non basta: per consentire ai proprietari di locare i propri immobili con la tranquillità necessaria a non virare sugli affitti brevi, occorre che il problema sia affrontato con risorse concrete.
Restano ancora due nodi fondamentali – prosegue il Presidente di UPPI Modena – le nuove costruzioni e gli affitti di media durata per studenti e lavoratori stagionali. Sulle nuove costruzioni crediamo non si possa prescindere da un rilancio significativo dei finanziamenti dello Stato, specie se, come è stato dichiarato, si vuole agire sulla rigenerazione urbana e per di più a costi di acquisto contenuti e garantendo anche una buona qualità costruttiva, sia dal punto vista funzionale che estetico.
Sugli affitti di medio periodo, crediamo di avere idee e proposte da mettere in discussione insieme alle altre associazioni della proprietà. In particolare, si potrebbe costituire un nuovo soggetto, partecipato dal pubblico e dalle associazioni imprenditoriali, per garantire e gestire questo tipo di locazione. È comunque un atto significativo per la città -conclude Cottignoli- che Sindaco e Vice-sindaca abbiamo posto la questione della casa al centro della loro azione amministrativa: si tratta non solo di riconoscere l’urgenza del problema, ma anche di averne la piena consapevolezza, definendo proposte, percorsi e soluzioni possibili.”
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