L’AQUILA – Futuro delle micro, piccole e medie imprese (mPMI) abruzzesi al centro del Tavolo della produttività, un incontro organizzato all’Aquila dall’associazione Entrobordo con il patrocinio del Comune. L’evento si è concentrato sui temi della produttività, dell’innovazione e del miglioramento dei processi aziendali, con un focus sulle peculiarità delle imprese locali.
“Molti piccoli imprenditori sono sfiduciati e demotivati. Per questo, abbiamo deciso di lavorare non solo su di loro, ma anche sull’offerta: creare strumenti e modelli che rendano il primo passo verso l’innovazione più semplice e accessibile”, ha detto Marco Travaglini, presidente di Entrobordo e fondatore di Mama Industry. “Oggi discutiamo di come costruire un nuovo modello imprenditoriale, non più solo focalizzato sul prodotto, ma su un sistema integrato che metta al centro conoscenza e innovazione”.
L’incontro, moderato dal giornalista Marco Signori, ha visto una partecipazione qualificata e un dibattito ricco di spunti. I relatori hanno condiviso visioni, esperienze e strategie per supportare le mPMI nel passaggio verso un sistema produttivo più moderno e competitivo.
“L’Aquila ha imparato a rinascere, ma per crescere serve un tessuto imprenditoriale dinamico e resiliente,” ha affermato Raffaele Daniele, vicesindaco con delega alle Attività produttive. “Il futuro del nostro territorio dipende dalla capacità delle micro e piccole imprese di diventare la spina dorsale dell’economia. Iniziative come questa offrono un supporto concreto per affrontare il mercato globale con consapevolezza e strumenti adeguati”.
“Non è retorica dire che le piccole imprese italiane hanno costruito il nostro Paese” ha aggiunto Emanuele Imprudente, vicepresidente della Giunta regionale dell’Abruzzo con delega all’Agricoltura. “Oggi, però, queste imprese affrontano sfide enormi, dalla competizione globale all’accesso all’innovazione. La chiave per il futuro sta nella sinergia tra istituzioni, università e mondo produttivo, che devono collaborare per far arrivare l’innovazione alle imprese e accompagnarle nei processi di crescita”.
Travaglini ha sottolineato l’urgenza di un cambio di paradigma: “In Italia sono presenti 4,5 milioni di imprese. Di queste, 4,2 sono piccole imprese improduttive sotto i 10 dipendenti. Ma chi è che parla con queste realtà, indicando loro la strada verso innovazione e produttività? Il nostro obiettivo con la Spedizione dei Mille è proprio creare un primo contatto tra il terziario avanzato e le mPMI, fornendo strumenti pratici per affrontare il mercato in modo innovativo. È necessario passare da un’imprenditoria focalizzata sul prodotto a una focalizzata sul sistema, sul progetto”.
Alessandro Pajewski, direttore della Fondazione Gran Sasso Tech, ha evidenziato il ruolo cruciale della collaborazione tra industria e ricerca: “L’innovazione è una sfida vitale. Dobbiamo lavorare meglio e investire di più, creando un ecosistema che permetta alle piccole imprese di trasformarsi, rimodellare i propri processi e accedere a tecnologie avanzate. Lo spazio di intersezione tra ricerca e industria è il cuore del nostro lavoro”.
A portare la sua esperienza, l’imprenditore Maurizio Albano, fondatore di Abivet: “Negli anni, grazie a Marco e al suo team, abbiamo decuplicato il nostro fatturato e triplicato il personale. Questo dimostra che il supporto giusto può fare la differenza. Le mPMI hanno bisogno di strutture che le guidino e le supportino, come quelle che stiamo costruendo qui a L’Aquila”.
“Il nostro lavoro non si ferma qui. La Spedizione dei Mille è un progetto di ricerca continuo, che punta a trasferire conoscenze pratiche alle mPMI, rendendole più competitive e resilienti. Il nostro obiettivo è creare strumenti e reti di supporto che trasformino l’imprenditoria italiana, un passo alla volta”, ha concluso Marco Travaglini.
L’evento ha segnato una tappa significativa del progetto Spedizione dei Mille, con l’offerta di 50 Percorsi di Consapevolezza gratuiti alle imprese locali interessate. Prossimi appuntamenti sono già in programma per il 2025, con l’obiettivo di portare il dibattito sulla produttività in altre città italiane e coinvolgere sempre più realtà nel progetto.
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