Giovanni Battista Macciò di Castiglione Chiavarese è la vittima

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Tragedia sul lavoro in porto a Genova, i sindacati: “Non si può morire così nel 2025”


Genova – Ancora una morte sul lavoro, questa volta all’interno del Psa di Pra’. Nella notte, intorno alle 2.30, un operaio di 52 anni Giovanni Battista Macciò, residente a Castiglione Chiavarese – è stato travolto da una ralla durante una manovra di carico e scarico ed è morto sul colpo: inutili i tentativi di rianimarlo da parte dell’automedica del 118. Secondo una prima ricostruzione dei fatti si tratterebbe uno scontro tra due ralle. Una era ferma mentre un addetto stava controllando i sigilli del container quando è stato investito e schiacciato contro il container dall’altro mezzo. Sul posto oltre la polizia stradale anche lo Psal dell’Asl 3.

Soccorso anche un uomo di 46 anni che era alla guida della ralla. È stato accompagnato in codice rosso al pronto soccorso del San Martino: le sue condizioni restano gravi ma non sembra in pericolo di vita. La procura ha aperto subito un’inchiesta sull’incidente mortale e disposto il sequestro dei mezzi coinvolti nell’incidente e l’acquisizione dei video delle telecamere di sicurezza dello scalo.

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Genova, i mezzi che si sono scontrati in porto 

 

I sindacati: “Sciopero di 24 ore”

In seguito all’incidente mortale, le rappresentanze sindacali unite di Filt-Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno proclamato lo sciopero immediato per ventiquattr’ore. L’astensione terminerà domani mattina alle 6. I portuali hanno chiuso varco Etiopia. La polizia locale comunica i primi rallentamenti in lungomare Canepa. Verosimilmente anche gli altri varchi portuali saranno chiusi. Alle 8.20 il varco Giano era ancora aperto. Alle 9.30 i lavoratori portuali hanno bloccato Lungomare Canepa disponendo una serie di new jersey sulla carreggiata. Il commissario del porto, l’ammiraglio Massimo Seno, ha convocato i sindacati alle 16 di oggi.


Genova, i soccorsi al Psa di Pra’ dopo l’incidente mortale che è costato la vita a un operaio di 52 anni

 

Code in città e sul nodo autostradale di Genova

Alle 9 Autostrade segnala code sul nodo di Genova a causa della manifestazione in corso sulla viabilità ordinaria nella zona portuale. In particolare:
– sulla A7 Serravalle-Genova, si registrano 8 km tra Genova Bolzaneto e la barriera di Genova ovest verso Genova;
– sulla A10 Genova-Savona si registrano 10 km nel tratto compreso tra Genova Pra’ e il bivio con la A7 verso Genova;
– sulla A12 Genova-Sestri Levante si registrano code tra Genova Nervi e il Bivio con la A7 verso Genova.

Cgil Cisl Uil: “Territorio martoriato da 20 morti in 10 mesi”

“Cgil Cisl Uil Genova e Liguria condannano l’ennesima tragedia sul lavoro che tocca oggi un territorio già martoriato da 20 morti nei primi dieci mesi del 2024”, scrivono in una nota congiunta Igor Magni, segretario generale Camera del Lavoro Genova, Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria, Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, Marco Granara – responsabile Ast Cisl Genova
Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria. “Questa volta è accaduto a Genova in porto, al terminal Psa Gp, dove questa notte ha perso la vita un uomo di 52 anni investito da una ralla mentre un altro, infortunato, è stato portato al San Martino di Genova – proseguono i sindacalisti -. In questi momenti concitati, in cui la comunità del lavoro è sconvolta da una tragedia di questa portata, sono state proclamate 24 ore di sciopero dalle categorie dei trasporti Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti. Nell’attesa di conoscere la dinamica dell’incidente ci interroghiamo sulle falle del sistema di sicurezza portuale che ha coinvolto due lavoratori. Sul tema della sicurezza sul lavoro occorre rimettersi al tavolo istituzionale per individuare le azioni ulteriori da mettere in campo per garantire la sicurezza in ambito portuale per evitare infortuni in un settore delicato attraversato da molteplici dinamiche. Inoltre, per Cgil Cisl e Uil occorre superare il commissariamento dello scalo genovese e procedere subito con la nomina di un nuovo Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che garantisca governo e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori del porto. Cgil Cgil Uil esprimono solidarietà e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e ai colleghi portuali”:

Psa spiega la dinamica e chiude il porto per lutto: “Scontro tra due mezzi”

“Poco prima delle 3 di questa notte si è verificato un grave incidente in una delle squadre della Compagnia Unica avviate al lavoro in piazzale al terminal di Pra’ –spiega Psa in una nota –. Per cause ancora da accertare, il conducente CULMV di una ralla ha improvvisamente sterzato e colpito in modo violento un altro mezzo operativo. L’impatto ha provocato la morte di un addetto checker e il ferimento di un altro conducente, attualmente ricoverato in codice giallo, anch’essi operatori di Compagnia Unica. Le Autorità stanno conducendo le indagini per verificare le dinamiche dell’incidente e hanno richiesto i test del caso al conducente del mezzo.
I dipendenti del terminal e tutto il management si stringono al dolore della famiglia: il porto rimarrà chiuso per lutto ed è stato proclamato uno sciopero di 24 ore a seguito del grave incidente”.

Le reazioni politiche

L’Authority: “Profondo cordoglio”

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L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale esprime “profondo cordoglio per la tragica scomparsa del lavoratore della Compagnia Unica avvenuta questa notte a causa di un incidente occorso durante il proprio turno di lavoro in ambito portuale. Al secondo lavoratore coinvolto nel sinistro e rimasto ferito giunga l’augurio di una pronta guarigione”. Così l’Autorità di sistema portuale del mar Ligure occidentale in una nota.

Regione, il cordoglio del presidente Bucci e della giunta

“Con profondo dolore apprendiamo la notizia dell’incidente mortale avvenuto questa notte al terminal Psa di Pra’, che ha causato la tragica perdita di un operaio della Culmv e il grave ferimento di un altro lavoratore. A nome mio e di tutta la Giunta regionale, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima e augurare una pronta guarigione al lavoratore ferito”. Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci. “Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità e un monito affinché tutti, istituzioni e parti sociali, intensifichino gli sforzi per garantire condizioni di sicurezza sempre più efficaci. Proprio per questo siamo pronti a riunire già nelle prossime ore i sindacati regionali e di comparto e le associazioni datoriali. Regione Liguria si stringe ai famigliari e ai colleghi dell’operaio scomparso, condividendo il dolore di una tragedia che colpisce non solo il porto di Genova, ma l’intero tessuto sociale della Liguria».

Un minuto di cordoglio a Tursi

Il consiglio comunale di Genova ha osservato un minuto di silenzio questa mattina per ricordare il lavoratore morto in porto a Pra’, all’inizio della seconda seduta dedicata alla discussione del bilancio di previsione. “Credo che sia un atto doveroso da parte nostra davanti all’ennesima morte sul lavoro. A settembre nel nostro Paese i morti sul posto di lavoro erano già 368″, ha detto il consigliere Rossoverde Filippo Bruzzone.

“A nome della giunta comunale esprimo cordoglio per la morte del 52enne nel terminal portuale di Pra’ , questa mattina. Ci stringiamo ai familiari della vittima e preghiamo per i colleghi feriti, che possano al più presto fare ritorno a casa” – ha detto il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi. “La tragedia di questa mattina – dichiara l’assessore al Porto Francesco Maresca – non può lasciarci indifferenti: molto ancora dobbiamo fare per garantire il massimo della sicurezza sul lavoro in particolare in ambito portuale perché tragedie come queste non si ripetano mai più. In previsione dello sviluppo delle nostre infrastrutture a mare è necessario che si faccia un approfondimento sulle misure che possano mettere in sicurezza un settore occupazionale ed economico di primaria importanza per la città e per la Nazione”.

Sanna (Pd): “Non si può più morire di lavoro. Bisogna rafforzare le misure di sicurezza. Vicinanza ai familiari”

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“Non si può morire di lavoro. Non si può più rimandare il tema della sicurezza – lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna dopo l’incidente -. L’incidente avvenuto in porto questa notte in cui è morto un lavoratore portuale e un altro è rimasto ferito impone di agire al più presto per rafforzare le misure di sicurezza. Da tempo chiediamo alla Regione maggiori controlli e non soluzioni tampone e parziali. Bisogna investire sulla formazione e la prevenzione. Non si possono continuare a contare i morti. Il nostro abbraccio ai familiari e ai colleghi in questo momento di dolore”.

Traversi e Pirondini (M5S): “Vicini ai familiari della vittima”

“La notizia dell’operaio morto al porto di Genova ci addolora e ci lascia sgomenti: ai familiari va il nostro più sentito cordoglio. Così come al suo collega ferito facciamo i migliori auguri di pronta guarigione. Questa vicenda però ci dà l’ennesima conferma che sulla sicurezza sul lavoro siamo troppo indietro, e che gli sforzi per scongiurare certi episodi non sono sufficienti. In questi due anni abbiamo fatto numerose proposte al governo, come ad esempio lo stanziamento di ulteriori risorse per le imprese del settore portuale che investono in sicurezza. Purtroppo però sembrano sempre esserci altre priorità”. Così in una nota i parlamentari genovesi del M5s Roberto Traversi e Luca Pirondini.

Pastorino: “La sicurezza non è un dettaglio. È un diritto”

“Non è solo una tragedia, ma uno scandalo che si ripete con troppa frequenza, lasciando dietro di sé vite spezzate, famiglie distrutte e una comunità intera in lutto”. Lo scrive il consigliere regionale Gianni Pastorino (Orlando Presidente-Linea condivisa). “Una realtà inaccettabile: quella di chi ogni giorno affronta rischi che non dovrebbero esistere, solo per svolgere il proprio mestiere. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutte e tutti, il segnale di un sistema di controlli carente e di una politica che non è riuscita a imporre standard adeguati di sicurezza – . Sono anni che denunciamo l’insufficienza delle misure di sicurezza, i controlli sporadici e le condizioni in cui troppe lavoratrici e lavoratori sono costretti a operare. Gli ispettorati del lavoro e le istituzioni preposte continuano a essere sottodimensionati mentre le grandi aziende che traggono profitto dalle attività portuali non investono abbastanza per garantire l’incolumità dei propri dipendenti. Questa morte pesa sulle coscienze di chi poteva fare di più e non l’ha fatto. Pesa su chi continua a trattare la sicurezza come un costo e non come una priorità. Pesa su uno Stato che, nonostante le promesse, non riesce a far rispettare le regole con controlli sistematici e incisivi. Non è casuale che da tempo, insieme a tutta l’opposizione, chiediamo più personale per gli uffici Uopsal (Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) delle Asl. Una richiesta fatta più e più volte negli anni alla quale ho sempre ricevuto risposte vaghe dall’assessore alla sanità – prosegue -. Sottolineo inoltre come nel Piano socio-sanitario regionale 2023 – 2025 non ci sia nulla sulla sicurezza sul lavoro nella nostra regione. Non è solo una battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori del porto di Genova: è una battaglia per la dignità del lavoro, per il rispetto della vita umana, per un futuro in cui nessuno esca di casa al mattino senza sapere se tornerà a casa la sera”.

Ghio (Pd): “Dolore e vicinanza ai familiari e ai colleghi dei lavoratori. Porti ad altissimo rischio, il governo agisca”

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“Non è più possibile assistere all’ennesima tragedia sul lavoro – lo dichiara Valentina Ghio, deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio –. L’incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui è morto un lavoratore portuale della CULMV e un altro è rimasto gravemente ferito ci addolora profondamente. Non è più possibile assistere a questa strage. I porti continuano ad essere un luogo ad altissimo rischio e al governo chiediamo di agire perché non possiamo contare altre vittime. Da tempo chiediamo ulteriori misure per la sicurezza sul lavoro portuale, quanto fatto finora non è sufficiente, occorre fare molto di più, anche con misure specifiche per uno dei settori fra i più esposti al rischio. Ad oggi, però, non sono stati approvati i nostri emendamenti alla manovra che chiedono lo sblocco del fondo sull’anticipo pensionistico, fermo da oltre due anni, e il riconoscimento del lavoro portuale operativo come usurante, sul quale è depositata da tempo una proposta di legge. È il momento di passare dalle parole ai fatti e di dare ai lavoratori portuali tutele e sicurezze adeguate. In questo momento di profondo dolore mi stringo attorno ai familiari e ai colleghi dei lavoratori della CULMV a cui esprimo la mia vicinanza”.



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