L’INPS ha avviato il pagamento dell’Assegno Unico relativo a dicembre 2024, una misura fondamentale per il sostegno alle famiglie con figli a carico. Come avviene ogni mese, i pagamenti verranno effettuati in più date, differenziandosi a seconda delle caratteristiche dei beneficiari. Le tempistiche, infatti, possono variare in base a fattori come eventuali modifiche nell’importo o l’accesso per la prima volta alla prestazione.
A differenza di altre prestazioni, che per il mese di dicembre subiscono un’anticipazione a causa delle festività natalizie, l’Assegno Unico seguirà il consueto calendario di erogazione. Ma quali sono le date di pagamento da segnare sul calendario per questo ultimo mese del 2024? E quali sono le novità previste con la Manovra 2025? Scopriamolo insieme.
Quando arriva il pagamento dell’Assegno Unico di dicembre 2024
I pagamenti dell’Assegno Unico dicembre 2024 seguiranno il calendario reso noto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale qualche mese fa. L’INPS ha confermato due cicli di erogazioni, spalmati su più date:
- la prima tranche di pagamento è prevista per il 17, 18 e 19 dicembre 2024 e riguarda i beneficiari che già percepiscono l’Assegno Unico da tempo e che non hanno subito variazioni nell’importo rispetto al mese di novembre.
- la seconda tranche di pagamento dell’Assegno Unico partirà nell’ultima settimana di dicembre, presumibilmente tra venerdì 27 e lunedì 30 dicembre. Tale disposizione di pagamento riguarda coloro che hanno subito modifiche negli importi rispetto a novembre, come variazioni reddituali o cambiamenti nella composizione familiare e i nuovi beneficiari, e chi riceve il primo pagamento in assoluto del contributo.
L’importo dell’assegno, come di consueto, dipenderà dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) aggiornato e dalla presenza di eventuali maggiorazioni spettanti per figli con disabilità, famiglie numerose o genitori di età inferiore ai 21 anni.
Come verificare le date di pagamento dell’Assegno Unico
Controllare con esattezza le date di accredito dell’Assegno Unico di dicembre 2024, ma di tutti i mesi in generale, gli importi spettanti ed eventuali variazioni, è possibile accedendo al proprio fascicolo previdenziale del cittadino dal portale telematico INPS. Ecco i passaggi da seguire:
- Accedere alla sezione personale: collegarsi al sito dell’INPS e accedere al proprio account tramite SPID, CIE o CNS;
- Entrare nel “Fascicolo previdenziale del cittadino”: una volta effettuato l’accesso, cercare la sezione dedicata al proprio fascicolo;
- Selezionare la voce “Prestazione”: all’interno del fascicolo, cliccare sulla sezione dedicata alle prestazioni;
- Cliccare su “Pagamenti”: qui si potranno visualizzare tutte le informazioni relative agli accrediti;
- Selezionare l’anno 2024: verranno mostrati i dettagli dei pagamenti dell’Assegno Unico per l’anno in corso.
Cosa cambia con la Manovra 2025 per l’Assegno Unico
L’Assegno Unico è al centro delle discussioni sulla Manovra economica 2025, attualmente in fase di approvazione da parte del Parlamento. La legge di bilancio, che verrà discussa e approvata definitivamente entro il 20 dicembre 2024, potrebbe introdurre alcune novità rilevanti per questa misura di sostegno alle famiglie.
In base alle dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dalla maggioranza di governo, si prospettava un incremento degli importi in favore delle famiglie più numerose, con aumenti per ogni figlio a carico. Tuttavia, queste modifiche non sembrano essere state incluse nel testo definitivo della Manovra. Gli importi dell’Assegno Unico dovrebbero quindi rimanere invariati per il 2025, salvo ulteriori aggiornamenti in sede di approvazione.
Un cambiamento significativo riguarda l’impatto dell’Assegno Unico sul calcolo dell’ISEE, ma solo in relazione al bonus nido. Attualmente, l’accredito dell’assegno unico contribuisce ad aumentare l’importo complessivo dell’ISEE, causando in alcuni casi la perdita del diritto al contributo per le rette degli asili nido per i figli di età inferiore ai 36 mesi.
Con la nuova Manovra, però, l‘Assegno Unico dovrebbe essere escluso dal calcolo dell’ISEE ai fini dell’accesso al bonus nido. Questo cambiamento punta a favorire le famiglie con redditi più bassi, garantendo loro una maggiore facilità di accesso ai benefici per l’istruzione della prima infanzia.
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