i prezzi non sono low, ma sarà pienone

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Reggio Calabria sold out per il Capodanno Rai, come già era successo nel 2023 per Crotone ma pure con l’aiutino dei voli Ryanair. La low cost al Tito Minniti è un formidabile amplificatore di traffico turistico e in questi giorni sta facendo la sua parte promuovendo tutte le destinazioni calabresi, ma ovviamente con un occhio di riguardo per la città dello Stretto rotta privilegiata per l’evento Rai.

La compagnia aerea invoglia i passeggeri a scoprire la regione anche annunciando lo spettacolo del 31 dicembre e mettendo in evidenza numerose mete della Calabria, tra cui si notano il lungomare reggino, l’Opera di Edoardo Tresoldi, il museo con i Bronzi. E qualche scivolone che si potrebbe decisamente evitare, se si ricorda che Ryanair si è aggiudicata il bando di marketing turistico della Regione e per l’anno 2024 ha già fatturato 2 milioni e 400mila eurol somma complessiva di pagamento per i quattro lotti del concorso.

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Vista la situazione, una maggiore cura sarebbe gradita, ad esempio non usando una vecchia foto del Capodanno Rai a Crotone (il cui palco era completamente diverso da quello in corso di realizzazione), subito sgamata dai follower della pagina Ryanair. E che dire dell’inaugurazione della winter season con il secondo aereo basato nello scalo reggino, quando i vertici della società commisero un puerile errore nei cartelloni di lancio abbinando il nome della città aeroportuale con un’immagine che assolutamente non è Reggio e potrebbe forse assomigliare a Scilla ma probabilmente è Tropea?

Anche Ryanair promuove la Calabria con l’attrattore Capodanno Rai

Non è questo però che sta facendo discutere gli utenti che volano con la regina delle low cost in Calabria. Riguardo la proposta di sfruttare l’occasione dello spettacolo televisivo e trascorrere la fine del 2024 nella regione (Ryanair per contratto deve promuovere tutte le località), in tanti hanno contestato i prezzi stellari del vettore. “C’è il Capodanno Rai, perché non venire in Calabria?”, ammicca Ryanair nel suo claim e la replica dei follower é: perché costa più che andare a Dubai.

In questo caso non parliamo dell’annosa questione dei ritorni natalizi dei fuorisede che vivono al Nord. Chi appartiene a questa categoria, pur continuando a subire salassi (denunciati anche dalla politica con la richiesta di misure di sostegno), si organizza prenotando molti mesi prima. Non è una garanzia, ma bisogna ammettere che per i pendolari reggini a Milano l’avvento della compagnia irlandese ha migliorato le cose anche sotto il profilo economico.

Ma chi, invece, non ha parenti a Reggio e volesse venire qui attratto dallo show Rai, lo troverebbe conveniente? Nel mondo delle low cost la risposta non può mai essere lineare. I prezzi dei biglietti cambiano ogni giorno e ci sono estremi paradossali. I collegamenti con le città settentrionali (Venezia, Bologna e Torino) vanno da 93 fino a 320 euro. E quando le offerte sono in effetti allettanti il trabocchetto è celato nel volo di ritorno.

La contraddizione dei prezzi poco low per Reggio nelle date di fine anno

Facciamo qualche esempio. Prenotando oggi Rc-To con arrivo il 31 dicembre si paga 44 euro, ma per rientrare il 1 gennaio nel capoluogo piemontese il biglietto costa 114 euro, e se ci si ferma fino al 2 gennaio 202 euro. Parliamo di spesa a persona e con formula basic, che consente di portare soltanto il bagaglio a mano e con assegnazione casuale del posto. 

Passiamo a Venezia: arrivando a Reggio il 30 dicembre il volo costa 65 euro; il biglietto di ritorno il 2 gennaio è di 182 euro. Poi Milano, la più nevralgica tra le rotte italiane: chi venisse a Reggio il 30 dicembre pagherebbe 61 euro, ma se si volesse anticipare al 29 dicembre per vedere un po’ di Calabria (come suggerisce Ryanair) il volo costerebbe 108 euro, e per ritornare 136 euro. Infine una Bologna bifronte: il volo per Reggio nella giornata del 31 dicembre costa solo 20 euro ma il rientro nella data del 2 gennaio 128 euro.

Insomma, la modalità di promozione della compagnia irlandese è abbastanza contraddittoria. Non sorprendente, ma, appunto, senza coerenza con la propria politica di mercato. E non potrebbe essere altrimenti. Una considerazione, questa, che era stata fatta da associazioni di categoria nel settore della pubblicità quando Ryanair ha vinto il bando della Regione Calabria, imponendosi in un settore che non è il suo e surclassando consolidate società di comunicazione.

Le presenze turistiche e i reggini che rinvieranno il loro viaggio per vedere lo spettacolo

Che arrivino in aereo o con altri mezzi, i visitatori a Reggio ci sono e lo stanno riscontrando i gestori delle strutture ricettive. E i reggini cosa faranno a Capodanno? Il tradizionale atteggiamento lamentoso degli oriundi sta dividendo la città tra chi aspetta con grandi aspettative il divertimento della trasmissione Rai in piazza e chi fa lo snob e se ne tira fuori recriminando sulla prevedibile bolgia di gente del prossimo 31 dicembre.

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Un gruppo di scontenti e schizzinosi come quelli che ogni anno rivendicano di non guardare il festival di Sanremo. Intanto di futuri big sanremesi in piazza Indipendenza non ne vedremo perché quella è la scuderia di Carlo Conti, non del conduttore Marco Liorni che invece porterà con sé le sue belle Professoresse e un’amalgama di artisti del passato e giovani, curiosamente molto simile al cast dell’anno scorso: anche a Crotone c’erano Nino Frassica, Ricchi e Poveri e Malgioglio, a cui si aggiungono i nomi centellinati dallo stesso conduttore sui social – gli ultimi, Arisa e Diodato.

Nelle agenzie di viaggio della città assicurano che nonostante il Capodanno in piazza chi ha deciso di iniziare il 2025 fuori partirà ugualmente, senza lasciarsi sedurre dalle promesse di musica e ospiti della trasmissione (che conosceremo con ufficialità solo alla vigilia dello spettacolo). “Non facciamo incoming e quindi non possiamo fornire numeri, ma abbiamo contatti con gli organizzatori di gruppi e ci dicono che arriverà molta gente”, affermano dall’agenzia Simonetta. “Alberghi e B&B sono quasi tutti prenotati e per gli ultimi giorni di dicembre vedremo sicuramente un grande afflusso”.

Reggio, insomma, come le grandi città italiane che ogni anno proprio organizzando concertoni di San Silvestro in piazza attraggono l’utenza delle vacanze mirate alla fruizione di questo tipo di eventi, gratuiti e di qualità, che da anni sono il trend che ha sostituito i veglioni nei locali (anche per motivi legati alla crisi economica).

Anche Booking conferma l’attrattività di Reggio: facendo una ricerca di alloggi per le giornate tra il 30 dicembre e il 2 gennaio tutte le strutture sono quasi al completo con una o due camere rimaste libere. In parallelo, nei gruppi Facebook di affitti molti sono i proprietari di appartamenti che stanno pubblicando annunci per mettere sul mercato stanze “vicine al luogo del concerto”, sottolineano negli annunci.

Bando agli snobismi, il Capodanno Rai sarà una festa soprattutto per i reggini. Dall’agenzia Simonetta spiegano che qualcuno ha davvero cambiato i suoi programmi di viaggio per assistere allo spettacolo: “In alcuni casi la classica partenza di Capodanno è stata spostata al weekend dell’Epifania”. 



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