Upskill, quali sono le aziende di Ancona protagoniste della seconda edizione

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L’innovazione è come un treno su cui salire in corsa per raggiungere obiettivi ambiziosi e nuovi traguardi. Ma, come recita un noto proverbio, “se vuoi andare veloce va da solo, se vuoi andare lontano vai insieme”.

Le quattro aziende di Ancona selezionate per partecipare alla seconda edizione di Upskill hanno scelto di andare lontano e collaboreranno con i project manager di Upskill 4.0, società benefit e spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e con gli studenti degli Istituti Tecnologici Superiori e di alcuni atenei veneti per scrivere una nuova pagina di business e trasformare in prototipi le sfide che hanno lanciato.

Partecipando alla manifestazione di interesse che era stata promossa da Fondazione Cariverona, hanno infatti deciso di scommettere sulle competenze in materia di design thinking degli esperti accademici ma anche sulle skills dei giovani tecnici e degli studenti universitari.

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Nei prossimi mesi si confronteranno passo dopo passo per arrivare all’obiettivo di ottenere soluzioni originali e innovative che potrebbero anche incidere oltre il perimetro dell’attività imprenditoriale. Si punta infatti a creare valore per il territorio e per le community di riferimento, più ampie del target stesso. Quali sono le aziende che si mettono in gioco in questo nuovo percorso di innovazione?

Zucchero a Velò

Chi è: All’origine era un bike-cafè, poi l’evoluzione con il passaggio a ristorante nel 2015. L’obiettivo di questa realtà che opera ad Ancona è promuovere un’alimentazione vegetariana e vegana, offrendo ai clienti un posto dove vivere e consumare senza fretta, proprio come più lenta e sostenibile è la mobilità in bici.

Cosa chiede: Con il supporto di Upskill, punta a sviluppare una serie di eventi e iniziative con altre realtà del quartiere, coinvolgendo la comunità e rigenerando il tessuto urbano del quartiere San Lazzaro.

Fogola

Chi è: In corso Mazzini ad Ancona, la libreria è un punto di riferimento per lettori e intellettuali.

Cosa chiede: L’obiettivo della partecipazione ad Upskill è ottenere una strategia di comunicazione online e offline che valorizzi le caratteristiche della proposta di Fogola e la sua community di lettori affezionati, grazie a contenuti ed esperienze uniche.

Cartiera Manualis

Chi è: Tradizione e personalizzazione sono i tratti distintivi della startup fondata nel 2018 che, a Fabriano, è specializzata nella produzione artigianale della carta fatta a mano 100% cotone o canapa e di carte speciali realizzate partendo da materiali di scarto dell’industria tessile.

Cosa chiede: Con la partecipazione all’iniziativa, chiede supporto per valorizzare il suo know how e le collaborazioni, partendo da uno studio del brand.

La Cantinella

Chi è: Da oltre 50 anni, il ristorante e hotel di Ostra offre ospitalità ai suoi avventori che lo scelgono per la qualità dei servizi offerti, anche nell’organizzazione di cerimonie ed eventi.

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Cosa chiede: Ha lanciato una doppia sfida: la prima parte è legata allo studio del software sviluppato internamente per identificare i punti di forza e le potenziali funzionalità aggiuntive; il secondo step è la definizione di una strategia di comunicazione volta a fidelizzare la clientela e a commercializzare il software.

Lanciate le sfide non resta che confrontarsi: la rotta è tracciata dalla stessa metodologia del design thinking che, partendo dall’empatia e transitando dall’ideazione approda, in cinque passaggi complessivi, alla realizzazione del progetto. Partecipare è indicativo della volontà delle realtà locali di cogliere l’occasione. Come sottolineato infatti da Stefano Micelli, presidente di Upskill 4.0. “oggi alla tradizione manifatturiera che ha fatto la ricchezza dei nostri territori va affiancato un impegno nella creazione di nuove conoscenze e competenze, soprattutto in ambito tech. Le aziende selezionate per Upskill Cariverona nella provincia di Ancona hanno tutte capito il potenziale innovativo del 4.0 e siamo orgogliosi che abbiano scelto questo progetto per intraprendere un percorso di crescita e di innovazione”.

Sarà interessante osservare quindi il percorso di queste realtà che puntano a guardare avanti senza trascurare però un solido know how che affonda nella tradizione del territorio o dell’esperienza sul campo.

Una nuova pagina si apre quindi nel percorso di Upskill. “Dopo il successo della prima edizione, che ha portato alla realizzazione di 34 progetti di innovazione nelle cinque province della Fondazione, siamo molto soddisfatti di intraprendere questo nuovo percorso con Upskill 4.0 ad Ancona”, ha dichiarato Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona. “Il progetto dimostra come, dall’incontro tra le competenze degli studenti e l’expertise di piccole e medie imprese, anche sociali, possano nascere processi di innovazione collaborativa molto virtuosi, destinati ad avere un impatto positivo su tutto il territorio”.




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