Mercosur-Ue, c’è l’accordo: la Commissione europea sacrifica l’ambiente (e il Green Deal) sull’altare del profitto?

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L’accordo UE-Mercosur, raggiunto dopo anni di negoziati, ha scatenato un’ondata di proteste da parte di agricoltori e ambientalisti. Cerchiamo di capire le ragioni del dissenso, mettendo in luce i rischi per l’ambiente, la salute e l’economia locale

Un’ondata di proteste e preoccupazioni ha accompagnato l’annuncio della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, riguardo al raggiungimento dell’accordo commerciale e politico, raggiunto lo scorso 6 dicembre,  tra Unione europea e Mercosur.

Mentre von der Leyen ha celebrato l’intesa come una “vittoria per l’Europa”, agricoltori e ambientalisti scendono in piazza, come è accaduto il 16 dicembre in Spagna e in altri Paesi europei, per denunciare i rischi di un accordo che potrebbe avere gravi ripercussioni sull’ambiente, la salute e l’economia locale.

“Un accordo vantaggioso per tutti”

“Si tratta di un accordo vantaggioso per tutti, che recherà benefici importanti per i consumatori e le imprese di entrambe le parti”, ha dichiarato la von der Leyen. L’accordo, secondo la Presidente, è “imperniato sull’equità e i benefici reciproci” e prevede “solide garanzie a tutela del sostentamento degli agricoltori europei”. La von der Leyen ha sottolineato che l’accordo include la protezione di oltre 350 prodotti alimentari europei con indicazione geografica e il rispetto degli standard europei in materia di salute e sicurezza alimentare. Inoltre, consentirà alle imprese dell’Ue di risparmiare 4 miliardi di euro all’anno di dazi all’esportazione.

Le preoccupazioni sono molte

Nonostante le rassicurazioni della Commissione europea, le organizzazioni agricole e ambientaliste esprimono forti perplessità. Slow Food, che ha aderito all’appello “Stop Eu-Mercosur Now” insieme a 400 associazioni internazionali, denuncia il rischio di un’invasione di alimenti che non rispettano gli standard europei, con possibili danni per i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. In particolare, Slow Food solleva dubbi sull‘importazione di carne bovina dal Mercosur, dove l’uso di antibiotici e ormoni della crescita è meno regolamentato rispetto all’Europa.

“L’accordo è la tomba del Green Deal”

Monica Di Sisto, vicepresidente di FairWatch, ONG italiana di economia solidale, definisce l’accordo “la tomba del Green Deal”. Secondo Di Sisto, l’accordo non tiene conto dell’impatto economico e sociale e potrebbe favorire la delocalizzazione delle industrie europee. Inoltre, l’accordo permetterà l’esportazione di pesticidi vietati in Europa e aumenterà la deforestazione in Amazzonia e nel Gran Chaco, per fare spazio alle coltivazioni intensive di soia destinate all’alimentazione del bestiame.

Cos’è il Mercosur?

Il Mercosur (Mercado Común del Sur) è un’organizzazione internazionale nata nel 1991 con l’obiettivo di integrare economicamente i Paesi dell’America Meridionale. Fondato da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, il Mercosur si propone di liberalizzare gli scambi commerciali, adottare normative comuni in settori chiave come l’ambiente, la concorrenza e la tutela della proprietà intellettuale, e creare un mercato comune sudamericano. Nel corso degli anni, altri Paesi si sono uniti al Mercosur come membri associati o osservatori, tra cui Cile, Bolivia, Perù, Colombia, Ecuador e Venezuela. Il Mercosur rappresenta un’importante realtà economica e politica nel panorama sudamericano, che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la cooperazione regionale.

L’accordo Ue-Mercosur

L’accordo commerciale tra Ue e Mercosur, concluso nel dicembre 2024 dopo 25 anni di negoziati, mira a creare una delle più grandi zone di libero scambio al mondo, eliminando la maggior parte dei dazi doganali e promuovendo gli scambi commerciali e gli investimenti. Oltre ai benefici economici, secondo i promotori dell’accordo, si propone di rafforzare la cooperazione politica e promuovere la sostenibilità ambientale e sociale.  Tuttavia, come abbiamo visto, l’accordo ha sollevato diverse preoccupazioni, in particolare riguardo all’impatto sull’ambiente, l’agricoltura e la società.

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I vantaggi economici

L’accordo, secondo la Commissione europea, porterà un risparmio di oltre 4 miliardi di euro in dazi doganali per l’Ue. Le aziende europee, in particolare le piccole e medie imprese, avranno accesso facilitato a un mercato in forte crescita, con procedure doganali semplificate e minori costi di esportazione. Settori chiave come l’automotive, il tessile e il manifatturiero potrebbero beneficiare di nuove opportunità di investimento e di esportazione. Per il Mercosur, l’accordo potrebbe significare un aumento degli investimenti esteri e una maggiore competitività sui mercati internazionali.

Le preoccupazioni ambientali

Uno dei punti più controversi dell’accordo riguarda l’impatto ambientale. L’aumento delle esportazioni di prodotti agricoli dal Mercosur, in particolare carne bovina e soia, potrebbe accelerare la deforestazione in Amazzonia e nel Gran Chaco, mettendo a rischio la biodiversità e contribuendo al cambiamento climatico. Inoltre, l’accordo potrebbe portare a un aumento dell’uso di pesticidi vietati in Europa, con possibili conseguenze per la salute umana e l’ambiente.

Le ricadute sociali

Sul fronte sociale, si teme che l’accordo possa danneggiare gli agricoltori europei, incapaci di competere con i prezzi più bassi dei prodotti agricoli sudamericani. Si prevede un aumento delle importazioni di carne bovina, pollame, miele e riso dal Mercosur, con possibili ripercussioni negative sui produttori locali. Inoltre, l’accordo potrebbe favorire la delocalizzazione di alcune industrie europee verso il Sud America, con conseguente perdita di posti di lavoro.

Il dibattito politico

L’accordo Ue-Mercosur ha acceso un forte dibattito politico in Europa. Paesi come Germania e Spagna si sono dichiarati favorevoli, mentre Francia e Italia hanno espresso forti perplessità. Le organizzazioni agricole e ambientaliste hanno lanciato appelli e petizioni per chiedere una revisione dell’accordo, sottolineando i rischi per l’ambiente, la salute e l’economia locale.

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