Questo piccolo villaggio ha sconfitto la povertà coltivando bambù, ora è tra i più prosperi dell’India

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Grazie al Forest Rights Act del 2006, il villaggio di Pachgaon ha ottenuto la proprietà della sua foresta e ha avviato un’attività di bambù che ha portato prosperità economica e sociale alla comunità

Pachgaon, un piccolo villaggio nel Maharashtra, in India, ha vissuto una straordinaria trasformazione. Da comunità impoverita e dipendente dalla migrazione stagionale, si è trasformata in un fiorente centro economico, grazie a una risorsa preziosa: il bambù.

Questa incredibile storia di successo è iniziata con l’ottenimento dei diritti di proprietà sulla foresta che circonda il villaggio. Grazie al Forest Rights Act del 2006, gli abitanti di Pachgaon hanno potuto rivendicare la proprietà di oltre 1.000 ettari di terreno forestale, un tempo controllato dal dipartimento forestale.

“In precedenza, la foresta era con il dipartimento forestale. Ma ora è con noi”, ha spiegato al The Migration Story Sanjay Gajanan Gopanwar, membro del Gram Sabha, il consiglio del villaggio. “Abbiamo formulato 115 regole su come espanderla, nutrirla e proteggerla”.

La comunità ha deciso di sfruttare la ricchezza di bambù presente nella foresta per avviare un’attività commerciale. Gli abitanti del villaggio, guidati dall’attivista Vijay Dethe, hanno imparato a tagliare, classificare e vendere il bambù, trasformandolo in una fonte di reddito stabile.

“Finché dipendi dal governo per tutto, non sarai in grado di creare il tuo lavoro”, ha spiegato Dethe. “Il sostentamento basato sulla foresta era la strada giusta“.

Il successo dell’impresa ha superato ogni aspettativa. Nell’ultimo anno finanziario, l’attività del bambù ha generato un profitto di oltre 40.000 dollari, creando posti di lavoro e arrestando la migrazione verso le città.

“Il giorno in cui abbiamo ricevuto i documenti (sui diritti forestali) è stata una festa”, ha raccontato Vinod Ramswaroop Tekam, un abitante del villaggio. “Eravamo sopraffatti. Ora eravamo certi al 100% che la foresta era davvero nostra”.

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I profitti generati dall’attività vengono reinvestiti nella comunità. Il Gram Sabha finanzia la costruzione di case, sostiene l’istruzione dei giovani e promuove l’uguaglianza di genere, garantendo la parità salariale tra uomini e donne. “Ora abbiamo salari uguali, il che ci aiuta“, ha raccontato Jaishree Tarache Atram, che in passato lavorava come migrante stagionale.

Un modello di gestione comunitaria

Il successo di Pachgaon è dovuto in gran parte alla gestione comunitaria della foresta. Il Gram Sabha, composto da tutti gli abitanti del villaggio, prende decisioni in modo democratico, garantendo che i benefici dell’attività vengano condivisi equamente tra tutti i membri della comunità.

“Quando gli abitanti del villaggio hanno ricevuto i diritti forestali, la prima cosa che hanno fatto è stata quella di stabilire regole e regolamenti su come avrebbero utilizzato la loro foresta”, ha affermato Pravin Mote, un ricercatore di governance forestale. “Hanno creato una metodologia di conservazione delle foreste”.

Il Gram Sabha ha istituito norme per il taglio del bambù, l’assegnazione del lavoro, i salari, la protezione della fauna selvatica e la gestione delle risorse. Inoltre, ha avviato un programma di riforestazione per garantire la sostenibilità a lungo termine dell’attività.

Nonostante il successo ottenuto, Pachgaon deve ancora affrontare alcune sfide. La comunità è consapevole della necessità di diversificare le proprie attività e di trovare nuovi mercati per il bambù. Inoltre, è importante garantire che la gestione della foresta rimanga sostenibile nel lungo periodo.

Gli abitanti di Pachgaon sono fiduciosi di poter superare queste sfide e continuare a prosperare grazie alla loro foresta. “La nostra prossima generazione vivrà qui”, ha detto Gajanan Themke, un abitante del villaggio. “E se non trovassero lavoro altrove? Avrebbero sempre il business della foresta”.

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