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Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Ennesima mattinata turbolenta in casa Turris. Come riferisce infatti tuttoturris.com la squadra ha deciso di non svolgere interamente l’allenamento programmato come forma di protesta contro la proprietà. I giocatori si sono presentati in campo solo per un breve riscaldamento, scegliendo poi di interrompere l’attività tecnica e tattica prevista per oggi. Una scelta che non ha nulla a che fare con l’esonero dell’allenatore Conte, ma che è strettamente legata a problematiche economiche e gestionali interne al club.

La decisione del gruppo, infatti, è una risposta diretta agli eventi di lunedì, giornata in cui si sono susseguiti frenetici tentativi per regolarizzare i pagamenti necessari a evitare l’esclusione dal campionato. Tuttavia, secondo le informazioni emerse, il rateizzo solo a metà dei contributi INPS ha sottratto parte della liquidità generata nelle ultime ore con il cambio crediti agevolato da Colantonio (circa 300 mila euro a fronte dei 570 richiesti), con la conseguenza che gli stipendi relativi ai mesi di settembre e ottobre sarebbero stati versati solo parzialmente, con un taglio significativo sulle indennità di trasferta e alloggio, voci contrattualizzate e normalmente incluse in busta paga. Questa mancanza ha creato un impatto diretto sulla vita quotidiana di molti giocatori, alcuni dei quali si trovano ora in difficoltà anche a coprire spese basilari come l’affitto.

Il mancato pagamento integrale ha scatenato un malcontento diffuso tra i giocatori, già messi a dura prova dalla complessa situazione societaria. A settembre, infatti, l’intera squadra aveva accettato di collaborare per la riduzione del monte ingaggi, un passaggio cruciale per evitare penalizzazioni e consentire la disponibilità quasi completa della rosa contro il Latina. 

In una nota non ufficiale, i calciatori della Turris hanno definito la loro scelta “sofferta ma necessaria” per tutelare il gruppo sia a livello professionale che personale. Una presa di posizione che, a pochi giorni dall’inizio del girone di ritorno, evidenzia il clima di tensione che ancora regna in casa corallina, nonostante la morte scongiurata sul gong.