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Continua la riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele II e dintorni per restituire ai romani, e ai turisti che sono tornati a frequentarla, la storica bellezza. Dopo la bonifica dei portici, che con le sue 280 colonne la fa salire sul trono di piazza più grande di Roma, dopo il restauro dei giardini, un tempo capolavoro di architettura paesaggistica, e dopo un attento recupero ambientale, questa parte della Capitale ha riconquistato una foggia degna della sua storia.A questa importante e necessaria rinascita si aggiunge, da pochi giorni, la nuova finalità di quello che per un secolo è stato MAS, un tempo imponente magazzino che ha rappresentato il lusso nel primo Dopoguerra, ma che negli anni si era trasformato in una sorta di mercatino al coperto, capace di richiamare una clientela trasversale e vestire le signore alternative in cerca di felpe no logo, romani che avevano bisogno di indumenti a buon mercato, curiosi a caccia del pezzo a due lire. Una vera mecca ricca di ceste stracolme di ogni genere di abbigliamento, dal military al pop, lingerie, le maglie per la neve, mimetiche e maschere di carnevale.
MAS, Magazzini allo Statuto, nel 2017 chiude le sue porte e il sontuoso palazzo piano piano diventa uno scheletro abbandonato, lasciando i suoi marciapiedi alla prolificazione di bancarelle di ogni genere. Lo scorso 3 dicembre, una conferenza stampa ha annunciato la nuova destinazione: il secondo Campus dell’Accademia Costume & Moda, realizzato dal fondo del gruppo Azimut Liber IMPRESA SGR. Ventiquattro mesi di lavori per un restauro conservativo curato dallo Studio Kami Architecture & Engineering, fondato dagli architetti Emanuele Custo ed Emanuele Mantrici, e il supporto dello Studio di Architettura DDArch. “Uno spazio unico, parte integrante del tessuto del quartiere e di Roma stessa – racconta Lupo Lanzara – che darà vita non soltanto a un luogo di studio, ma a una collettività inclusiva e vibrante aperta alle tante espressioni creative. I percorsi didattici degli studenti si intrecceranno con la vita dell’Esquilino, vero melting pot di storia e culture. Una rigenerazione urbana di un immobile iconico, spalmato su 6mila mq, cinque piani più uno seminterrato. “Con questo progetto potremo restituire vitalità a un patrimonio storico, migliorando la qualità della vita per i residenti e proponendo una nuova visione di città sostenibile e innovativa” – sono le parole degli architetti di Studio Kami – Con l’Accademia di Costume & Moda il quartiere si prepara a diventare un polo di creatività e innovazione, favorendo la rinascita economica e culturale del rione”.
Un investimento complessivo di 20 milioni di euro che darà vita ad aule digitalizzate, laboratori creativi, biblioteche e terrazze multifunzionali, offrendo un ambiente di apprendimento d’avanguardia per i giovani talenti del Made in Italy. “L’idea di progetto degli ambienti interni – continuano gli architetti – è definito dalla sintesi tra la caratterizzazione tipologica del luogo e un intervento contemporaneo finalizzato alla semplicità delle forme e dei volumi. Triple altezze, ballatoi ed aule vetrate caratterizzano lo spazio. E poi il roof top, con un caffè panoramico che ricorda una teca di vetro opportunamente schermata ed ombreggiata. Gli elementi storici sono stati valorizzati attraverso la tecnica del freezing evidenziando tutti le componenti strutturali esistenti. Nel nostro lavoro si leggono le varie stratificazioni costruttive avvenute durante il corso degli anni, dai meravigliosi ornamenti umbertini alle strutture dei nuovi solai in cemento armato realizzati nei periodi successivi”.
Non soltanto incontro di tradizione e innovazione, tecnologia e artigianalità fanno parte di questo progetto, ma una peculiare attenzione ai principi dell’architettura biofilica, una filosofia che Studio Kami Architects abbraccia per promuovere il benessere psicofisico di chi vive e lavora negli spazi. Gli oltre 600 studenti si muoveranno tra elementi naturali, come piante e pareti verdi, rafforzando il legame tra spazi interni ed esterni, uomo e ambiente. Così la nuova sede ospiterà la sua community nei suoi 1100 mq di aule interamente informatizzate, 1000 mq di laboratori di Moda, Accessori, di Costume, Sartoria, Prototipia e Modellisitica, di Fotografia e Styling, e nei nuovi spazi dedicati alla biblioteca e alla tessuteca. È all’interno di questa rinnovata struttura che si riuniranno gli studenti iscritti ai Diplomi Accademici di Primo Livello in Costume e Moda, Comunicazione di Moda: Fashion Editor, Styling & Communication; Fashion Management: Sistema del Prodotto Moda; Modellistica, Sartoria, Prototipia per la Moda e il Costume, e gli studenti iscritti al Master Accademico di Primo Livello in Design degli Accessori.
Fautrice di un modello di comunicazione ampio e diversificato già dagli anni ’90, ama esprimere la sua creatività passando dal giornalismo, al press office fino a progetti di branding, digitale o tradizionale. Appassionata conoscitrice e divulgatrice della sua città, Roma, dai primi anni 2000 scrive di design, food e cultura. Le piace viaggiare per diletto senza mai trascurare l’opportunità di unire l’utile al dilettevole e tornare a casa con spunti per nuovi articoli. Il suo hobby è la fotografia, che esercita con una macchina Sony, ma la sua vera passione sono gli scatti estemporanei riprodotti con il suo IPhone.
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