Sport, per l’Italia un anno da incorniciare

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Per l’Italia dello sport si appresta alla conclusione una stagione ricca di gioie e ricolma di gratificazioni…Dai numerosi exploit di J. Sinner e del Tennis, alle roboanti Olimpiadi di Parigi, passando per le vittorie nel Calcio: il nostro marchio è ormai una garanzia di successo!


Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Per i nostri colori l’anno che volge al termine è d’annoverare fra i più fastosi di sempre. Come non mai nella nostra storia, ci siamo distinti in svariate discipline, dalle più popolari a quelle di nicchia, da quelle con la più lunga tradizione a quelle “emergenti”, impreziosendo il nostro forziere con perle di rara bellezza. Di certo il fantastico 2024 su cui sta per calare il sipario sarà ricordato come l’anno del Tennis, sport in cui abbiamo rasentato l’eccellenza, effettuando un prodigioso balzo in avanti che di colpo ha rivoluzionato il nostro status storico. Jannik Sinner è stato fantascientifico, permettendoci con le sue performance sontuose di raggiungere mete inimmaginabili. Tuttavia l’enorme portata del nuovo corso dorato inaugurato dalla nostra racchetta è rappresentata dall’intero movimento tennistico tricolore, di cui il fenomeno altoatesino è solamente la punta di diamante. Sinner, infatti, non è la classica luce appartata nella desolazione ma è il simbolo di un tennis azzurro che negli ultimi due anni è cresciuto in maniera esponenziale ed inverosimile, ed il Mondiale conquistato sia in ambito maschile che femminile (per tacere di altri risultati) raffigura fedelmente il livello superlativo agguantato dalla racchetta nostrana. Ma a toccare picchi di signorilità in questo magico 2024 non è stato soltanto il Tennis. Sono stati diversi, infatti, gli sport in cui abbiamo toccato l’apice delle nostre ambizioni, e le Olimpiadi di Parigi descrivono più di ogni dissertazione il periodo straordinario che stiamo vivendo. Ai Giochi tenutisi in terra di Francia ci siamo presentati con una delegazione di altissimo livello, estremamente versatile e… soprattutto vincente, raccogliendo un bottino d’allori degno di una grande potenza. Ci siamo mostrati competitivi in ogni dove, persino in ambiti da sempre poco consoni alle nostre aspirazioni, svettando addirittura nella Ginnastica femminile, con Alice D’Amato capace di elevarsi su quote per noi ritenute da molti proibitive. Fra i trionfi più entusiasmanti e celebrati vi è stato anche quello riportato dal Volley femminile, disciplina che per la prima volta ci ha visti surclassare ogni rivale, vincendo un Oro che prima di codesta kermesse a cinque cerchi non avevamo mai brandito nemmeno fra gli uomini. Un successo che sino a pochi anni fa avrebbe avuto dell’incredibile, e che adesso funge da rampa di lancio per un futuro pallavolistico quanto mai luminoso. Ma come accennavo poc’anzi, in questa rassegna internazionale abbiamo palesato una poliedricità senza eguali, svettando in quasi tutte le gare più importanti, conquistando medaglie nel Nuoto, nel Ciclismo, nella Vela, nel Tiro in Atletica e non solo, a conferma di come il nostro settore sportivo negli anni sia cresciuto smisuratamente, ampliando il proprio raggio d’azione, sino a raggiungere campi ritenuti impraticabili. In quest’anno solare ci siamo attestati su livelli considerevoli anche nel Calcio, tornando in auge dopo qualche anno di magra. Perlomeno fra i club. Il successo riportato in Europa League dall’ex Cenerentola dell’Atalanta di G. Gasperini s’erge ad emblema di un pallone italico che si appresta a rientrare sommessamente (ma non troppo) nel circolo delle elette. Purtroppo a livello di Nazionale siamo ancora in “work in progress” (e l’ultimo fallimentare Campionato d’Europa lo conferma) ma mister Luciano Spalletti sembra aver imboccato la strada maestra che conduce lontano dalla mediocrità. E soprattutto sembra aver imboscato quella mentalità fiacca ed apatica che dopo Euro 2020 si era pericolosamente insinuata nel gruppo degli azzurri. Le ultime uscite in Nations League sembrano confortare le ipotesi più ottimistiche che dovrebbero veder rinascere in tempi ragionevoli la nostra Nazionale. Spalletti è un grande allenatore. Non si vince uno Scudetto per caso, specie a Napoli. Diamogli tempo e fiducia e vedrete che non ce ne pentiremo. Lo so, il calcio frenetico e schizofrenico (e ingrato) di oggi non sempre permette di lavorare a un serio progetto a lungo termine, e non di rado l’ossessione per il “tutto e subito” finisce col farci raccogliere il nulla, ma spero tanto che almeno stavolta ci si doti della fondamentale arma della pazienza, senza la quale si corre il rischio di apporre i sigilli a qualsivoglia aspirazione. Alberto Sigona 13 dicembre 2024

Foto di Simone Ferraro/Coni





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link