Aosta: la Lega Vallée d’Aoste boccia la giunta Nuti: «pietosa»

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Da sinistra il consigliere della Lega Vallée d’Aoste Sergio Togni, la segretaria Marialice Boldi e la consigliere Sylvie Spirli

Aosta: la Lega Vallée d’Aoste boccia la giunta Nuti: «pietosa».

La Lega Vallée d’Aoste boccia sonoramente la giunta di Aosta definendola «pietosa».

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Lo ha detto la segretaria Marialice Boldi nell’incontro di bilancio di fine anno con i consiglieri comunali di Aosta Sergio Togni e Sylvie Spirli.

Ambiente urbano deteriorato

«Una amministrazione pietosa dove non c’è niente che funzioni come debba funzionare – ha spiegato Boldi -.

Da residente ho visto deteriorasi l’ambiente urbano. Prima che con gli altri, la nostra città deve essere accogliente con i suoi cittadini e invece sembra ci si incaponisca per rendere le cose più difficili. Aosta dovrebbe essere il luogo dove ci si incontra, attento alla popolazione più anziana e fragile e invece si fa di tutto per allontanare la gente».

Non c’è nulla da salvare, stigmatizzo l’operato di questa amministrazione che considero disastrosa» ha concluso Boldi senza mezzi termini.

Il bilancio? Un’ipoteca economica e gestionale per il futuro

Il consigliere Sergio Togni ha criticato fortemente il bilancio e il Dup triennale 2025/2027, «documento delicato perchè consegna la città al futuro governo, disegnandone la linea strategica».

Più che un documento di programmazione, un’ipoteca economica e gestionale per i futuri amministratori» – ha tuonato Togni.

«I futuri amministratori si ritroveranno macerie sulle quali ricostruire» ha aggiunto profetico.

Secondo Togni, «il documento si concentra sul soddisfacimento delle spese per l’apparato mentre diminuiscono le spese per gli investimenti e per i servizi».

Conto e carta

difficile da pignorare

 

«Semplicemente credo che l’amministrazione comunale dovrebbe erogare servizi ai cittadini che pagano le tasse e non fare pagare ai cittadini e riuscire solo a pagare i propri dipendenti – ha detto il consigliere della Lega VdA; il concetto di bene pubblico qui non esiste, i parcheggi sono a pagamento, l’occupazione del suolo pubblico si paga, la ztl è a pagamento, sembra una ricerca fatta per sottrarre soldi ai cittadini».

Spirli: «documento che fa acqua da tutte le parti»

Neppure la consigliera Sylvie Spirli è stata tenere con i documenti contabili che domani, mercoledì, saranno all’attenzione del Consiglio comunale.

«Un documento che fa acqua da tutte le parti, sia dal punto di vista economico che da quello politico – ha detto Spirli.

Spirli ha parlato del welfare ribadendo il «continuo ricorso a co-progettazione e co-programmazione che di fatto prospettano una situazione di monopolio».

Anche gli eventi turistici e sportivi sono nel mirino della battagliera consigliera aostana: «tanti, troppi eventi non sono iniziativa del Comune di Aosta, ma sono frutto di accordi e idee di altri.

«L’assessora al Turismo Sapinet dice che il motivo è da ricercarsi nel fatto che manca il capitalo umano, noi invece sosteniamo che l’incapacità non sia strutturale ma sia politica e di programmazione – punge Spirli -.

Palaghiaccio: un indebitamento assurdo

Sempre in tema di sport, Spirli ha citato il palaghiaccio, «un indebitamento assurdo, un leasing in costruendo che costerà 800 mila euro di rate annue per vent’anni alle prossime 4 giunte che governeranno Aosta».

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Spirli ha anche citato altri tre progetti fortemente contestati: la riqualificazione di piazza della Repubblica, i 39 milioni per l’adeguamento sismico della scuola di piazza San Francesco e la riconversione del Parco Puchoz che costerà 11 milioni.

Impietoso il giudizio di Spirli: «progetti che resteranno su carta e per i quali bisognerà fare una caccia al tesoro per recuperare fondi», riferendosi anche ai provvedimenti assurdi in materia di urbanistica e viabilità cittadina.

«Bilancio che sta in piedi grazie al PNRR»

Secondo Spirli, «ritenersi soddisfatti per un bilancio che sta in piedi grazie al PNRR mette in luce la miopia sulle prospettive della città a medio e lungo termine» ha detto, ribadendo che per migliorare il documento contabile bisognerebbe riscriverlo ex novo.

Solo buona volontà

A precisa domanda, il consigliere Togni è categorico: «salvo soltanto la buona volontà. Non posso perdonare il fatto che ci si sia dimenticati della legge Aosta Capitale che è in esaurimento e che non essendo rifinanziata, non consentirà di investire sulla nostra città».

Nella foto in alto, da sinistra, Sergio Togni, Marialice Boldi e Sylvie Spirli. 

(cinzia timpano)

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