Genova e la Liguria sono al 1° posto sul podio italiano di Rai Way Edge Data Center con “248,49 Megabyte al secondo” realizzato a Genova-Granarolo.
Si aggiunge con più connettività per le aziende agli Edge Data Center di Milano, Torino, Firenze e Venezia. Già attivato e interconnesso con le altre strutture già attive alla rete pubblica tramite una dorsale-backbone in fibra ottica di oltre 6.000 km di proprietà con 3 Centri Nazionali di Controllo, 50 postazioni e più di 25 mila punti di verifica con 3+5 Transponder satellitari.
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Rai Way, operatore di infrastrutture digitali integrate e fornitore di servizi per la distribuzione di contenuti media, è l’operatore unico delle reti di trasmissione e diffusione radio televisiva che veicolano i segnali Rai, concessionaria italiana del servizio pubblico. Quotata dal 2014 su Euronext Milano, Rai Way è presente capillarmente su tutto il territorio italiano con circa 600 dipendenti tra la sede centrale di Roma e le 21 sedi regionali, più di 2.300 torri di telecomunicazioni, una rete di trasmissione in ponti radio, sistemi satellitari, una CDN proprietaria.
Rai Way Evolution Tour
< https://www.raiwaytour.it/2024/ >, costituisce l’occasione per presentare l’offerta di Edge Data Center, che Rai Way ha attivato in Italia, realizzando una nuova infrastruttura di Data Center Locali regionali, interconnessi fra loro e alla rete pubblica tramite una dorsale in fibra ottica. Gli Edge Data Center di Rai Way, distribuiti e di prossimità, sono perfettamente integrati con le esigenze di cloud ibrido e multicloud delle aziende e delle PA e offrono colocation sicura e a bassa latenza a livello regionale e servizi veloci a valore aggiunto con garanzie funzionali ad alto livello e soluzioni di affidabilità 24h, sette giorni su sette.
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Rai Way ha presentato nel corso della terza tappa del suo Evolution Tour il nuovo Edge Data Center costruito e funzionante a Genova-Granarolo. L’evento è stato ideato per celebrare l’inaugurazione in Italia dei primi cinque Edge Data Center di Rai Way e presentare i nuovi servizi di Colocation, Connettività e Content Delivery Network. Il Roadshow, partito il 26 novembre 2024 a Milano, è proseguito a Torino il 5 dicembre, il 3 a Genova e il 12 dicembre si è concluso a Venezia.
Alla conferenza della terza tappa italiana, Rai Way ha presentato il suo Edge Data Center genovese con caratteristiche di alta sicurezza e garanzie estreme, situato a Granarolo in un luogo molto alto della città. Sono intervenute presenze, sia pubbliche che private, significativamente qualificate. La conferenza genovese di RAI Way Evolution Tour, è stata moderata da Pietro Grignani, Dirigente per le relazioni esterne di RAI Radio Televisione SpA che ha affermato: “…la società RAI Way è nata pubblica 22 anni fa, poi si è inserita nel mercato con un piano industriale che ha stanziato cifre importanti. E’ anche molto impegnata sul Tav in una logica evolutiva. Sono molto grato a tutti voi che siete quì così numerosi e con una presenza istituzionale così qualificata alla quale cedo il microfono per un saluto”.
- Marta Brusoni, Assessore alla digitalizzazione, alla Scuola e del Personale del Comune di Genova: “…Porto i saluti dell’Amministrazione Comunale di Genova e sono quì insieme all’Assessore Mario Mascia, Assessore all’Urbanistica, per dimostrare quanto Genova sia sempre all’avanguardia nel campo della digitalizzazione e per l’importanza di questa iniziativa esemplare che porta velocità alla “Genova virtuosa”, alla nostra digitalizzazione comunale, termine fondamentale nell’essere uniti per un buon lavoro pubblico di squadra ed essenziale per essere veloci ed efficienti come ci ha insegnato il nostro Sindaco, oggi Presidente della Regione Liguria. Fino all’anno scorso si parlava di digitalizzazione, oggi si parla di Intelligenza Artificiale (IA). Credo che questa iniziativa porterà tutti ad essere più veloci e ci farà fare le cose per bene. E’ importante creare norme sia per i tecnici che per i politici”.
Mario Mascia, Assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo economico, Lavoro e Rapporti sindacali del Comune di Genova, ha sottolineato: “…questo è un grande giorno per Genova aver la possibilità ed aver attratto un investitore così importante come Rai Way, sulla partita dei Data Center per noi è fondamentale. A Genova abbiamo un eco-sistema che già esiste, che raccoglie in un’ottica di partenariato pubblico-privato tutti gli operatori, principali operatori che garantiscono che la partita del Data Center venga giocata a Genova nella maniera più professionale e tecnologicamente avanzata possibile, perché oggi a Genova abbiamo delle infrastrutture digitali ed una struttura di cavi che fanno di Genova non solo un porto di merci e di persone ma anche una forza di dati, da e verso a tutto il resto d’Europa, dell’Asia, dell’Africa e quindi anche del mondo.
Crediamo che questa sia una partita fondamentale e non è necessariamente una partita astratta, quando si parla di Intelligenza Artificiale, la prima idea che viene in mente è il metaverso, mettersi gli occhialetti e iniziare a navigare e diciamo, dare sfogo alla fantasia anziché con le sostanze psicotrope e evidentemente c’è qualcuno che ha elaborato questo nuovo meccanismo del modo di abbinazione della realtà.
In realtà l’Intelligenza Artificiale è molto di più, riguarda i dati che trafficano sui cellulari di ciascuno di noi oggi. Noi siamo dei produttori, anche un po’ esagerati di dati. Tutte le immagini, video e foto che ogni giorno produciamo, hanno necessità di essere allocati ma hanno una potenzialità enorme, a parte quella di farsi i fatti nostri perché ormai sui cellulari viaggiano i dati finanziari dei nostri conti correnti, della privacy, dati sensibili anche quelli sanitari che per un penalista come me, sono quelli che sarebbero in teoria intoccabili, ma la potenzialità grossa è che analizzando questi dati anche con l’Intelligenza Artificiale, abbiamo la possibilità di calibrare la prestazione di beni e servizi effettivamente sui bisogni delle persone.
Questo è quello che interessa all’Amministrazione pubblica, questo è quello che si può fare grazie all’Intelligenza Artificiale grazie a Rai Way Data Center perché l’analisi dei bisogni passa tramite metodi e modelli predittivi e statistici che non sono fantasie.
Ci sono persone che proprio con la statistica, sono in grado di predire i risultati delle elezioni a spoglio continuo in corso, magari non tanto prima, ma anche prima, però a spoglio di scrutinio in corso perché effettivamente questi metodi non sono, delle, diciamo visioni di Nostradamus, tanto per essere chiari, ma sono proprio delle analisi scientifiche dei bisogni e quindi che servono per fare che cosa, per calibrare le azioni di una Amministrazione, come può essere quella locale, sul territorio con azioni mirate di urbanistica come stiamo facendo in urbanistica tattica di azioni mirate, di creazione di spazi di fruibilità pubblica, e di azioni mirate anche di, diciamo di depurazione dell’aria e dell’inquinamento, perchè grazie anche alla sensoristica e all’Intelligenza Artificiale è possibile anche fare questo, come pure l’analisi di bisogni la si può fare sull’ambito sanitario, perché ormai le Healthcare su telemedicina sono fondamentali e sull’ambito energetico le smart grid, sono quelle che ti permettono di fare in modo che su un territorio sai, tanto per incominciare, quanto consumo c’è di energia e di che tipo, perché se tu non hai questi dati iniziali, è come andare da un medico e non dirgli qual’è la tua anamnesi e qual’è, diciamo, la tua situazione reale e sintomatica e il medico come fa a curarti o a soddisfare il tuo bisogno e di cure?
E così anche in tutti gli ambiti della logistica e dei trasporti dove l’analisi di merci e l’analisi di flussi di persone, anche con l’Intelligenza Artificiale può essere portata a regime e permettere di calibrare delle azioni concrete che permettono ad esempio di elaborare nuove infrastrutture sul territorio, infrastrutture fisiche sono correlate sono abbinate a quelle digitali perché le strutture fisiche vanno messe dove è necessario e dove in base anche all’Intelligenza Artificiale, i flussi possono essere resi più snelli e più veloci.
Chiudo con una notizia che, se dobbiamo andare a valutare l’Internet più veloce in Italia, visto che noi a Genova abbiamo le infrastrutture digitali per mega-cavi con parco di Vodafone, Africa2 e di Unidata e che ci permettono di avere una latenza dei dati assolutamente minima, la velocità di download da linea fissa di Genova è di “248,49 MBYTE al secondo”. Al secondo posto c’è Palermo che ha “148 MBYTE e qualcosa al secondo”. Al terzo posto c’è Milano.
Quindi noi siamo la città dove la velocità Internet, e non è un caso, è assolutamente quella che Genova, in Italia è al Primo posto sul podio. E non è un caso che Rai Way, con la sua tecnologia e con il suo fiuto anche imprenditoriale, abbia deciso di investire proprio quì! Vi ringrazio e vi auguro veramente un buon lavoro.
Benvenuti a Genova!
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Nel corso della presentazione, hanno poi preso la parola altri importanti relatori esperti tecnologici del settore, quali: Luca Beltramino, Giuseppe Franceschelli, Antonio Prado, Paolo De Santis e Alessandro Musso.
- Statements di Luca Beltramino, Direttore della Divisione Data Center di Rai Way
“Con questo roadshow intendiamo valorizzare i territori italiani in cui abbiamo costruito i nostri primi cinque Edge Data Center, dimostrando il nostro impegno nello sviluppo di una rete distribuita localmente a sostegno della digitalizzazione del Paese” – ha dichiarato Luca Beltramino, Direttore della Divisione Data Center di Rai Way – “…Aprire i nostri Edge Data Center significa far conoscere al pubblico i nostri nuovi e avanzati servizi tecnologici. Il nostro impegno, in coerenza con la strategia del Piano industriale, riteniamo rappresenti un modello virtuoso che, grazie all’utilizzo delle tecnologie più moderne e più veloci, favorirà la costruzione di un futuro interconnesso a disposizione delle aziende, delle pubbliche amministrazioni e della comunità”.
- Video-statement di Luca Beltramino, Chief Datacenter Officer di Rai Way – Datacenter Experience, Castello di Torre in Pietra, Roma 17 Agosto, 2023:
- L’importanza degli Edge Data Center in Italia al 3 Dicembre 2024
“..Sono Luca Beltramino, Direttore della Divisione Data Center di Rai Way. Passerei subito a spiegare l’importanza degli Edge Data Center ed il perché i Data Center sono così importanti attualmente e perché il processo di digitalizzazione diventa così importante.
Partirei proprio da una parola, la parola chiave del mondo dei Data Center è la parola “Zettabyte”. Lo Zettabyte è l’unità di misura che noi utilizziamo per definire il dato. Il dato che sta crescendo sempre di più, quindi la parola Zettabyte è una parola, è un numero molto complesso come vedete, è un 10 seguito da 20 zeri, quindi un numero molto grande di byte, un numero molto grande di dati.
Se vedete questo chart che ho portato, di statista, come vedete, ci aspettiamo che il dato cresca di 1.000 volte dal 2010 al 2035, quindi in 25 anni la crescita di 1.000 volte fino ad oltre 2.000 “Zettabyte” di dati e quindi la produzione di questi dati vuole dire sicuramente la generazione sempre più rapida e vuole dire, nuove sfide ma sicuramente anche nuove opportunità di innovazione e nuove opportunità di intuizione, quindi questo numero serve per comprendere quanti dati ci stiano dentro a un Data Center e come vengano gestiti nel mondo attuale. Mi fermo ancora sullo Zettabyte perché secondo me è molto importante sottolineare con delle analogie di che cosa parliamo.
Se noi valutiamo il mondo dei contenuti, per esempio, vediamo come se si parla di video e film. Noi per contenere uno Zettabyte abbiamo bisogno di 250 miliardi di DVD che, pensate 250 miliardi di DVD che corrispondono a 36 milioni di anni di video ad alta definizione, quindi un numero veramente alto che cresce in maniera esponenziale.
Se si parla di store device, ad esempio, a casa ho uno di questi dischi che connetto tutti i giorni al mio computer portatile e contiene un Terabyte di dati, beh ci vuole 1 miliardo di questi dischi per contenere uno Zettabyte e per chi poi ha ancora la mente un po’ analogica come la mia e quindi continua a ragionare in maniera un po’ analogica, se pensiamo ai contenuti di uno Zettabyte dentro ad un libro, ecco noi abbiamo bisogno e considerare una pila, una montagna di libri, mentre per noi questa pila di libri andrà 20 volte dalla Terra a Plutone, quindi un numero di dati eccezionale, enorme che continuiamo a produrre e quella produzione di questi dati, come dicevo, genera tantissime sfide che dobbiamo gestire.
(Ndr: Tera è l'abbreviazione di Terabyte, (simbolo TB) un'unità di misura informatica del Sistema internazionale definita come multiplo del Byte. Per definizione 1 Terabyte corrisponde a mille Gigabyte, a un milione di Megabyte e a un milione di di Byte). E' un'unità di memorizzazione di informazioni digitali pari a circa mille miliardi di byte. Viene comunemente utilizzata per misurare la capacità dei dischi rigidi e di altri dispositivi di archiviazione. Un Terabyte può contenere una quantità enorme di dati. Per darvi un'idea, può contenere circa 200.000 foto, 250 ore di video ad alta definizione (HD) o migliaia di ore di musica).
La prima sfida che sicuramente dobbiamo gestire, è una sfida di Networking: perché tutti questi dati per avere valore, hanno valore solo quando sono scambiati perché se rimanessero tutti in un unico punto del mondo, non potremmo averne accesso, quindi, sicuramente lo scambio di questi dati è molto importante. Per scambiare questi dati noi abbiamo bisogno di sistemi di Networking in fibra ottica che diventano per questo motivo, perché il dato cresce sempre di più, diventano sempre di più congestionati, quindi dovremmo risolvere in qualche modo il problema della congestione della rete.
Il secondo problema molto importante, è la seconda sfida di questa rapida produzione di dati: è la domanda di archiviazione, quindi servono dei sistemi di archiviazione sempre più importanti e sempre più potenti per contenere questi dati, e poi soprattutto la cosa più importante è quello che in gergo si chiama: Computing, cioè l’elaborazione, la capacità di elaborazione dei dati.
La terza sfida: il Computing: perché come giustamente diceva l’Assessore Mascia, questi dati devono essere analizzati. Vengono analizzati attraverso la Intelligenza Artificiale (IA) in maniera sempre più veloce per estrarne valore. Quindi queste tre sfide sono proprio quelle che noi possiamo risolvere con che cosa, con gli Edge Data Center perché nei Data Center avvengono proprio queste tre cose. I Data Center sono delle strutture costruite proprio per fare questo: Networking…Storage e Computing quindi hanno grandi capacità di lavorazione. Per questo stanno diventando sempre più importanti ed è importantissimo averli vicini, averli sempre più vicini a noi e appunto a livello, sicuramente a livello regionale.
In questa Slide, ho concentrato di compensare la storia dell’evoluzione del mercato dei Data Center per far vedere come siamo arrivati sino a qui, e sono i miei 30 anni di lavoro nel mondo dei Data Center condensati in un’unica Slide. Come si vede, li ho divisi in parole chiave.
Parto dal 1990 quando siamo entrati in questo mercato e abbiamo capito che i dati le aziende li tenevano in casa. Avevano paura di metterli fuori. Quindi li tenevano in casa e certe volte anche in sottoscala, nelle location abbastanza inefficienti per gestirli, quindi venivano gestiti in maniera poco sostenibile. La parola chiave per questo periodo è sicuramente ”Home training” (che in inglese significa a casa) o nelle aziende, nel contorno dei loro uffici.
Dal 1995 in avanti, abbiamo iniziato a costruire in Europa quelli che noi definivamo ai tempi: “Blackbox in the middle of Nowhere”, (cioè: Scatola nera nel mezzo del nulla). Queste Scatole nere non erano assolutamente interconnesse tra di loro e venivano usate unicamente come io adesso uso il mio Hard Disk portatile Tera di cui vi ho parlato prima e l’uso unicamente come unità di storage. Queste unità venivano usate unicamente come unità di storage e le aziende erano molto private nel contenere i propri dati e li buttavano su queste infrastrutture e poi li mettevano e toglievano a seconda delle necessità ma il dato rimaneva molto bloccato e molto privato dentro in queste infrastrutture.
Dal 2010 in avanti succede una cosa che cambia completamente il mondo dei Data Center e lo fa diventare sempre più importante, ovvero, i Data Center diventano sempre più importanti e grandi modi di interconnessione, quindi per questa terza fase, ho scelto la parola chiave Inter-connection (interconnessione).
Infatti, nel 2017 lascio la Società Equinix
< https://www.equinix.it/ > che è tutt’ora uno degli operatori, forse o più grande operatore di Data Center in Europa e nel 2017 noi avevamo in piedi circa 400 mila interconnessioni tra i nostri clienti. Quindi, dal 2017 ad oggi, io penso che queste interconnessioni nel mondo Equinix siano anche triplicate. Quindi, le macchine diventano sempre più interconnesse, i Data Center diventano sempre più importanti proprio perché sono interconnessi tra di loro. (Ndr: Piattaforma Equinix: infrastruttura digitale per supportare la tua trasformazione basata sull’IA).
A che punto siamo oggi. Noi oggi abbiamo un insieme, come diceva ancora l’Assessore Mario Mascia, abbiamo i nostri cellulari, abbiamo i nostri computer portatili e poi abbiamo tutti quegli oggetti che nel settore, tecnicamente definiamo “Oggetti dell’Internet” (IoT) e quindi dove ci sono tutti i veicoli: le carte di credito, le video-camere che sono tutte insieme interconnesse al mondo Internet. Sono interconnesse al mondo Internet come, e chiaramente detengono i dati aziendali, i dati delle nostre aziende, quindi sono sempre più strategici e non detengono solo i nostri dati privati, ma sono i nostri dati aziendali. Come si interconnettono? Si interconnettono tramite fibra ottica o tramite connessioni di 4G e spero che rapidamente si arrivi al 5G e al 6G con degli Edge Data Center regionali che poi in termine tecnico si dice fare: Decalling che sono interconnessi con la fibra ottica alle grandi regioni di Cloud.
Quindi, in questa nuova versione del mondo dei Data Center la parola chiave sicuramente è: Distribuzione. Distribuzione dei Dati. I Data Center diventano sempre più distribuiti, quindi che cosa succede?
Come mai diventano sempre più distribuiti? Negli ultimi anni, abbiamo vissuto un processo di spostamento del Dato che si avvicina sempre di più all’utente finale. Questo avviene per una serie di motivi elencati in questa Slide ne ho messi tra i più importanti, sicuramente noi vediamo sul mercato, la regionalizzazione del servizio del Data Center, quindi le aziende cercano di avere dei Data Center che siano sempre più vicini alla loro sede. In realtà quello che vogliono avere è: una presenza regionale dei Data Center e vogliono essere distanti al massimo tra 1 ora e 1 ora e mezza, massimo 2 ore ai propri server per cui per molte regioni italiane non è interessante andare su Milano o andare su Roma ma servono la regionalizzazione con degli Edge Data Center. Poi c’è un fenomeno di rimpatrio dei dati, cioè le aziende si stanno rendendo conto che mettere tutto sul Cloud ha costituito due problemi. E’ stato molto utile far partire dei servizi di APP applicativi in maniera molto rapida, però ha causato un paio di problemi.
Il primo problema è stata la perdita del controllo di dove sono questi dati, cioè questi dati potrebbero essere anche detenuti all’estero in regioni Cloud che noi non sappiamo nemmeno dove sono.
E la Seconda Cosa è la perdita del controllo dei Costi perché questi operatori Cloud cambiano tutti i giorni dei contratti. Vedo che qualcuno di voi annuisce e che conosce il problema. Gli utenti vedono cambiare senza frutto, i contratti e quindi c’è il rimpatrio del dato che non viene rimpatriato. Quindi, le applicazioni importanti, le applicazioni critiche vengono riportate in Italia, naturalmente non a livello nazionale ma a livello regionale per il motivo di prima, cioè che dicevo prima e cioè il motivo di regionalizzazione.
E poi, Terzo ma non ultimo, tutti parlano dei Tempi di Latenza che sono importanti e saranno importanti forse un po’ più avanti, quindi ci sono queste nuove tecnologie come ex Cloud, ex Computing, IoT e Intelligenza Artificiale, dicevamo prima, molto importanti che hanno bisogno della vicinanza e quindi se potrei in realtà…, mi chiedono spesso che cosa è l’Edge Computing, che cosa sono gli Edge Data Center. L’Edge Computing, quindi secondo me, è semplicemente, è la capacità nostra che abbiamo di processare il Dato sempre più vicino a dove il Dato è creato o addirittura in alcuni casi anche processarlo nel punto dove il dato stesso è stato creato, quindi questo è proprio quello che facciamo noi con Rai Way.
Ecco, ritorno alla parola iniziale della presentazione, “Il Processo di digitalizzazione”:: è un processo molto importante che dobbiamo sostenere, perché non possiamo rischiare che il Paese resti indietro, soprattutto e anche il Sud Europa che sta un po’ rischiando di andare indietro, no? Perché facciamo quello che dicono gli americani, cioè gli americani dicono: che loro producono e noi normiamo quello che loro producono, quindi ci fermiamo alla parte normativa e non facciamo l’azione, quindi per non rimanere indietro, dobbiamo andare avanti con il processo di digitalizzazione. Il processo di Digitalizzazione ha bisogno dei Data Center perché i Data Center sono lo spazio ideale e più sostenibile proprio perché sono molto controllati dal Governo e dagli Enti Certificatori, anche dal mercato stesso che li controlla perché ovviamente i nostri clienti vogliono essere sicuri di mettere i loro server e i loro dati dentro a degli ambienti che sono sostenibili e che sono gestiti in maniera sicura. Quindi i Data Center rappresentano l’ambiente ideale, quindi sosteniamo insieme per il processo di digitalizzazione, indirettamente anche il mondo dei Data Center.
Che cosa fa Rai Way nell’iniziativa dei Data Center che noi presentiamo quì? Noi abbiamo denominato, abbiamo sviluppato questo progetto che io chiamo, che io definisco: Computing Continuum, (quindi una sorta di azione di informatica continua) che si troverà a Roma, quindi abbiamo in progetto per Roma un Data Center che noi in termine tecnico definiamo Higher Scale, quindi più grande di quelli che costruiamo ed abbiamo inaugurato quì su Genova, un Data Base di circa 40 MGW di corrente elettrica e che presenterò nelle slide successive, è connesso attraverso questo backbone (dorsale) molto importante, proprietario di Rai Way di alta qualità e di bassa latenza, con una serie di Data Center distribuiti su tutto il territorio nazionale che sono gestiti da un NOC (Network Operations Center) anche questo nazionale. Quindi tutte queste cose sono il grande differenziatore con la competizione quindi con la competizione che esiste adesso sull’Italia e che soprattutto agisca come società internazionale e che passi oltre su società americane che come sapete sono concentrate su Milano. Come sapete la nostra differenza è che siamo distribuiti su tutto il Paese, e quindi, diciamo che questo è il nostro contributo molto grande alla digitalizzazione del Paese attraverso la distribuzione di questi Data Center interconnessi a questa rete ad altissima affidabilità che consente tempi di latenza molto bassi.
Noi stiamo lanciando la terza giornata dell’inaugurazione dell’Edge Data Center di Genova-Granarolo. Io sono genovese, sono ligure perché sono di Diano Marina ed oggi è molto importante e quasi commovente per me essere qui su Genova con voi. Quindi abbiamo già presentato Milano, poi Firenze ed oggi Genova e poi noi insomma, abbiamo aperto queste 5 bandierine blu azzurre che sono i 5 Data Center che già esistono perché, come diceva prima, Pietro Grignani, sottolineo questa cosa. Non è un progetto ma è una realtà, quindi noi questa piattaforma l’abbiamo costruita e stiamo andando avanti con queste altre 5 bandierine azzurre che sono i 5 Data Center di Firenze Milano, Genova, Torino e Venezia, perché come vedete sarà per noi la presenza nel Centro-Sud Italia, perché sicuramente il Sud Italia è meno coperto dalla presenza di strutture di Data Center ed è molto importante per noi esserci per dare un servizio al Paese, al Sud dell’Italia.
Quindi i 5 Data Center attivi di cui vi parlavo sono per un totale di ben 1.6 MW di potenza elettrica, quindi questa è la capacità elettrica pari a 1.600 KW che noi diamo a disposizione per i clienti e quindi noi mettiamo questi Data Center a disposizione dei nostri clienti perchè entriamo sul mercato come Società di Colocation e quindi non siamo solo Data Center di Rai Way come all’inizio ci avevano scambiato ma andiamo ad aprire questi servizi e in questo caso, a tutte le aziende genovesi e liguri. Il Data Center di Genova-Granarolo in particolare ha 210 KW con 36 armadi arredati come dove sapete a Granarolo sulle alture di Genova dove si vedono le nostre antenne. Quindi in quel punto dove si vedono le antenne stiamo usando noi solo territorialmente lo spazio e non sprechiamo territori liberi come fanno altre società di Data Center ma usiamo i Data Center esistenti sul nostro territorio.
Questa è la struttura che presentiamo oggi, per quanto riguarda, tutte infrastrutture sono certificate e come dicevo Rating 3 e vanno più veloci con certificazioni 2M molto importanti per la ridondanza che garantisce che per noi, non ci siamo Down Time Out (Blackout) all’interno del Data Center anche se manca la corrente dalla rete ottica.
(Ndr: Ridondanza, nel linguaggio tecnico, la caratteristica di un impianto, di un'attrezzatura o di un sistema informatico in cui sono presenti più elementi (generalmente il doppio di quelli necessari) capaci di svolgere la stessa funzione, così da aumentarne l'affidabilità).
Il Data Center sulla città di Roma, sarà invece il cuore del sistema e sarà invece l’Hiperscalesale Data Center con una certificazione più alta di Rating 4, perché è la certificazione massima possibile nel nostro settore e costruiremo questi edifici in 4-8 fasi e quindi, (i Data Center si costruiscono sempre in fasi), con l’apertura del mercato e permetteremo però di arrivare fino a 40 MGW, i servizi offerti sono i servizi normali e non mi fermo quì.
Per i servizi comuni di collocation, affittiamo spazi all’interno dei Data Center, diamo la disponibilità con la presenza di questi armadi e la connettività del servizio dell’internet ad altissima velocità e naturalmente la corrente elettrica necessaria per far funzionare le macchine dei nostri clienti con servizi, che noi chiamiamo di supporto, che riguardano l’installazione, la gestione e manutenzione di macchinari.
Per quanto riguarda la sostenibilità i Data Center sono tutti molto sostenibili e intanto la politica di Rai Way anche prima che arrivasse questo progetto di Data Center, era mirata ad avere il 100% dell’energia e quindi tutte le sedi di Rai Way, anche le sedi diciamo di Management, le sedi amministrative e tecniche utilizzano fonti rinnovabili al 100% e questo lo abbiamo esteso anche ai Data Center e poi tecnicamente tutto quello che serve per rendere queste infrastrutture molto sostenibili e rinnovabili tra cui, (i Data Center, come sapete, in questo periodo vengono un po’ attaccati per lo spreco di acqua per il raffreddamento) e noi abbiamo scelto di utilizzare l’aria esterna, il cooling esterno per appunto, per non avere appunto sprechi di acqua.
Non c’è business senza digitale. Non c’è digitale senza Data Centers.
Rai Way è Membro dell’Associazione IDA (Italian Datacenter Association) che è la paladina della sostenibilità.
< https://italiandatacenter.com/ >.
La mission di IDA è diventare il riferimento per il settore dei Data Center che non solo si faccia portavoce a livello istituzionale delle esigenze delle aziende che ne fanno parte ma anche contribuisca a promuoverne lo sviluppo e la presenza sul territorio nazionale.
Quindi, noi di Rai Way andiamo avanti sostenendo il tema della sostenibilità che permette a clienti in gravi situazioni in-house (che in certi casi sono poco sostenibili e poco efficaci), di usufruire dei nostri criteri di sicurezza e massima affidabilità all’interno dei nostri Edge Data Center. Vi ringrazio molto per l’attenzione. Luca Beltramino.
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- Alla conferenza, significativo intervento di Giuseppe Franceschelli, Head of Strategic Relationships and Alliances (SRA) MAPS Group, Partner Strategico di Rai Way, < https://mapsgroup.it/ >, che ha premesso e sottolineato:
“… Diamo valore ai dati, per aiutare le aziende a esprimere meglio il loro potenziale con Data Center e l’Intelligenza Artificiale (IA) per una Sanità e una Energia più Smart con Intelligenza Artificiale (IA) e con modello a ricavi ricorrenti:
- Data Center e l’Intelligenza Artificiale (IA) per una Sanità e un’Energia più Smart
Per garantire efficienza, velocità e sostenibilità economica, Maps Group utilizza sia Data Center tradizionali che Data Center EDGE (detti di prossimità) specialmente come quelli sviluppati da Rai Way EDGE. Questi ultimi, perchè situati più vicino agli utenti finali, offrono numerosi vantaggi:
- Riduzione della latenza: migliorando i tempi di risposta delle applicazioni, fattore cruciale per servizi in tempo reale e per l’Internet delle Cose (IoT).
- Maggiore affidabilità: garantendo la continuità operativa anche in caso di problemi sulla rete principale.
- Ottimizzazione energetica: riducendo le distanze di trasmissione dati e quindi il consumo di energia.
- Accesso democratico alla tecnologia: permettendo anche alle piccole e medie imprese (PMI) di beneficiare di soluzioni avanzate.
- Intelligenza Artificiale (IA) e modello a ricavi ricorrenti
Maps Group sviluppa piattaforme digitali basate sull’IA con un modello di business a ricavi ricorrenti. Questo modello, simile a quello utilizzato da aziende come Netflix o Spotify, prevede il pagamento di un canone periodico da parte dei clienti in cambio dell’accesso continuo ai servizi. I vantaggi di questo modello sono molteplici:
- Flussi di cassa prevedibili: gli abbonamenti generano entrate costanti e stabili nel tempo.
- Relazioni a lungo termine con i clienti: il modello a ricavi ricorrenti favorisce la fidelizzazione e la creazione di partnership durature.
- Crescita sostenibile: la stabilità finanziaria consente di investire in ricerca e sviluppo, contribuendo alla crescita economica e all’occupazione”.
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MAPS GROUP < https://mapsgroup.it/ >, è un’azienda nata nel 2002 come piccola azienda, un system integrator di soluzioni informatiche. Nel 2008 è diventata però una Società per Azioni e da allora ci siamo posti l’obiettivo di trasformare una Società che si occupava di servizi di integrazione in una Società-prodotto, una cosa complicatissima.
Devo dire che io sono stato ingaggiato da MAPS nel 2012 e vengo da un’esperienza internazionale prima in Silicon Valley e poi in regia a Seul nel mondo dell’elettrico, per cui ne ho viste di ogni tipo, però la sfida che mi hanno messo davanti di cambiare il modo di ragionare quindi il my in-set è stato una sfida pazzesca. Al giorno d’oggi siamo cresciuti nel mondo proprio delle tecnologie che traggono la conoscenza dei dati.
I dati di cui è stato accennato, molto spesso sono disordinati, sono i cosiddetti big text e ci vuole qualcuno che poi estragga la conoscenza da questi dati, beh noi ci siamo dedicati a questo e già dal 2008 avevamo fondato una società che si chiamava InText (proprio Dentro il Testo), in grado di estrarre questa conoscenza in base a delle regole a seconda di ciò che volevamo ottenere e quindi nel mondo della Sanità piuttosto che nel mondo della Pubblica Amministrazione e quant’altro e nel mondo delle apologie, che è un primo importante componente dell’Intelligenza Artificiale (IA).
Ecco quindi, noi facciamo Intelligenza Artificiale da molto tempo e siamo cresciuti. Oggi siamo un’azienda di circa 30 milioni di fatturato e 300 dipendenti presenti in 12 sedi e quindi siamo cresciuti bene e ci siamo quotati nel 2018 alla Borsa di Milano nel segmento Blu e stiamo facendo tante acquisizioni in questo momento e, quello che mi ha colpito di Rai Way è, che è una società pubblica, quindi Rai servizio pubblico ma che si è posta l’obiettivo incredibile, (perché è quello che in qualche modo assomiglia a quel modo che noi pensiamo), ovvero a quello del cosiddetto approccio condiviso (come viene chiamato in inglese: shared value), ovvero l’azienda che investe per crescere, ma investe in un certo territorio per far crescere anche la comunità in cui l’azienda esiste. E questo per noi è un Mantra.
Tutte le acquisizioni che abbiamo fatto, almeno una decina negli ultimi anni da Nord a Sud, hanno sposato fortemente questo valore, ovvero le persone che sono l’elemento portante delle aziende e che hanno dimostrato e che stanno dimostrando di crescere, ebbene noi le aiutiamo a crescere integrandoci a tutto quello che è la nostra visione di crescita ma facendo crescere il singolo territorio, così è l’approccio di Rai Way.
Rai Way come società pubblica sta investendo in diverse città, lo vediamo e crescerà ancora di più ma sicuramente aiuterà a far crescere la comunità.
I Data Center per noi sono un elemento fondamentale perché sono un po’ come il motore dentro a un’automobile, noi possiamo possedere delle auto bellissime molto confortevoli, producendo anche del carburante particolarmente performante ma poi, questo carburante deve essere utilizzato da motori sempre più potenti e il Data Center è un po’ questo, no? Producendo soprattutto soluzioni nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, la semantica che vi ho detto prima, ne è una parte ma facciamo molto di più anche oltre.
Abbiamo identificato negli Edge Data Center di Rai Way (quindi Centri di prossimità, come viene detto in inglese di Edge, di Bordo), elementi molto importanti che sono la riduzione della Talenza di cui abbiamo parlato se installiamo la nostra piattaforma digitale dentro un Edge Data Center di Rai Way, sicuramente possiamo contare in una velocità con la quale, la nostra piattaforma elabora ma soprattutto raccoglie i dati cosiddetti di Internet delle Cose (IoT) perché noi comunque tra funzionari dobbiamo leggere i dati e elaborarli con
(Ndr: Talenza è un'agenzia di reclutamento a servizio completo nei settori della tecnologia e delle operazioni aziendali, con una vasta esperienza nel reclutamento sia a tempo indeterminato che a contratto in un'ampia gamma di settori industriali).
una maggiore affidabilità perché abbiamo una cosiddetta continuità operativa. Ovvero che se in una rete nazionale si guarda qualcosa, possiamo però contare anche localmente che il Data Center continui a funzionare. Quindi è quello che viene anche chiamato “business continuing”, soprattutto in molti ambienti noi agiamo molto come vedrete, siamo molto presenti nella sanità digitale e nell’energia digitale che è fondamentale per non creare intoppi, questo tema per noi è fondamentale e quindi utilizzare anche gli Edge Data Center.
- Accesso democratico alla tecnologia
Sicuramente il tema della utilizzazione energetica, perché comunque riducendo le distanze si possono ridurre, diciamo, tutta una serie di elementi che possono rappresentare anche una duplicazione del consumo energetico che è fondamentale, e in più, cosa che mi ha colpito, è stato quando Luca Beltramino me lo ha raccontato, e mi sono permesso di chiamarlo “accesso democratico alla tecnologia” quindi, questi Edge Data Center potentissimi in grado di erogare capacità di calcolo incredibili, sono però anche disponibili a tutti in particolare alla piccola e media impresa (PMI) e quindi per chi si occupa di piccole e medie imprese.
Vedo quì l’amico Fabrizio Ferrari, Presidente di Aitek SpA e Vice Presidente di Confindustria che è un po’ il nostro tessuto, come diceva, prima parlavamo soprattutto ed in particolare di grandi aziende e di piccole e molto piccole aziende. Mancano purtroppo le aziende intermedie. Quindi il fatto di riuscire a far crescere le piccole aziende e farle diventare medie aziende, contribuisce ad attirare dall’esterno gli investitori. Ad esempio noi come MAPS GROUP, non siamo ancora riusciti a fare investimenti su Genova per questo motivo, perché manca il taglio medio, mettiamola così, quindi questo sarà un elemento catalizzatore in cui noi crediamo moltissimo.
E l’altro aspetto che ho voluto evidenziare, noi lavoriamo come azienda e qualsiasi azienda ha un suo modello di business soprattutto nel creare piattaforme che creino i cosiddetti ricavi ricorrenti, quindi vuol dire, (vi ho fatto un esempio di abbonamenti di Netflix e di Spotify quelli che tutti noi conosciamo), ovvero flussi di cassa che prevedono un pagamento periodico in cambio di un servizio continuo, ormai tutta la popolazione è sempre più abituata ad esso e sono i vantaggi per l’azienda e quì ritorno al discorso di far crescere proprio le piccole e medie imprese (PMI) e aggregarle, per creare flussi di cassa prevedibili perché comunque, dove “…io so che comunque in quel mese incasserò X…” e quindi li ho chiamati semplicemente Abbonamenti o Fee, chiamiamoli come si vuole, che in genere sono contratti stabili nel tempo, cosa molto interessante con relazioni a lungo termine con i clienti perché questi modelli creano fidelizzazione e partnership che sono durature.
E infine, e questo ci tengo molto a sottolinearlo, il concetto di crescita sostenibile che i flussi continui e ricavi ricorrenti, creano quindi migliori indicatori, la cosiddetta stabilità finanziaria di una ’azienda che consente alle aziende di investire meglio (almeno, una certa percentuale, avendo certi gli incassi) in ricerca e sviluppo e quindi creando una crescita garantita soprattutto dall’aspetto tecnologico e quindi un conseguente aumento di occupazione. Quindi questo è per noi un punto fondamentale e che rendiamo conto nell’ambito dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA). Quindi, l’Intelligenza Artificiale vista dal punto di vista della crescita della parte dell’aspetto sociale.
- Digitale Health Care e Telemedicina
Siamo concentrati in due aree, l’area del Health Care, Digitale Health Care, dove noi operiamo in vari comparti. Ci occupiamo della cosiddetta esperienza del paziente e quindi siamo presenti in tutta Italia, moltissimo nella sanità privata, con i vari Gruppi quali ad esempio, Humanitas, IEO, Gruppo San Donato, ecc., dove noi gestiamo ormai da anni tutti questi temi di accoglienza e quindi Totem, tutto quello che riguarda le APP e tutto quanto riguarda la risposta telefonica intelligente, ecc., che facilita la vita ai pazienti e soprattutto migliora conseguentemente ciò che è l’organizzazione conseguente dell’organizzazione sanitaria.
Ci occupiamo di Telemedicina e anche di data di read and governance di quello che vi ho detto all’inizio, che vuol dire leggere nei documenti della sanità, mantenendo tutto l’aspetto del DPR che è fondamentale per la riservatezza, quindi vedere l’aggregazione e estrarre la conoscenza strutturata e a utilizzare questa conoscenza strutturata per costruire dei software e delle piattaforme digitali che permettano di migliorare la qualità del servizio e quindi l’outcome e quindi verso i pazienti e migliorare anche quello che è la qualità di vita del personale sanitario. Ecco questo è un punto fondamentale che noi facciamo perché l’80% dei dati nella sanità a livello globale sono destrutturati, sono dei testi diciamo dei medici, dei clinici e vengono tutti elaborati in modo, diciamo analogico.
Ad esempio ci stiamo occupando della prospettiva a livello nazionale e in questo momento le varie regioni hanno cominciato ad usare i nostri sistemi e quindi noi riusciamo a capire le prescrizioni dei medici quanto sono appropriate rispetto alle linee guida date dalle ASL locali, il che vuol dire che le regioni possono meglio controllare e modulare e quindi aiutare ad avere un eccesso di domanda rispetto all’offerta e quindi ridurre i tempi di attesa, questo è un esempio virtuoso di quello che stiamo facendo ma stiamo facendo tantissime altre cose.
- Digitalizzazione dell’energia fondamentale
Queste sono un po’ le referenze nella sanità pubblica: 5 interregionali in 110 aziende regionali e presidi dove siamo presenti e attivi. Poi passiamo alla seconda e ultima parte, seconda area molto importante e che caratterizza molto Genova, il genovesato. Io vengo dal mondo elettrico avendo lavorato nei leggii a Seul ed avendo seguito Stati Uniti, Sud-Europa, ecc., e quindi è stata una delle cose che ho portato dentro alla MAPS, tutta la parte della digitalizzazione dell’energia fondamentale.
In Italia e in tutto il mondo abbiamo i nostri ingegneri che sono riconosciuti, i migliori al mondo. Nel mondo dell’elettrico ed in particolare (guardando con la lente di Sherlock Holmes all’interno di questo insieme), Genova brilla! Quindi Genova nell’ambito del comparto elettrico, sia dal punto di vista delle storie delle aziende che nascono dal Gruppo Ansaldo che fu, ma anche dell’Università, noi brilliamo a livello internazionale con i nostri ingegneri che sono in assoluto i più richiesti.
L’energia elettrica diventa fondamentale e noi ci occupiamo, nel mondo dell’energia elettrica della parte di chi consuma l’energia e che quindi bisogna rendere a questi utenti, i sistemi in tempi più efficienti e quindi efficienza energetica e noi abbiamo tutti i sistemi digitali che girano nei Data Center e negli Edge Data Center ancora più importanti, perché comunque leggono tutti i dati per poter fare in modo che i sistemi per l’utenza, possano diciamo ridurre i consumi con la condivisione dell’energia elettrica e la manutenzione predittiva di reti elettriche.
Tutto questo, diciamo collegato ad un concetto generale di sostenibilità, come indicato nel nostro sito < https://mapsgroup.it/ >, vi sono le aziende con le quali utilizzano in Italia i nostri sistemi. Questa è la MAPS e siamo felici di poter valutare anche l’utilizzo adesso dei Edge Data Center di Rai Way. Grazie, Giuseppe Franceschelli.
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Angelo Martinengo.
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