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A provocare il crollo il ‘fat finger’ di un intermediario
MILANO, 17 DIC – Dovrebbe essere stato un ‘fat
finger’, un errore nell’inserimento di un ordine, la ragione che
ha portato all’improvviso crollo del titolo Eni all’apertura
delle contrattazioni a Piazza Affari.
L’errore, secondo fonti di mercato, avrebbe provocato un
ingente ordine di vendita da parte di un intermediario che
avrebbe generato un ‘flash crash’ di Eni, sprofondato del 6,3% e
immediatamente sospeso dalle contrattazioni per eccesso di
volatilità.
Una volta riammesso, il titolo si è sostanzialmente allineato
all’andamento debole del comparto petrolifero, recuperando gran
parte delle perdite.
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