Se vai in giro con molto denaro contante stai attento, c’è un tetto massimo e poi lo sequestrano
Per limitare l’utilizzo del denaro contante il Governo sta mettendo in atto una serie di provvedimenti. Ma sono tantissime le persone che ancora oggi preferiscono pagare in contanti e utilizzano poco o niente i pagamenti elettronici. D’ora in poi però sarà molto più pericoloso andare in giro con denaro contante, se la cifra è troppo elevata si rischia che le autorità te la possano sequestrare in attesa di accertamenti sulla provenienza.
L’utilizzo del contante sta comunque diventando sempre più limitato in Italia, con nuove normative che introducono limiti specifici per i trasferimenti di contanti tra privati, intesi come persone fisiche o giuridiche, ovvero che non avvengano tramite banche/banco posta. Questi limiti, introdotti per contrastare l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e le attività criminali, impattano direttamente sia i privati che le aziende. Comprendere le regole in vigore e le loro implicazioni è fondamentale per evitare spiacevoli conseguenze.
Il limite massimo per i pagamenti in contanti in Italia resta quindi fissato a € 5.000. Nonostante l’assenza di novità per il 2024, è importante ricordare che le regole relative al pagamento in contanti potrebbero cambiare in futuro. Il governo italiano sta valutando l’introduzione di nuove misure per incentivare l’utilizzo di metodi di pagamento elettronici e ridurre ulteriormente l’uso del contante. È dunque importante rimanere aggiornati sulle eventuali modifiche legislative e sulle nuove disposizioni che potrebbero essere introdotte nei prossimi anni.
È fondamentale ricordare che la legge italiana prevede sanzioni severe per coloro che violano i limiti di pagamento in contanti. Se si supera il limite di € 5.000 per un acquisto in contanti, si rischia una sanzione pari al 20% dell’importo eccedente, con un minimo di € 500. In caso di intenzionalità, la sanzione può arrivare al 100% dell’importo eccedente. A livello aziendale, oltre alle sanzioni amministrative è importante considerare le possibili conseguenze del superamento del limite di pagamento in contanti. Ad esempio, l’azienda potrebbe essere soggetta a controlli fiscali più rigorosi, a un’indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate o a una segnalazione all’Autorità Giudiziaria.
Nuove regole sui sequestri di contante e obblighi dichiarativi
Il Governo sta valutando un decreto legislativo che introduce misure più stringenti sui movimenti di denaro contante. Tra le principali novità, emerge la possibilità per le autorità di trattenere somme di denaro, anche inferiori a 10.000 euro, qualora sussistano sospetti di attività illecite o violazioni degli obblighi dichiarativi. Questi sequestri temporanei, della durata iniziale di 30 giorni prorogabili fino a 90, mirano a raccogliere prove utili per l’applicazione della legge penale. Inoltre, il mancato rispetto delle nuove regole comporterà l’applicazione di sanzioni pecuniarie più severe, con importi che potranno variare tra il 50% e il 100% delle somme eccedenti i limiti consentiti.
Un elemento centrale del decreto è l’ampliamento della definizione di contante, che ora include strumenti negoziabili al portatore come assegni, vaglia, traveller’s cheque e carte prepagate anonime. Questa modifica mira a colpire forme alternative di trasferimento di valore che potrebbero eludere i controlli fiscali e finanziari. Attraverso l’elaborazione incrociata dei dati, verranno resi più efficaci i controlli sulle transazioni, anche tramite l’uso di strumenti informatici avanzati. I dati raccolti potranno essere utilizzati non solo per fini di sicurezza, ma anche per aggiornare le posizioni fiscali dei cittadini presso l’Agenzia delle Entrate.
Inasprimento delle sanzioni e nuovi strumenti per la prevenzione degli illeciti
Il decreto prevede un deciso inasprimento delle sanzioni. Le attuali aliquote del 30% e del 50% sull’eccedenza saranno sostituite da nuove soglie del 50%, 70% e 100%. L’importo minimo trattenibile sarà fissato a 900 euro, con un massimo di 1 milione di euro. L’obiettivo è disincentivare l’utilizzo illecito del contante e garantire una maggiore tracciabilità delle transazioni. Le autorità, come la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane, saranno dotate di poteri ampliati per trattenere somme sospette, anche se inferiori alla soglia di 10.000 euro.
L’introduzione di misure così stringenti rappresenta un passo significativo verso un sistema di controllo più rigoroso e trasparente. Tuttavia, il decreto pone la necessità di bilanciare sicurezza e diritti dei cittadini, evitando che le nuove disposizioni diventino eccessivamente onerose o complesse. Sarà cruciale garantire procedure semplici ed efficienti per il rispetto delle norme, evitando di gravare eccessivamente sui contribuenti rispettosi delle regole, pur mantenendo alta l’efficacia dei controlli contro attività illecite.
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