Multe per eccesso di velocità da autovelox: la guida

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Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada arrivano importanti modifiche anche per gli autovelox. Ecco le novità principali e i consigli utili per evitare multe e sanzioni.

Dalla sua uscita il 14 dicembre 2024, il nuovo Codice della Strada ha portato importanti cambiamenti in materia di multe e regolamentazione degli autovelox. Le sanzioni sono state aggiornate, introducendo anche norme più equilibrate: ad esempio, se un automobilista riceve più multe per eccesso di velocità nello stesso tratto di strada nell’arco di un’ora, verrà applicata solo la sanzione più grave, aumentata di un terzo.

Queste novità si aggiungono alle riforme già introdotte dal Decreto Autovelox dello scorso maggio, che ha stabilito regole più rigorose per il posizionamento dei dispositivi: gli autovelox possono essere installati solo su tratti di strada con un elevato tasso di incidentalità e vanno segnalati con cartelli posizionati almeno 1 km prima dei dispositivi fuori dai centri abitati, 200 metri sulle urbane a scorrimento e 75 metri per le altre.

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Scopriamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere per non incorrere in sanzioni e guidare in sicurezza.

Autovelox e limiti di velocità

Anche con l’ultima riforma, i limiti di velocità sulle strade italiane rimangono invariati: nelle aree urbane il limite è fissato a 50 km/h, sulle strade extraurbane secondarie a 90 km/h, sulle extraurbane principali a 110 km/h e in autostrada a 130 km/h. Limiti che per i neopatentati scendono a 100 km/h in autostrada e a 90 km/h sulle strade extraurbane principali, questo per i primi tre anni dal conseguimento della patente.
Ricordiamo anche il divieto di utilizzo degli autovelox per controllare velocità inferiori a 50 km/h in ambito urbano, rendendo quindi non sanzionabili con dispositivi fissi le cosiddette “Zone 30“, come a Bologna e in altre città italiane. Sulle strade extraurbane, inoltre, l’installazione degli autovelox è possibile solo se il limite di velocità imposto non è inferiore di oltre 20 km/h rispetto al limite standard per quel tipo di strada.

Su una strada extraurbana principale con un limite di 110 km/h, non sarà consentito installare dispositivi per monitorare velocità inferiori a 90 km/h. Lo stesso principio si applica alle strade provinciali, dove i limiti ordinari di 90 km/h consentono l’installazione di autovelox solo per velocità superiori ai 70 km/h.

In zone particolarmente sensibili, come quelle vicine a scuole e ospedali, il controllo del rispetto del limite di 30 km/h è quindi affidato esclusivamente agli agenti di polizia, che interverranno direttamente per garantire la sicurezza.

Quali sono i margini di tolleranza degli autovelox

Le tolleranze applicate ai rilevamenti di velocità degli autovelox rimangono strettamente legati ai limiti in vigore. Servono a tenere conto dei potenziali errori sia dei tachimetri delle auto che dei dispositivi di controllo.

Entrando più nel dettaglio, per velocità inferiori ai 100 km/h, il margine di tolleranza è fisso a 5 km/h. Questo significa che, ad esempio, su una strada urbana con limite di 50 km/h, la multa scatterà solo se si superano i 55 km/h. Per velocità pari o superiori ai 100 km/h, invece, la tolleranza viene calcolata come il 5% della velocità massima. In autostrada, ad esempio, con un limite di 130 km/h, non si dovrebbero rischiare multe fino a una velocità di 137 km/h.

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Ricapitolando, i margini di tolleranza per le diverse categorie di strade sono quindi i seguenti:

  • Strade urbane: limite 50 e 70 km/h, multa oltre 55 e 75 km/h;
  • Strade extraurbane secondarie: limite 90 km/h, multa oltre i 95 km/h;
  • Strade extraurbane principali: limite 110 km/h, multa oltre i 116 km/h;
  • Autostrade: limite 130 km/h, multa oltre i 137 km/h.

In ogni caso, è comunque doveroso rispettare strettamente i limiti di velocità. Non solo per evitare multe o decurtazione dei punti della patente, ma anche per garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada.

Entro quando arriva la multa dell’autovelox? Le tempistiche

La notifica delle multe per eccesso di velocità deve avvenire entro 90 giorni dall’infrazione. Questo termine, decorre dal giorno successivo alla violazione e si riferisce al momento in cui il verbale viene trasmesso all’ufficio postale, non a quando l’automobilista lo riceve. Se la multa è consegnata a mano, la notifica è immediata. Superare il limite di 90 giorni rende la sanzione contestabile, ma l’annullamento non è automatico: è necessario presentare un ricorso per dimostrare il ritardo.

Autovelox: costi e sanzioni per chi supera i limiti di velocità

Tra le principali novità del nuovo Codice della Strada c’è la regola secondo cui, se un dispositivo genera più multe nello stesso tratto stradale nell’arco di un’ora, verrà applicata solo quella più grave, aumentata di un terzo. Inoltre, le tariffe sono state aumentate. Ecco quali sono, dal minimo al massimo sanzionabile:

  • Da 173 a 694 euro per chi eccede i limiti di velocità di oltre 10 km/h ma non supera i 40 km/h;
  • Da 220 a 880 euro per chi supera i limiti di oltre 10 km/h ma non oltre i 40 km/h, più la sospensione della patente da 15 a 30 giorni se la violazione avviene in area urbana e viene commessa almeno due volte nell’arco di un anno;
  • Da 543 a 2.170 euro, con sospensione della patente da 1 a 3 mesi, per chi supera i limiti di velocità di oltre 40 km/h ma non oltre i 60 km/h;
  • Da 845 a 3.382 euro, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi, per chi eccede i limiti di velocità di oltre 60 km/h.

In aggiunta, le infrazioni commesse in orario notturno (indicativamente tra le 22:00 e le 7:00) prevedono un incremento di un terzo sulle sanzioni pecuniarie, a cui aggiungere la decurtazione dei punti.

Autovelox e decurtazione dei punti della patente

Quanti punti vengono tolti dalla patente in caso di eccesso di velocità? Le decurtazioni rilevate tramite autovelox variano in base all’entità dell’infrazione:

  • Superamento del limite di oltre 10 km/h e fino a 40 km/h: 3 punti in meno sulla patente;
  • Superamento del limite di oltre 40 km/h e fino a 60 km/h: 6 punti in meno, con sospensione della patente da 1 a 3 mesi;
  • Superamento del limite di oltre 60 km/h: 10 punti in meno, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi.

Ricordiamo che per i neopatentati – ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni – le decurtazioni sono raddoppiate, perciò invitiamo a prestare sempre attenzione ai limiti e a verificare il “saldo” punti disponibile.

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Come gestire le multe da autovelox: pagamento, documentazione e contestazioni

Ricevere una multa per eccesso di velocità da un autovelox può essere un’esperienza spiacevole, ma sapere come affrontarla aiuta a evitare complicazioni. Innanzitutto, il pagamento di una multa per eccesso di velocità può essere effettuato in diversi modi, specificati nel verbale ricevuto. Tra le opzioni più comuni ci sono il pagamento online tramite il sistema PagoPA e il bollettino postale precompilato, oppure presso gli sportelli bancari o negli uffici della polizia municipale.

Pagando entro 5 giorni dalla notifica, si ha diritto a uno sconto del 30% sull’importo della sanzione, a meno che la multa non preveda anche la sospensione della patente o altre sanzioni accessorie.

Se la multa prevede la decurtazione dei punti dalla patente, c’è un ulteriore passo da compiere: comunicare i dati del conducente (documento e patente) con l’apposito modulo allegato al verbale. Questo è necessario anche se il conducente è lo stesso proprietario del veicolo. L’invio va effettuato entro 60 giorni dalla notifica e può essere fatto tramite PEC, raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna diretta agli uffici indicati. Non inviare i dati del conducente comporta un’ulteriore sanzione amministrativa di minimo 292 euro, quindi è fondamentale rispettare questa procedura.

Se una multa viene ritenuta ingiusta, ad esempio a causa di un autovelox non omologato, errori nel verbale o una notifica tardiva oltre i 90 giorni, è possibile contestarla. Il ricorso può essere presentato al Prefetto, senza costi aggiuntivi, entro 60 giorni, o al Giudice di Pace entro 30 giorni, più la marca da bollo. In entrambi i casi, è necessario fornire prove che dimostrino eventuali irregolarità.

Nel caso di multe già pagate e successivamente ritenute illegittime, si può inoltrare una richiesta di rimborso. La procedura prevede una domanda di accesso agli atti per verificare l’omologazione dell’autovelox. Se vengono riscontrate irregolarità, è possibile presentare ricorso rispettando i termini di legge.

Nel caso, associazioni come Federconsumatori offrono supporto per gestire contestazioni e rimborsi.

Articolo Modificato Il:11 Dicembre 2024

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